Petrucci e Malagò a braccetto grazie al basket

Sabato 9 marzo il presidente CONI Malagò al Consiglio Federale della FIP. Alle 11 incontro con i media. Si terrà a Roma , dalle ore 9, presso l’Hotel River Chateau (via Flaminia, 520) presieduto dal presidente Giovanni Petrucci.

Chi s’aspettava una guerra rimarrà deluso, Long John e il Giovannino nazionale adesso  fanno le fusa, siamo oltre Teano. Non è da escludere che il presidente della Fip dopo essere stato l’ispiratore della candidatura persa della World Cup del prossimo anno che si disputerà  nella Plaza de Toros di Madrid che sarà addirittura ricoperta per contenere 30 mila spettatori, chieda al nuovo presidente di sostenere la candidatura per il 2019 di Roma, anche se difficilmente  la FIBA potrà darla per la terza volta consecutiva all’Europa.

Azzurra Orvieto gioca domenica con Priolo per l’acquisto di un defibrillatore

Orvieto è nota per il Pozzo di San Patrizio, le Grotte di tufo, le Porte, il Duomo considerato fra le magnifiche cattedrali d’Italia, Papa Bonifacio VIII, la cucina ed anche per  la sua simpatica squadra di basket femminile di Serie A.

Non sono molte  le cittadine di 20 mila abitanti che vantano una squadra di sport in serie A e l’Azzurra Casprini  questa domenica nella gara interna con la forte squadra del Priolo,  offrirà un saggio  della sua importante e singolare vocazione sociale  avendo  scelto di andare oltre la missione sportiva .Il suo presidente, il dottor Giampiero Giordano, noto cardiologo e appassionato di basket, ne ha fatto da molti anni un testimonial  per l’intervento tempestivo e professionale del problema dell’arresto cardiaco sensibilizzando  tutto il territorio con un’operazione a tutela degli orvietani, dei turisti e degli ospiti, senza eguali in Italia e forse anche altrove.

Nascita tribolata per la nuova A dilettanti, c’è il caso Bonamico

Galeotto fu un taglia-e-incolla partito incidentalmente dal pc di Marco Bonamico, o si tratta di un altro colpo basso per mettere fuori gioco definitivamente LNP? Questo succede dopo l’Opa ostile di Faraoni  quando ai primi  di ottobre  il gm della Virtus Bologna delegittimò l’organismo delle minori spaccando il direttivo  e il suo presidente Fabio Bruttini, uno – pensate –  eletto plebiscitariamente  da 200 società  pochi mesi prima   convocato in un ristorante a Firenze Certosa  per vedersi consegnare  un fogliettino con i  nomi del delegato per il Consiglio Federale e i  consiglieri (tutti poi eletti senza colpo ferire!) e precostituire una maggioranza ancor prima dell’assemblea.

Una mossa di tale destrezza  e al tempo stesso tanto apertamente grossolana non s’era mai vista nella storia dei canestri. E nemmeno Rubini, nel momento della sua massima potenza, si era mai permesso di violare il codice di condotta,  fregarsene delle istituzioni, a loro volta accondiscendenti,  tanto da far capire che il dirigente livornese –  braccio destro con ricco contratto  del presidente Maifredi commissariato –  vanta ancora un grandissimo potere dentro questa Fip tanto che si capisce perché adesso si  parla di lui come Commissioner del nuovo campionato.

Nba Gallinari e Denver sbancano anche Sacramento

Sei vittorie consecutive per Denver, che conferma lo stato di forma eccellente e una coralità a tratti entusiasmante, anche a Sacramento, dove i Kings cedono 113-120 e si trovano a fare i conto con il Gallo versione 3points. Cinque bombe su sei in 36’29” di gioco per l’italiano che condisce la prova con 7/11 al tiro, 4 assist e 4 rimbalzi. I Nuggets si portano a 40 vittorie e 22 sconfitte e incassano le congratulazioni di Gallinari che a fine gara dice

“I miei compagni hanno creato per me tiri aperti, io non ho fatto altro che infilare il pallone”.

Capacità finalizzatrice che non è mancata, peraltro, nemmeno a Ty Lawson, che piazza 24 punti, e Kenneth Faried con 19 punti e 12 rimbalzi. A Kings non bastano i 32 punti di Marcus Thornton, top scorer della serata.

