NBA, scatenata la coppia Durant-Westbrook: 78 punti

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In attesa dell’appetitosa domenica con  Knicks-Miami al Madison, Lakers-Dallas e i Bulls a Detroit, due fra le guastafeste della stagione, Memphis (35/24, 5° posto all’Ovest) e Indiana (38/22, 3° posto all’Est) hanno spento le speranze di Utah e Milwaukee di arrivare ai playoff. Per la verità Utah può ancora farcela complice anche la sconfitta di Phoenix a San Antonio, mentre nonostante abbia azzeccato l’operazione di mercato che ha visto arrivare Monta Ellis nel Wisconsin, Milwaukee deve solo sperare in una caduta a sasso di Filaldelfia passata dal 1° posto dell’Atlantic Division al 3°, e ultima fra le 8 dell’Est.

Grazie all’esplosione di Avery Bradley, guardia di 21 anni, decisivo con una serie di tiri da 3 e i 15 assist di Rajon Rondo il quale tiene una media stellare di 12 assist per gara e contende a Lebron e Durant il titolo di MVP della stagione, i Boston senza Ray Allen (fattosi notare per le dichiarazioni pro i guadagni che le star dovrebbero pretendere per andare alle Olimpiadi) hanno vinto la loro decima gara nelle ultime 13 assicurandosi anche quest’anno il primato dell’Atlantic Division nonostante un’infelice partenza di stagione.

A Los Angeles spettacolare duello di piccoletti fra Chris Paul (1,85) e Nate Robinson (1,75) vinto dalla star dei Clippers con 28 punti (12/17), 13 assist, 3 recuperi e la sua prima schiacciata dell’anno, mentre l’ex folletto dei Knicks ha chiuso con 28 punti e 8 assist in una gara senza speranze per i decimati Warriors. E’ venuto in primo piano uno dei problemi principali della squadra di Vinnie Del Negro. Si tratta dei tiri liberi. Dalla lunetta, che nello slang NBA è detta “charity Stripe”,  la soglia della beneficenza, i Clippers hanno tirato col 46,3% (14/30) confermandosi la penultima squadra della lega con il 68%. Uno dei meno brillanti è Blake Griffin, il suo giovane superman, ma il problema riguarda anche altri campioni, primo fra tutti Dwight Jordan, senza dimenticare quant’era goffo Shaquille.

A proposito del sabato in chiave di spettacolo, Oklahoma ha chiuso la partita con Minnesota vincendo in trasferta per la seconda volta su 3 gare,  tutte le volte le due squadre hanno superato i 100 punti. Non si è però toccato il massimo del piacere  raggiunto in gara2 il 23 marzo, 149-140 con Minnesota, Stavolta mancava però  Kevin Love (per la brutta botta al capo rimediata da McGee) e i 24 punti e 10 assist della trottola portoricana Barea, l’anno scorso campione con Dallas, non è bastato per evitare la nona sconfitta stagionale in una serata in cui Oklahoma bisognosa dei due punti per evitare l’aggancio con San Antonio al vertice ha avuto 78 punti dalla coppia Durant-Westbrook, quasi quanto il totale dei punti dei Nets in casa con Boston.

I due hanno segnato più di 2 punti al minuto. Ma mentre Kevin è stato immenso superando per la quarta volta  i 40 (43 punti,15/23, 4/6 da 3, 9/12 ai liberi, 7 rimbalzi) Westbrook è stato criticato per essersi preso troppi tiri, in ogni caso ha scritto  35 punti con 12/25, 2/4, 9/10 ai liberi e 8 assist. La gente si chiede perché i Thundecity abbiano speso tanti soldi per il 36enne Derek Fisher, la quintessenza del play puro,  precipitato dagli applausi dei fan dei Lakers all’anonimato. Insomma, per stavolta ha avuto ragione Westbrook, ma il suo coach ammette che non è un buon segnale per i playoff.. C’è stato anche l’apporto del solito Sergi Ibaka, il congolese della nazionale spagnola, con 12 rimbalzi e 5 stoppate, mentre al rientro da un infortunio Harden, il terzo tiratore, ha segnato 1 solo tiro su 11.

Intanto si parla di un ritorno di coach Larry Brown in panchina, la vecchia guardia non tramonta mai mentre in Europa resiste solo Dusan Ivkovic e un Valerio Bianchini può rimpiangere di non essere nato in America dove certamente sarebbe ancora up-to date, in Italia fingono che non esista pur avendo 3 scudetti con 3 squadre e  unico italiano 2 coppe dei campioni con due squadre diverse.

Risultati sabato 14 aprile: LA Clippers-Golden State 112-104, Washington-Cleveland 89-98, New Jersey-Boston 82-94, Memphis-Utah 103-98, Minnesota-Oklahoma 110-115, Milwaukee-Indiana 97-105, San Antonio-Phoenix 105-91.

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