L’estate da record dei cestiti italiani

La notizia di questa estate da record è stata data dal Corriere dello Sport che dedica ampio spazio anche al basket nostrano focalizzandosi spesso sul salto di qualità che alcuni nostri cestiti riescono di tanto in tanto a fare. 

Virtus Roma quasi iscritta alla serie A. Che manca?

“La Virtus Roma comunica di aver provveduto al pagamento del “bollettino freccia” necessario all’iscrizione al prossimo campionato di Serie A”. Questa la nota di precisazione scritta e pubblicata sul sito ufficiale della squadra capitolina. 

Terza morte per infarto tra giovani cestisti

Gli atleti vanno tenuti sotto controllo e se i casi di morte per infarto sono più di una, vuol dire che persistono delle difficoltà nel sistema. Ecco quello che sappiamo da una fonte autorevole come la Gazzetta dello Sport. 

Butler il giocatore più progredito

Jimmy Butler aveva iniziato la stagione dopo aver rifiutato l’offerta di rinnovo di Chicago. Voleva diventare il migliore per farsi rinnovare il contratto o comunque per concludere in grande spolvero la stagione e la carriera (non si sa mai).

La storia di Stefano Gentile fa scendere la lacrimuccia

Non siamo dei biografi per cui è delle biografie altrui che ci nutriamo e delle notizie, quelle belle, che entrano a pieno titolo nella memoria sportiva condivisa. La Gazzetta dello Sport dedica una pagina molto interessante all’esperienza fuori dal campo di Stefano Gentile, player del Cantù.

Steve Nash dice basta, ringrazia e si ritira

Steve Nash si ritira e di certo sarà ricordato come uno dei migliori giocatori dell’NBA: terzo nella classica globale giocatori con 10335 assist, due volte mvp nel 2005 e nel 2006, 8 volte All Star. Peccato non essere arrivato mai alle Finals. A lui manca il basket, al basket mancherà lui. 

A salvare la Virtus potrebbe arrivare il Presidente della Roma

In fondo è sempre un’emblema della città. Parliamo della Virtus, la squadra che adesso potrebbe aver trovato anche un salvatore, qualcuno disposto ad accollarsi le spese e l’organizzazione di una squadra che non vuole “perdere la priorità acquisita”, tanto per essere simpatici.

La NBA piange Earl Lloyd

Alla più parte dei lettori il nome di Earl Lloyd non dirà assolutamente nulla anche perchè ormai di giocatori di colore nel mondo della palla arancione, ce ne sono tantissimi. All’inizio, però, questo non era uno sport per tutti e gli uomini di colore ne erano esclusi.