Petrucci “a rimbalzo” su Minucci, Messina nuovo Ct della Nazionale

Punto e virgola di Antonio Trevigiano

Dieci elementi da focalizzare in altrettanti punti e virgola che spaziano tra questione arbitrale, uffici stampa, Nazionale e Direttori generali (veri, presunti, potenziali):

1) Arbitri nella bufera sia a Varese che a Milano le due partite teletrasmesse hanno avuto un arbitraggio pessimo; Facchini nel mondo di vipere sta perdendo autorità e carisma ma soprattutto la pazienza ………………

2) Arbitri nella bufera 2 Cosa aspetta Petrucci a nominare Presidente del CIA Petrosino? La scusa è che vuole far finire i campionati senza scosse , ma è sicuro che Petrosino sia la persona giusta?

3) Con il ribaltone al CONI è possibile che Di Tommaso arrivi in FIP alla comunicazione. Caciuni a parole ha avuto la certezza della riconferma ma il celebre “DiT” incombe

Si torna alla A-1 e alla A-2, siamo al solito teatrino?

A proposito della Siena-parade  del vertice Fip con tanto di panegirico ripetuto  al signore locale  col quale aveva in precedenza polemizzato,  Tuttosport ha pubblicato questa interessante notizia che riportiamo:

E’ emersa nei corridoi dell’incontro di giovedì a Siena con i proprietari la vera nuova idea della Fip e in particolare di Gianni Petrucci per il rilancio. Un ritorno al passato, quando il basket funzionava. Intanto entro aprile saranno stabilite nuove norme economiche, un aumento della fidejussione a 400/500 mila euro per garantire società e pagamenti durante l’anno. Attraverso il provvedimento si vuole verificare la stabilità degli stessi club, fare una sorta di conta tra Serie A 2013/14 e LegAdue Gold. Il sogno-idea, s’è detto, è tornare dal 2014/15 a una Serie A divisa in due campionati (come le vecchie A1 e A2) da 12 squadre ciascuna, con playoff incrociati (tipo 6 squadre di A1 e 2 di A2) e per le altre i playout, cioè partite importanti (e incassi) sul finire di stagione. E vantaggio sarebbe anche di trovare date per l’attività delle nazionali in inverno, stabilita dalla Fiba dal 2015 e la possibilità di ridurre un po’ le partite di chi gioca l’ Eurolega ed Eurocup.

Nba Miami da record, quindicesima vittoria di fila!

Record in Nba con tanto di sensazione fortissima che a Miami non basti più soltanto vincere, soprattutto dopo essersi scoperta tanto efficace e incisiva con il passare delle giornate. Gli Heat, a conti fatti, vogliono scrivere pagine di storia: vanno a vincere anche a Minneapolis sul campo dei Minnesota Timberwolves (97-81) e piazzano la striscia più vincente della Nba. Nota di merito a Wade con 32 punti e 10 assist.

Di contro, nella serata della rinascita di Andrea Bargnani, Toronto non ne approfitta e subisce la sconfitta casalinga (125-118) contro Golden State. Il tabellino del Mago alla fine segna 26 punti e 7 rimbalzi ma non sono sufficienti a contenere gli ospiti trascinato da un ispiratissimo Lee (29 punti).

L’inutile antieconomico intervallo del tele-basket…

Durante l’intervallo… normalmente si fa la pipí, chi fuma se ne accende una, l’affamato compulsivo apre e svuota il frigo, l’adolescente finisce di whatsuppare quello che aveva iniziato e via riempiendo.

Questo quando non c’é niente d’interessante durante la pausa lunga. Io ho  scritto queste righe, nell’intervallo di Milano vs Siena, e l’intervallo, purtroppo, é vuoto cosmico: ci sono interviste, tabellini, clip, piú o meno quello che ti aspetti, solo in ordine sparso e molto ” di superficie “.

La mia idea di intervallo é qualcosa che mantiene interesse e tensione per la partita, oppure qualcosa che dichiaratamente ti dice: ok, ci vediamo tra dieci minuti, fai quello che vuoi, ma fra dieci minuti, qui!.Ricarichiamoci!

Nel giorno di Lucio Dalla

Alcuni giorni fa  dal cenacolo lombardo di Springfield che mi fornisce spesso spunti interessanti ho ricevuto questa bellissima foto in bianconero di Lucio Dalla e l’ho passata a Pallarancione.com, e più la riguardo e più vorrei essere Pier Lambicchi… la sfioro con la mano e olpà eccomelo di fronte in carne e ossa, come quando terminata una partita di basket  si fermava sul campo a parlare con gli addetti ai lavori, si gustava il dopo-partita per il piacere esprimere pareri tecnici con competenza, mai tranchant o superbi.  Non se ne andava alla chetichella come i vip del Madison di Piazza Azzarita.

