Che rabbia i cestiti, l’oro di Londra vale 150.000 euro!

Un articolo del Daily Telegraph sul valore delle medaglie delle prossime Olimpiadi  evidenzia “ la generosità del CONI “e la totale assenza di premi  per gli inglesi. Quando i giocatori della nazionale di basket sapranno che il CONI pagherà (suona molto meglio di …premierà!…) una medaglia d’oro alle Olimpiadi di Londra quasi 150.000 euro si morderanno le mani. Questo anche se l’oro l’avrebbero visto col binocolo contro il Dream Team coi vari Bryant, LeBron, Wade, Rose, Howard, Durant e compagnia bella.

All’arrivo di Simone  Pianigiani, il presidente del CONI Petrucci si era lanciato nel pronosticare la medaglia d’oro europea,  l’ha conquistata invece  la Spagna allenata da Sergio Scariolo che andrà a Londra assieme alla Francia. Guarda caso…Si tratta proprio di quelle due nazioni che quattro anni fa il massimo dirigente dello sport italiano “sbeffeggiò” essendo giunte alle spalle degli azzurri nel medagliere.

Petrucci invita Meneghin a riformare il mondo del basket

Voglio bene a Meneghin. Credo in Meneghin, e’ un mio amico, però deve sapere che il presidente del Coni ha il dovere di vigilare e di dire la verità. E ora si facciano le riforme. Si annuncino, e da qui a tre-quattro anni si facciano. Questo chiedo al basket“. Il presidente del Coni, Gianni Petrucci, lo ha dichiarato all’ANSA alla presentazione della squadra italiana per i Giochi olimpici invernali giovanili. “Il basket italiano non puo’ avere come punto d’orgoglio di essere nella Top 16′”, ha poi concluso.

Petrucci su Bryant: “Va a Bologna? Bene. Resta in America? Amen”

Ancora non si sa di che morte morire: lo sapremo nei prossimi giorni, anche perchè l’affare tra la Virtus Bologna e Kobe Bryant si può chiudere solo ora. A meno che l’Nba davvero prenda un anno sabbatico.

Nell’attesa di capire e conoscere i destini del 24 dei Los Angeles Lakers, chi si assume la responsabilità di riportare ordine nel cotesto della pallacanestro italiana è Gianni Petrucci che, da presidente del Coni, cerca di riportare l’attenzione su binari tricolori che prescindono dalla presenza o meno in Italia del campione Usa ma tengono semmai conti della visione di insieme del basket nazionale.

Kobe Bryant? Petrucci sembra volerlo dire – ma chissene – salvo esternare il concetto ina maniera più istituzionale e formale:

A1 a 17, c’è Venezia: terremoto nel basket

Ha deliberato anche il Consiglio della Federbasket: Reyer Venezia Mestre in A1 nella stagione 2011/2012, il massimo campionato passa storicamente da sedici a diciassette squadre. Lo scossone – anticipato in ogni caso dalla decisione dell’Alta Corte del Coni di ieri – è enorme: uno step da superare per il club lagunare, quello legato ai conti.

Qualora la società dimosttrasse di essere in ordine con il bilancio, giocherà la A1. Ciò implica che la squadra in più nella massima serie ne sottragga una alla Legadue (a 15 e non più a 16).

LEGGI LE TAPPE CHE HANNO PORTATO ALLA DECISIONE DELLA FIP

Il ricorso: Reyer Venezia Mestre vs. Bancatercas Teramo. I fatti

Dopo il pronunciamento dell’Alta Corte di Giustizia del Coni, in parziale accoglimento del ricorso presentato dalla Reyer Venezia alla Fip, vale la pena richiamare alla memoria i fatti per come si sono svolti. Protagonisti della diatriba, oltre al club lagunare che milita nell’attuale Legadue, anche i vertici della Bancatercas Teramo, club della massima serie il quale – è il motivo del contendere e la causa dell’affidamento agli organi competenti in ambito di giustizia sportiva – avrebbe mancato il rispetto delle scadenze previste dal regolamento. Ovvero: avrebbe potuto Teramo – e ha sfruttato tale opportunità –

A inizio estate, la Reyer aveva aveva chiesto la promozione in serie A, utilizzare una speciale wild card con versamento di 600mila euro come indennizzo al club secondo classificato nella graduatoria finale di Legadue. Ciò avrebbe garantito agli abruzzesi la permanenza nella massima serie e ai veneti un risarcimento congruo e stabilito dal regolamento.

Venezia, in ogni caso, ha immediatamente lamentato il mancato rispetto della tempistica e fatto ricorso alla Fip, la cui Commissione giudicante nazionale si era pronunciata in accoglimento dello stesso e – al contempo – si era dichiarata incompetente rispetto alla decisione relativa alla promozione in serie A. Palla, in questo senso, al Consiglio federale.

Dopo la Fip, il Coni: Venezia vede la A1

Ricorso parzialmente accolto anche se, a questo punto, l’Alta Corte di Giustizia Sportiva del Coni passsa la palla alla Federazione Italiana Pallacanestro: la Reyer Venezia Mestre potrebbe disputare la stagione 2011/2012 nella massima serie, portando la A1 dalle sedici attuali a diciassette squadre.

TUTTI I DETTAGLI DELLA VICENDA

Quanto già deciso dalla Commissione Giudicante Nazionale della Fip, la quale aveva deliberato nello scorso giugno, viene confermato dall’Alta Corte: lo conferma il Coni, secondo cui la Reyer può vantare a ragione un diritto acquisito in seguito alla presunta irregolarità dell’iscrizione al campionato della Teramo Basket.

A questo puno, deciderà la Fip. Escluso che Teramo possa essere retrocessa d’ufficio, non altrettanto escluso il fatto che la Reyer Umana Venezia possa salutare la LegaDue per giocare la A1. In laguna stanno cominciando a crederci.

Italia, Petrucci: “Ripartire da Pianigiani”

Se dopo la sconfitta contro Israele, Simone Pianigiani si è messo a disposizione della Federazione italiana con cui vi sarà un confronto franco per capire come e se proseguire il percorso formativo dell’Italia cominciato dal tecnico ex Montepaschi, la Federazione pare avere già le idee chiare. Coach Pianigiani ha fatto sapere che potrebbe anche valutare l’opzione di dimettersi qualora non vi sia la massima fiducia e il medesimo impegno da parte della Fip; il presidente del Coni, Gianni Petrucci si è immediatamente speso a favore di Pianigiani:

“Abbiamo un grande commissario tecnico, sono convinto che con lui si possa ripartire. L’ho detto anche a Dino Meneghin, sono convinto che il basket abbia dentro il Dna le risorse per ripartire”.

Nonostante l’amarezza per l’esclusione immediata dall’Europeo in corso di svolgimento in Lituania, Petrucci si è quindi schierato con Pianigiani al quale fa sapere che il basket italiano deve ripartire proprio dalle considerazioni che a freddo saprà fare il commissario tecnico:

“L’eliminazione è un grande dispiacere, gli altri sono stati più bravi di noi però si deve ripartire da Pianigiani con grande fiducia, libertà assoluta su tutto. Mi auguro che dica qual è la realtà del basket italiano, sarà lui a dover dire quello che dobbiamo fare”.