Per ricostruire la Virtus Bologna ecco Marco Bonamico

marco bonamico Questa settimana “PUNTI E VIRGOLA” parla anche di basket internazionale per il match fra Barcellona e Panathinaikos che stanno 1-1, adesso si va ad Atene.

  • 1- Su “Prasini” ,quotidiano della famiglia Giannakopoulos , dichiarazioni di fuoco del Presidente contro il designatore Euroleague, Kostas  Rigas ” Sfido l’Euroleague ad andare a verificare i conti correnti dei commissari e in particolare del Sig.Rigas ” Mai parole cosi dure sono state pronunciate da un Presidente nella storia dell’Euroleague, ma forse tra greci si conoscono bene…. A nostro parere l’arbitraggio è stato casalingo ma non scandaloso…..

Nascita tribolata per la nuova A dilettanti, c’è il caso Bonamico

Galeotto fu un taglia-e-incolla partito incidentalmente dal pc di Marco Bonamico, o si tratta di un altro colpo basso per mettere fuori gioco definitivamente LNP? Questo succede dopo l’Opa ostile di Faraoni  quando ai primi  di ottobre  il gm della Virtus Bologna delegittimò l’organismo delle minori spaccando il direttivo  e il suo presidente Fabio Bruttini, uno – pensate –  eletto plebiscitariamente  da 200 società  pochi mesi prima   convocato in un ristorante a Firenze Certosa  per vedersi consegnare  un fogliettino con i  nomi del delegato per il Consiglio Federale e i  consiglieri (tutti poi eletti senza colpo ferire!) e precostituire una maggioranza ancor prima dell’assemblea.

Una mossa di tale destrezza  e al tempo stesso tanto apertamente grossolana non s’era mai vista nella storia dei canestri. E nemmeno Rubini, nel momento della sua massima potenza, si era mai permesso di violare il codice di condotta,  fregarsene delle istituzioni, a loro volta accondiscendenti,  tanto da far capire che il dirigente livornese –  braccio destro con ricco contratto  del presidente Maifredi commissariato –  vanta ancora un grandissimo potere dentro questa Fip tanto che si capisce perché adesso si  parla di lui come Commissioner del nuovo campionato.

Marco Bonamico, è giusto che Legadue chiuda bottega ?

“In effetti ha una sua dimensione, sacrificabile solo per un progetto ambizioso dei nostri club. Come dice Monti, bisogna fare sistema”

Intervista a cura  di Enrico Campana

La grande transition, il passaggio a nord-ovest della situazione sarà la fusione fra Legadue e DNA in un campionato a 36 squadre, e Marco Bonamico sarà uno dei traghettatori, ruolo ingrato perché in fondo è riuscito a create un campionato-laboratorio arrivato per primo sui telefonini

Bonamico, per l’addio della Lega due al basket avete fatto le cose in grande, quasi un funerale alla napoletana…

Legadue e defibrillatori, si fa sul serio

Presto sui campi di basket di Legadue saranno presenti i defibrillatori anche durante gli allenamenti. Lo annuncia il presidente Marco Bonamico, presentando la campagna di comunicazione per la prevenzione delle morti cardiache improvvise nei giovani, cui hanno aderito Lega e Legadue, che nel prossimo weekend giocheranno indossando le magliette ‘ci vuole cuorè per sostenere l’iniziativa.

“Da anni il nostro regolamento ci obbliga ad avere il defibrillatore in campo durante le partite” – ha spiegato. Ma ora, dopo aver appreso che “ogni anno muoiono circa 1000 ragazzi improvvisamente per cause cardiache”, e sulla scia dei casi delle ultime settimane, da Vigor Bovolenta a Piermario Morosini, “faremo partire per l’estate una campagna per fare imparare a tutti, giocatori compresi, a usarlo e ci attiveremo al più presto per fare in modo che ogni società abbia un defibrillatore che deve stare sempre in campo, anche durante gli allenamenti. In fondo è un piccolo investimento, visto che un defibrillatore costa all’incirca mille euro, poco più di un I-Pad. E quello orami ce l’hanno tutti”.

