Presentazione Lakers Dwight Howard, voglio vincere

Dwight Howard è arrivato in California, Superman si accasa ai Lakers in maniera ufficiale. Poche ore dopo l’annuncio ufficiale del mega scambio che l’ha portato a Los Angeles, Howard, si è presentato alla stampa in compagnia del general manager Mitch Kupchak.

“Sono felice di essere ai Lakers, è l’unica cosa che conta in questo momento – ha spiegato il 27enne centro di Atlanta, secondo quanto riportato dal sito della franchigia californiana – Los Angeles in questi mesi qui mi ha fatto sentire a casa. Da noi ci si aspetta molto e io voglio vincere, dare il 100% e tornare a divertirmi in campo. I Lakers mi hanno preso principalmente per le mie doti difensive, ma mi è sempre piaciuto dominare anche in attacco. Era tempo di voltare pagina sia per me che per Orlando e ora l’abbiamo fatto: non vedo l’ora di cominciare”.

Bryant accoglie Howard “Superman” ai Lakers

Dwight Howard ai Los Angeles Lakers, ora è ufficiale. Il centro degli Orlando Magic passa alla franchigia californiana che riceve anche Chris Duhon e Earl Clark dal team della Florida nell’ambito di una maxi-operazione a cui partecipano anche Denver Nuggets e Philadelphia Sixers. I Magic otterranno Arron Afflalo, Al Harrington, Nikola Vucevic, Josh McRoberts, Moe Harkless (prima scelta di Philadelphia), tre future prime scelte e due future seconde scelte.

Denver riceverà Andre Iguodala da Philadelphia, dove approderanno Andrew Bynum, destinato ad essere rimpiazzato da Howard a Los Angeles, e Jason Richardson. Howard potrebbe decidere di non prolungare il contratto in scadenza nel 2013.

Dwight Howard ai Lakers di Kobe Bryant, affare fatto

Dwight HowardE ora lo stradominio degli assi di Miami potrebbe anche rischiare di essere limitato dalla nuova coppia stellare che va a formarsi in California, dove Dwight Howard pare essere di fatto nuovo cestista dei Los Angeles Lakers di Kobe Bryant che nell’affare per arrivare al cestista di Orlando ha deciso di sacrificarne un paio. Con ordine: a riportare l’affare come ormai concluso è il network Espn, secondo cui il centro degli Orlando Magic passa alla franchigia californiana nell’ambito di una maxi-operazione che coinvolge anche Denver Nuggets e Philadelphia Sixers.

I Magic otterranno Arron Afflalo, Al Harrington, Nikola Vucevic, Moe Harkless (prima scelta di Philadelphia) e tre future prime scelte, una da ciascun team che partecipa all’affare. Denver riceverà Andre Iguodala da Philadelphia, dove approderanno Andrew Bynum, destinato ad essere rimpiazzato da Howard a Los Angeles, e Jason Richardson.

Mercato Nba Lakers in pressing per Dwight Howard

Potrebbe essere il tormentone estivo in casa Nba, visto che il corteggiamento dei Los Angeles Lakers a Dwight Howard monopolizza l’attenzione nel mercato del basket a stelle e strisce da tempo e sta ricevendo nelle ultime ore iun susssulto importante.

Secondo Yahoo Sports, i Lakers tornano all’assalto per acquisire il centro degli Orlando Magic con un’operazione destinata a coinvolgere anche Philadelphia Sixers e Denver Nuggets.

Oltre a Howard, i californiani prenderebbero Al Harrington da Denver, cedendo gli attuali lunghi titolari: Pau Gasol ai Magic e Andrew Bynum ai Sixers. I Magic riceverebbero anche la guardia Arron Afflalo da Denver, mentre i Nuggets otterrebbero Andre Iguodala da Philadelphia.

Mercato NBA Deron Williams e Howard le star

La guardia dei Nets potrebbe scegliere Dallas, per il centro dei Magic favorita è Houston. Il destino di Belinelli (Hornet) legato a Eric Gordon. Tony Parker operato a un occhio salta le Olimpiadi, niente Londra anche per Dwayne Wade. Questa settimana il draft in New Jersey. Questa è  la settimana del draft. Il 28 giugno, nella Prudential Arena nel New Jersey, si conosceranno i nomi dei 60 giocatori scelti dalle 30 formazioni della NBA per la prossima stagione.

La selezione europea è di minor impatto rispetto alle precedenti, soprattutto l’ultima in quanto  è in secca il  filone dei giganti dopo le annate speciali con  Eneas Kanter (Utah), Jonas Valanciunas (Raptors), Donatas Motiejunas (Houston), Ian Vesely (Washington). Solo Kostas Papanikolau, il jolly vincente dell’Olimpiacos nella finale di Coppa dei Campioni,  e il mulatto francese Evan Fournier, guardia, l’erede di Tony Parker, potrebbero essere chiamati nel 2° giro, mentre è possibile che il ceko Satorasky, una guardia tosta, riceva un’offerta di Boston che si appresta a rinnovare la squadra.

