Il ricorso: Reyer Venezia Mestre vs. Bancatercas Teramo. I fatti

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Dopo il pronunciamento dell’Alta Corte di Giustizia del Coni, in parziale accoglimento del ricorso presentato dalla Reyer Venezia alla Fip, vale la pena richiamare alla memoria i fatti per come si sono svolti. Protagonisti della diatriba, oltre al club lagunare che milita nell’attuale Legadue, anche i vertici della Bancatercas Teramo, club della massima serie il quale – è il motivo del contendere e la causa dell’affidamento agli organi competenti in ambito di giustizia sportiva – avrebbe mancato il rispetto delle scadenze previste dal regolamento. Ovvero: avrebbe potuto Teramo – e ha sfruttato tale opportunità –

A inizio estate, la Reyer aveva aveva chiesto la promozione in serie A, utilizzare una speciale wild card con versamento di 600mila euro come indennizzo al club secondo classificato nella graduatoria finale di Legadue. Ciò avrebbe garantito agli abruzzesi la permanenza nella massima serie e ai veneti un risarcimento congruo e stabilito dal regolamento.

Venezia, in ogni caso, ha immediatamente lamentato il mancato rispetto della tempistica e fatto ricorso alla Fip, la cui Commissione giudicante nazionale si era pronunciata in accoglimento dello stesso e – al contempo – si era dichiarata incompetente rispetto alla decisione relativa alla promozione in serie A. Palla, in questo senso, al Consiglio federale.

Quindi: dato per assodato il riconoscimento effettivo del mancato rispetto delle tempistiche previste, bisognava capire il da farsi: Teramo in A1 e Venezia in Legadue? Venezia in A1 e Teramo in Legadue? Entrambe in A1? Lo scorso luglio, la Corte Federale della Federbasket ha risolto una parte della controversia stabilendo che la Bancatercas Teramo Basket poteva a tutti gli effetti considerarsi iscritta in serie A poiché il privilegio dell’utilizzo della wild card era stato esercitato nei termini utili.

Ha fatto seguito un nuovo ricorso della Reyer Venezia sul quale l’Alta Corte si è pronunciata con accoglimento parziale. Ora resta da capire in che modo si uscirà dal pantano. Non sembra un azzardo ipotizzare che la prossima A1 posssa davvero essere a 17 squadre effettive.

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