Armani senza Hairston per un mese

L’Armani Milano, dopo l’arrivederci (e vogliamo sperare che possa essere così, se non altro per gustrane le prestazioni ancora dal vivo) di Danilo Gallinari, tornato a Denver per prendere parte alla stagione di Nba, deve rinunciare per un mese a Malik Hairston, guardia operata ieri presso la clinica ortopedica dell’ospedale San Gerardo di Monza, per curare una tendinopatia achillea sinistra.

Ad annunciare la defezione e l’intevento riuscito è la stessa società meneghina che, tramite un comunicato, rende noto che l’operazione

“si è svolta correttamente. Hairston dovrà osservare alcuni giorni di riposo assoluto e poi inizierà la riabilitazione che lo impegnerà per quattro settimane”.

Hairston si presenta a Milano: “Senza limiti”

Malik Hairston. Turbo e gas, chirurgo e anestesista. Lui, ex Montepaschi finito per un colpo di cilindro di Milano nelle file dell’Armani, sta facendo di tutto per confermare le aspettative e mostrare che – forse forse – il vero Hairston in Italia ancora non lo si è visto. Tradotto, significherebbe assecondare per davvero le parole che il 24enne campione d’Italia con la Montepaschi, ha rilasciato alla gazzetta dello Sport:

“Milano? Non ha limiti”.

Nella sfida di Eurolega contro il Maccabi, è stato immenso: 25 i punti a referto, 4 rimbalzi e 6 assist. Più tutto quello che le statistiche lasciano solo intuire: ovvero, a un certo momento – terzo e ultimo parziale – Hairston si è caricato sul groppone la squadra. Più di Danilo Gallinari, che pure è stato nell’occasione notevole.

Euroleague, ecco la risposta di Milano

Nel primo turno con 7 vittorie esterne su 11 gare, tripletta per le squadre italiane: Siena vince a Kazan, Cantù domina Nancy e l’Armani blocca il Maccabi vice-campione d’Europa.

  • Per le squadre italiane un inizio brillante: 3 vittorie su 3. Apre la Mps campione d’Italia grazie al solito calendario ad hoc, poi la Bennet Cantù al rientro nelle competizione  dopo 17 anni fa un buon lavoro contro i francesi del Nancy forti di Nicolas Batum, stella francese della NBA. Per finire chiude l’Armani con un 2° e 3° tempo da squadra vera  nel match più delicato e  atteso del primo turno contro il Maccabi. Piano però a non sognare ad occhi aperti perché questo Maccabi che deve partire con Ohayon, sconosciuto  ragazzo del kibbutz, non è il  lontano parente della squadra sconfitta nell’ultima finale dal Panathinaikos,  perché Farmer (New Jersey Nets) e Devin Smith (ex Benetton)  oggi non valgono certo Jeremy Pargo e Chuck Eidson che hanno cambiato maglia. E David Blatt non ci ha fatto vedere quel che vale il talentuoso Schyer, una delle migliori guardie uscite dal college nelle ultime due stagioni, mentre si sente anche il peso dell’infortunio di Doron Parkins.
  • Sugli scudi Malik Hairston  che parte dalla panchina ma gioca 31 minuti con 25 punti, 7/9, 2/4 da 3, 5/7 nei liberi, 4 rimbalzi, 6 assist senza dimenticare il lavoro difensivo. Questo l’ìdentikit di un All Around ideale, una sorpresa anche i 6 assist mentre progredisce  nel tiro, specie da 3. Gli manca il dribbling stretto, da NBA, per  solo questo è sbarcato in Europa.  Sacrificato a Siena  che l’anno scorso l’ha curato  e lanciato anche se poi il rapporto si è misteriosamente  rotto, forse per un contratto al ribasso, l’ex giocatore  NBA che non aveva saputo ritagliarsi un ruolo definito nei San Antonio è il match winner dell’Armani. Una squadra già sui carboni ardenti dopo il brutto ko di Pesaro che saggiamente lancia nel 5° iniziale Danilo Gallinari (operazione riuscita, 23 punti, 11 falli subiti, 13/16 dalla lunetta e 7 rimbalzi per l’ex Knicks). Nella squadra  di Scariolo rispondono i lunghi,  Bourousis c’è, stentano invece a ingranare ancora Nicholas Drew (-3)  l’identica anima persa di Pesaro, forse più uno specialista, e Omar Cook il quale paga  le fatiche estive con la nazionale montenegrina e non riesce ancora a essere quel play incisivo  e assist-machine  delle stagioni in Spagna.