Play off Nba 2012 Orlando perde Howard per infortunio

Stop forzato per infortunio e la stagione Nba 2012 di Dwight Howard, centro degli Orlando Magic, finisce di fatto alla soglia del momento cruciale, ovvero quello dell’avvio dei play off e delle imminenti Olimpiadi. Il cestista, infatti, nelle prossime ore si opererà alla schiena per un’ernia del disco e di fatto mancherà sia l’appuntamento con i playoff Nba che quello delle Olimpiadi con la Nazionale degli Stati Uniti.

A riportare in tal senso l’amarezza è lo stesso Howard, intervenuto ai microfoni di Espn:

“Ho provato a giocare nonostante i problemi e questo ha peggiorato le cose. La situazione mi fa male a livello emotivo. E la gente poi pensa che io abbia mollato la mia squadra”.

Nba, superdoppia di Howard salva il suo coach

Lakers traditi dallo stinco di  San Kobe. Dopo la sconfitta casalinga coi Rockets ispirati dall’esplosione dello sloveno Goren Dragic, pesante doccia fredda  dei Lakers, 20 punti di scarto, a Phoenix contro una delle squadre più in forma (15/7 dopo l’All Star Game e 12 vittorie nelle ultime 15 gare, anche se ancora non basta ancora per entrare fra le  8 elette  dell’Ovest).

Tanto di cappello alla squadra di Steve Nash, il re dell’assist al quale contende in titolo Rajon Rondo che da parte sua per la sedicesima sera in doppia cifra in questa arte nella quale eccelle anche Chris Paul, vedi i 15  assist contro Sacramento. La pesante sconfitta, nonostante 30 punti di Paul Gasol (e 13 rimbalzi) e i 23 di Bynum (e 18 rimbalzi), ha la sua principale ragione nella dura botta allo stinco che Kobe ha rimediato la settimana scorsa a New Orleans. Il top scorer della NBA ha  giocato con successo anche sotto dolore ma non ce l’ha fatta a scendere in campo a Phoenix e dopo 138 gare consecutive, a volte  molto sofferte, per aver giocato con la maschera per  l’infortunio al setto nasale nell’All Star Game, ha dato forfeit. Il  preparatore dei Lakers, Gari Vitti, non si sbilancia sui tempi del suo ritorno alla vigilia di tre gare esterne delicate, la prima delle quali lunedì a New Orleans. Seguirà il big match di mercoledì prossimo a San Antonio che con le 10 vittorie consecutive e 39/14 ha già staccato il ticket per i playoff con Chicago (43/13),  Oklahoma in frenata brusca (40/15, 3 sconfitte consecutive) e Miami (39/15) e iperstimolata dalla  possibilità di soffiare a Durant il primo posto all’Ovest.

NBA, Dwight Howard vuole la testa di coach Van Gundy!

Alla vigilia del rientro di Derrick Rose dopo 12 giornate per lo stiramento inguinale, successo scacciacrisi  casalingo dei Bulls  dopo un accenno di crisi  per due sconfitte consecutive contro i Boston Celtics, una delle squadre più brillanti dell’ultimo mese. Doc Rivers  non ha nascosto perrò la delusione e storto il baso per l’impegno mentale non certo all’altezza delle tradizioni della leggenda di questa squadra dalla quale sembra aver invece preoa ispirazione proprio Chicago.

I Bulls a 10 partite dal termine sono saldamente al comando (43/13), e difficilmente potranno perdere il 1° posto e il vantaggio del campo, e dei molti sold out dei 22.340 posti dello United Center che riecheggia ai fasti della squadra dei 6 titoli di  Michael Jordan.

Howard sceglie Orlando: “Con i Magic per vincere”

E’ stato l’elemento più corteggiato nel corso del mercato Nba che si è chiuso nella serata di ieri e, in barba a chi lo voleva già con casacche differenti, Dwight Howard ha scelto di rimanere agli Orlando Magic.

Il centro era in possesso di una opzione che gli avrebbe consentito di svincolarsi al termine della stagione in corso ma ha optato per la permanenza in una città che ha detto di amare e in una squadra con cui vuole vincere.

Howard era stato accostato a numerose squadre di vertice tra cui i New Jersey Nets, i campioni in carica dei Dallas Mavericks e i Los Angeles Lakers.

Le parole del cestista sono in tal senso eloquenti:

Howard ferma Chicago, Dallas non vince in trasferta

Niente vittoria n. 34 per i Bulls nel turno più corto della stagione, due sole gare. Reduce dalla sconfitta di Charlotte, col suo allenatore Van Gundy colto da malore  Orlando getta la basi per vincere allo United Center, dove i Bulls hanno perso 2 sole volte, con un 37-22 nel 1° quarto grazie al 75% di tiro, conquista anche 18 punti di vantaggio, riesce ad andare sotto a 55” dal termine e approfitta dei 6 tiri sbagliati  nell’ultimo minuto e mezzo  dei rivali che venivano da 8 vittorie consecutive e tornano sotto l’80%  (33/9) passando   lo scettro del comando a Oklahoma (31/8).