Passa la Riforma, addio Legadue e Serie C

Tavolo comune per decidere le norme. I prossimi tre anni  il Trentino ospiterà i  raduni della nazionale italiana, diritti Tv a Sportitalia. La riforma era scontata, giustamente si sono dati due mesi per creare un tavolo comune per partire col piede giusto e valutare le eventuali criticità, Meneghin ci ha abituati al veni.vidi-vici, ma il problema  è stata l’attuazione a volte sofferta, a volte ripudiata come le ben 3 riforme della A dilettati che diventerà il secondo campionato perché chiude Legadue, magari il presidente Marco Bonamico potrebbe essere il commissioner di questo campionato che erediterà alcune squadre dalla A professionista minore. Resta il problema della C, 144 squadre, 122 già sul piede di guerra, non vogliono essere regionalizzate perché perdono il valore d’avviamento e giustamente non vogliono essere fagocitate dall’organizzazione regionale che non potrà garantire qualità nella gestione, e meno di ricorrere a degli stipendiati.

La Fip si toglie un peso, ma prevedo che nonostante il suo ufficio legale si senta in una botte di ferro, comincerà da subito un’opposizione dura  nei vari tribunali. Poi bisognerà vedere se sarà questa Fip a dover affrontare il braccio di ferro, o Meneghin e questo CD nato da un commissariamento lasceranno la scomoda eredità ad altri. Questa grana credo inciderà profondamente nei giochi per la poltrona di presidente se Meneghin non si ripresenterà, come ha detto, alòle elezioni previste fra un anno e 10 giorni.

Il basket cambia pelle, sparisce LegaDue

Dino Meneghin e il suo direttivo discuteranno per passare poi alla votazione  venerdì 3 (dalle 16.30)  e sabato 4 febbraio (dalle 9.30)  presso il Centro di Preparazione Olimpica “Giulio Onesti” la riforma dei campionati principale argomento all’ordine del giorno e  da tempo del rilancio del movimento. L’agenda delle due giornate prevede:  3 febbraio, 1.

Approvazione verbale riunione 16 e 17 dicembre 2011, 2. Comunicazioni del Presidente, 3. Regolamenti federali , 4. Settori, Comitati, Commissioni e Uffici, 5. Leghe di società professionistiche; 4 febbraio, 6. Pratiche legali, 7. Delibere amministrative, 8. Società sportive, 9. Varie ed eventuali. Il fatto che il comunicato stampa avverte che sabato alle 14.45 Dino Meneghin terrà una conferenza stampa per i media significa che il progetto è blindato, anche se si è messo di traverso la Lega Nazionale soprattutto perchè incalzata dalle 144 società di C  preoccupate di finire nel tritatutto  (“e in pasto ai giochi politici dei Comitati regionali”, ha tuonato il presidente Fabio Bruttini) ma non sfavorevole a una A semiprofessionistica, anche se con  qualche correttivo obbligato.

La Wildcard mette a rischio la Legadue

L’introduzione della cosiddetta Wildcard ha creato non poco scompiglio nel basket nostrano, che ora si ritrova a vivere situazioni al limite dell’imbarazzo. Si tratta di una novità che incontra il favore delle squadre che rischiano la retrocessione e magari anche quello di chi si vede entrare in cassa un assegno da 500mila euro, ma che rischia di far valere la legge del più forte (economicamente parlando) a svantaggio di chi fa i salti mortali per allestire una squadra senza troppi mezzi.

A beneficio di quanti non hanno ancora sentito parlare di wildcard, ricordiamo il meccanismo elaborato dalla Federazione. Fino allo scorso anno era prevista le retrocessione per le ultime due squadre del campionato di Serie A, mentre due squadre di Legadue venivano promosse.

Da quest’anno, invece, la penultima classificata ha la possibilità di “comperare” la permanenza nella massima serie, versando 500mila euro nelle casse della seconda classificata in Legadue. I tifosi delle squadre che lottano per la salvezza già esultano di fronte alla possibilità di evitare la retrocessione, ma la nuova regola non incontra il favore di Marco Bonamico, che dalle pagine di Repubblica esprime tutto il proprio disappunto.