Eurolega, EA7-Maccabi 89-82: Hairston e Gallinari al top

Sergio Scariolo corre incontro a tutti: il roster EA7 Milano ha completato l’en plein cominciato con Siena e Cantù e – rifilando 7 punti di distacco agli avversari del Maccabi Tel Aviv – si è aggiudicato la terza vittoria italiana (su tre) nelle sfide d’esordio dell’Eurolega 2011/2012. Assago è stata la solita cornice di pubblico encomiabile, non solo per i pochissimi seggiolini vuoti ma anche per un trasporto costante e partecipato da tutto il palazzetto, e Tel Aviv, rispondendo alle attese, si è mostrata squadra temibile e pericolosa in ogni frangente. A tal punto martellanti e concentrati, gli ospiti, che le battute iniziali hanno destato più di una preoccupazione ai supporters meneghini.

Il primo quarto, infatti, va archiviato come il cumulo di una decina di minuti di black out milanese: in quei frangenti, il capolavoro di Milano è stato, semmai, quello di non crollare e riuscire a restare in scia al Maccabi (alla prima sirena, 14-19). Ed è lì che il capolavoro di Scariolo si è concretizzato: non solo per la maniera in cui ha consentito a Danilo Gallinari – a tratti immarcabile, a tratti uomo squadra trainante – di esprimere tutto il suo potenziale (roba da 23 a referto e lucidità in ciascuno dei quarti che hanno fatto seguito al primo) ma anche per l’aver proposto quale fulcro del gioco e degli attacchi meneghini un Malik Hairston da applausi scroscianti.

Armani, Proli: “Bryant a Milano? E’ solo showbusiness, non ci interessa”

La presentazione della EA 7 Milano, la squadra griffata da Giorgio Armani, è avvenuta a ridosso dell’inizio della serie A1 di basket e ha calamitato l’atenzione di tutti. Non solo per la presenza – a mo’ di garanzia di successo – di uno come Sergio Scariolo sulla panchina meneghina; non solo per un rinnovamento del parco giocatori che somiglia molto a una rivoluzione nè soltanto perchè il calendario pone di fornte – alla prima gara utile – l’Olimpia e i rivali storici della Cimberio Varese in quello che è derby dal sapore storico succulento.

Tutto ciò, vero, a cui va aggiunta la presenza a tempo determinato di Danilo Gallinari, a conti fatti uno dei colpi di mercato meglio riusciti a un club della massima serie ma anche la sensazione – è una percezione che l’ambiente Olimpia riesce a trasmettere al meglio – che lo strapotere della Montepaschi Siena possa essere finito. Proprio ai toscani, Milano ha strappato la guardia (all’occorrenza ala) classe 1987 Malik Hairston e anche da lui si ripartirà con l’obiettivo di fare grandi cose. All’insegna della concretezza e della progettualità a tavolino, nel corso della presentazione della squadra è stato patron Livio Proli a intervenire per fare il punto della situazione e allontanare l’idea che Milano possa per qualche motivo intraprendere il percorso della Virtus Bologna, attenta allo show business. Lo dimostra il caso Kobe Bryant, uno che tutti vorrebbero ma a condizioni ovviamente precise:

Milano, l’Armani ingaggia Hairston, ex Siena

Il tempo di una pausa – quella del week end vacanziero – e subito Milano rilancia alla grande una settimana che pare essere ancora decisive in ottica mercato.  Una nota ufficiale del club ha infatti certificato che la Pallacanestro Olimpia EA7- Emporio Armani Milano si è accaparrata un altro pezzo da novanta. In Lombardia approda infatti Malik Hairston, cestista nativo di Detroit e classe 1987. Il cestista è un’ala piccola (statura pari a 197 centimetri) e sbarca nel capoluogo meneghino dopo un trascorso (era lì, lo scorso anno e si presenta da campione d’Italia) nella Montepaschi Siena.

Inutile dire che per Milano si tratta di un valido innesto in grado di rinforltire e potenziare una rosa a questo punto più che competitive. A spendere parole di elogio nei confronti del neoacquisto è il coach di Milano, Sergio Scariolo, che ha fatto in fretta a sottolinearne l’importanza:

Malik Hairston – parole del tecnico – ha già dimostrato lo scorso anno di essere un giocatore completo e in grado di fare la differenza. La mia convinzione personale è abbia ancora importanti margini di miglioramento. Può indifferentemente iniziare le partite in quintetto o uscire dalla panchina: tra le prerogative che ha mostrato nel corso del campionato passato vi è quella di saper leggere la partita, ha grande esplosività e aiuta la squadra efficacemente anche in difesa”.

Armani Jeans Milano, idea Hairston

L’Armani Jeans Milano, dopo aver ufficializzato Sergio Scariolo come nuovo allenatore e Omar Cook del Valencia come nuovo acquisto, vuole continuare la campagna di rafforzamento e, secondo le ultime indiscrezioni, adesso starebbe pensando di tesserare Malik Hairston, ala piccola americana in forza al Montepaschi Siena.