Rose non ha tirato bene (6/22) ma costruito caparbiamente la rimonta, segnando anche un canestro impossibile sulla sirena a metà tempo. Incisivo Carlos Boozer, male invece nel tiro per problemi al polso  Luol Deng (1 su 9), il sempre encomiabile francese Noah ha portato 10 rimbalzi, niente da fare però  contro il vero match winner è stato Dwight Howard che continua ad essere il centro del mercato.

Nba risultati 24 gennaio 2012

Cinque partite nel corso della Regular Season Nba del 24 gennaio. Ampio spazio al ritorno di Andrea Bargnani che, dopo una lunga assenza coincisa con un filotto di sconfitte per i suoi Toronto Raptors, ha di nuovo calcato il parquet e preso per mano i canadesi.

Si evince, nella vittoria dei Raptors contro i Phoenix Suns (96-99), quanto sia importante la presenza dell’italiano per la franchigia di Toronto: il Mago segna 36 punti mettendo in cantiere la sua miglior prestazione stagionale.

Dopo otto sconfitte consecutive, sei senza Bargnani, i canadesi invertono il trend: il romano gioca oltre 42 minuti e chiude con 10/21 al tiro (4/6 da 3 punti, 12/12 ai liberi), 6 rimbalzi, 2 assist, 2 recuperi e 1 stoppata. Roba da spellarsi le mani per applaudirne le gesta.

Nba risultati 12 gennaio 2012

Cinque partite nel corso della regular season Nba del 12 gennaio e nemmeno un italiano in campo. Spicca, e lo abbiamo rendicontato, la prestazione di Dwight Howard che contro Golden State ha battuto uno dei record detenuti dal grandissimo Wilt Chamberlain, e consentito a Orlando di agguantarsi il match contro i locali.

Ancora, Memphis si impone sui Knicks che mettono in conto la tegola dell’infortunio alla caviglia di Carmelo Anthony.

Prestazioni positive per Rudy Gay (26 punti) e Marc Gasol (12 rimbalzi) che sono stati attacco e difesa dei Grizzlies.

Risultati regular season Nba del 12 gennaio 2012:

 

NBA, 39 liberi e Howard cancella il record di Chamberlain

Il centro di Orlando Magic, Dwight Howard batte il record di 34 tiri liberi stabilito 50 anni fa da Wilt Chamberlain, con 45 punti e 23 rimbalzi ed è il più votato dell’All Star Game (754.737 voti), con Andrea Bargnani ottavo (54.734) e Danilo Gallinari decimo (34.438).

Con 39 liberi tentati Howard ha fatto crollare uno dei record storici di Wilt Chamberlain (34, 22 febbraio 1962 contro St.Louis)  che  durava 50 anni, e se non ne avesse sbagliati ben  18  contro i Warriors  avrebbe superato largamente i 50 punti e  l’high di stagionale di Kobe con 48.  In ogni caso, il turno ristretto (5 gare) del 12 gennaio che ha registrato una ricaduta  dei Knicks, ko a Memphis dopo 4 vittorie consecutive,  non ha avuto occhi se non per l’impresa di Dwight Howard il quale  ha scritto 45 punti, 23 rimbalzi, 12-21 al tiro, 21-39 dalla lunetta, 3 assist, 4 recuperi, 2 stoppate in 43 minuti, e ciliegina sulla torta  l’azione da 3 del successo per il 112-109 su un rimbalzo d’attacco (tiraccio da 3 del presuntuosissimo Hedo Turkoglu) che ha permesso ai Magic di vincere la terza partita consecutiva  fuori casa sulla via di New York dove lunedì notte i bagarini faranno affari d’oro.

Il Magic Dwight Howard non vuole più Orlando

Stavolta la notizia viene dalla bocca del diretto interessato che ha rotto gli indugi: Dwight “Superman” Howard, centro degli Orlando Magic, è stato perentorio e ha ufficialmente chiesto alla dirigenza di essere ceduto. Diventa di fatto il pezzo pregiato del marcato Nba in vista dell’inizio della stagione, che parte a Natale. Parola di Howard:

“Non si può premere il tasto reset. Questo non è Call of Duty (videogame in auge di questi tempi): lì quando muori, ricominci. Qui è diverso: non posso riportare indietro il tempo”.

Intanto, le voci drelative a interessamenti di altri club non si sono fatte attendere: alla finestra, tra i primi posti del davanzale, New Jersey Nets, Dallas Mavericks e Los Angeles Lakers pare faranno di tutto per accaparrarsi le prestazioni del miglior difensore della Lega.