Bob Myers non è più il GM di Golden State

In effetti, si tratta di voci che circolavano già da diversi giorni, ma ora è arrivata anche l’ufficialità. Si tratta della notizia per cui Bob Myers non è più il General Manager dei Golden State Warriors. Una notizia che era stata anticipata qualche giorno fa da parte del giornalista Adrian Wojnarowski, ma che è stata ufficializzata tramite un’apposita conferenza stampa.

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In quest’ultima conferenza, che è stata tenuta e organizzata in tandem dal presidente della franchigia degli Warriors e dal, a questo punto ex, GM. È stato proprio Bob Myers a provare a trovare le parole per dare una spiegazione circa la decisione di dire addio alla franchigia con cui ha creato qualcosa di unico e che rimarrà nella storia della Nba.

in realtà erano già diversi mesi che si parlava con una certa insistenza di quanto potesse essere vicino l’addio di Bob Myers dalla Baia. In effetti, il contratto in scadenza nel mese di giugno non lasciava presagire nulla di buono, a maggior ragione che un accordo con la proprietà non sembrava arrivare mai. E in tanti si chiedono come mai questa intesa non è stata trovata. Il motivo risiede principalmente nel fatto che Myers, dopo aver trascorso ben dodici anni in questa franchigia, ha voglia di prendersi un periodo di stop. In effetti, fa anche bene, dal momento che il futuro più prossimo per la compagine californiana non è di sicuro dei più splendenti o, perlomeno, sia nella fase in discesa della parabola dei mitici Warriors in grado di far segnare record che rimarranno nella storia della Nba.

Nel corso di una conferenza stampa di fronte a decine di giornalista, il patron dei Warriors, Joe Lacob, ha voluto chiarire le motivazioni che hanno portato Bob Myers a prendere una simile decisione. L’impegno, dal punto di vista lavorativo, è in effetti tanto, occupando praticamente ogni spazio della giornata e se non è più possibile dedicare anima e corpo a tale compito, allora è meglio evitare di farlo.

Uno dei punti di forza di Myers è sempre stata la capacità di fare quadrato attorno al gruppo di giocatori. Nello specifico, ha avuto un legame molto forte e profondo con il nucleo storico di Golden State, ovvero in modo particolare Draymond Green, ma anche Steph Curry e Steve Kerr. In generale, è sempre stato apprezzato anche per la sua franchezza, oltre che per la sua capacità di trovare sempre il modo dialogare e giungere a un accordo.

Thompson, notte stellare con Golden State: 52 punti e 14 triple a segno!

Avete presente quei momenti in cui qualsiasi giocatore vi sembra immarcabile? Ecco, Thompson, di nome Klay, ai tifosi di Golden State e pure a quelli avversari la notte scorsa deve aver fatto proprio quell’impressione. Una serata veramente pazzesca, in cui ha realizzato un record veramente storico, ovvero quello di realizzare la bellezza di 14 triple in una sola partita.

Golden State: stagione finita anche per David Lee

I Golden State Warriors sono una delle squadre più colpite dalla sfortuna in  questa stagione.

Dopo aver preso da Milwaukee Andrew Bogut (in cambio di Monta Ellis), il centro australiano non ha ancora messo piede in campo per la frattura di una caviglia. Sono fuori, sempre per problemi alla caviglia, Stephen Curry e Richard Jefferson, da ultimo all’indomani dei 30 punti segnati  contro Dallas  è stato fermato  David Lee (20,1 punti e 9,6 rimbalzi di media), uno dei migliori centri della NBA.

I grandi del basket, Mitch Richmond

Buona tecnica, ottima capacità realizzativa sia da fuori che in penetrazione, potenza ed eleganza racchiuse nei 196 centimetri di altezza e nei 98 chili di peso. Questo era Mitch Richmond, uno dei cestisti più apprezzati della sua generazione, nonostante i pochi titoli messi in bacheca. I Golden State Warriors lo notarono alla Kansas State University e non persero l’occasione di garantirsi le prestazioni di quel gigante dal tiro perfetto.

Nella prima stagione con i Warriors Richmond incantò le platee di ogni latitudine, mettendo a segno una media di 22 punti a partita, che andavano ad aggiungersi alla media di 5 rimbalzi e 5 assist. Un buon inizio per la giovane guardia, che riuscì a trascinare la sua squadra fino al secondo turno dei play-off.

Golden State Warriors, Jackson nuovo allenatore

Mark Jackson, all’esordio nella nuova veste dopo un passato da cestista professionista e da commentatore televisivo per l’Abc e Espn, sarà il nuovo allenatore dei Golden State Warriors sostituendo Keith Smart.