Potrei sbagliarmi ma credo di riconoscere  l’autore che, come si dice, l’ha immortalato con  questo bello scatto, ci rivedo  uno dei suoi cari amici e discepoli, credo proprio sia  R.S. un fotografo-artista che opera nella musica e nello sport   bolognesi conosciuto  anni fa che ha espresso  la sua visione del grande teatrino dello spettacolo  attraverso questi due colori che in verità non sono tali, sono opposti come la notte e il giorno, ma combaciano armonicamente  come lo  yin e yang della situazione.

Nba Belinelli sfiora l’impresa a Indianapolis

Grazie al suo totem, il King James del basket, Miami è riuscita a vincere a New York in una partita nella quale si è trovata sotto di 16 punti (59-53)  contro i Knicks fin quando ai padroni del Madison   riusciva tutto facile.  Melo Anthony in stato di grazia, 24 punti, 13 liberi su 14, assist a cucchiaio per Chandler, con la reazione incredibile, da grande campione, di Jason Kidd  con 4 bombe su 4 14$ punti nella sera in cui coach Woodson ha  avuto l’infelice idea  di mettere in quintetto White, ex di Sassari e Pesaro, disastroso – poveretto –  al pari della figuraccia nella gara delle schiacciate di Houston. Da parte sua  Jr Smith ha padellato dall’arco salvandosi però con 12 rimbalzi per la seconda gara consecutiva.

Sul taccuino, alla fine del primo tempo avevo annotato tre domande: 1) riuscirà New York a tenere per tutta la gara questa intensità in difesa e nella circolazione di palla, anche per via dell’età  e in particolare di Kidd?, 2) Anthony non si farà prendere la mano dal suo talento, e dal narcisismo di aver dominato LeBron?, 3) LeBron accetterà di uscire con le ossa rotte, e Miami difenderà meglio?

Treviso chiede la wild card per rientrare in Serie A

Rubrica “Punto e Virgola” di Antonio Trevigiano

Per non perdere l’abitudine ecco un po’ di “Punti e Virgola”:

1) Petrucci non si è ancora ripreso dalla delusione Malagò ma ha ripreso lucidamente  il controllo della situazione, anche se ha dovuto fare un passo indietro e lasciare CONI servizi dopo averla presentata come una trincea. Soluzione…sportiva. Problemi per la FIP nessuno, a sua volta Malagò per governare deve trovare un compromesso con Petrucci, brancolano invece nel buio tennis e ciclo, il calcio non rappresenta il fenomeno calcio…Ma attenti alle elezioni, lo sport stavolta non passerà inosservato ec’è già la fila per le nomine di CONI Servizi ma se il centro sfonda indovinate cosa può accadere

Nba ritorno in quintetto di Bargnani, Raptors addio playoff

Termina a Milwaukee la corsa ai playoff dei Raptors per l’assenza (dolori alla schiena, sarà vero?) di Rudy Gay che riapre le porta nel quintetto iniziale a Bargnani che non sfrutta completamente l’occasione, sta in campo 33 minuti, prende 7 rimbalzi ma continua a litigare col tiro anche se mette a segno il suo primo tiro da 3 in 10 gare. Aveva fatto di peggio recentemente, con tre partite a zero punti, ma la sua collocazione non è facile, schierato come centro gioca prevalentemente fuori in attacco e quindi la squadra è esposta al contropiede.

Milwaukee ha vinto grazie al turco Ersan Ilyasova, anche quest’anno il migliore mentre si è fatto notare il più giovane Eneas Kanter che lanciato in quintetto da Utah ha stupito con una doppia-doppia pesantissima (22 punti e 22 rimbalzi). I Raptors potevano vincere grazie ai tiri pazzi di John Lucas III e alla determinazione di Alan Anderson che nel 2009 la Virtus Bologna scaricò durante la stagione per scarsa reattività, ma sono stati salvati da Ilyasova coin un tap in determinante e dalla freddezza di Monta Ellis mentre nell’overtime hanno ritrovato anche  Jenning al tiro, ma sinfonico nel passaggio col record di 19 assist. Tripla doppia inutile, compresi 2 tiri da 3 nell’overtime, di Kyle Lowry classico esempio di giocatore di talento ma con carenze di personalità  quando è il momento di chiudere. I Raptors non hanno un vero play, ma due guardie.

Nba Coach Casey fischiato, i tifosi non vogliono Bargnani!

Fossi il presidente di un club, non avrei  dubbi nella scelta dell’allenatore, in Italia lasciamo stare i nomi che vanno di moda, firmerei Umberto Vezzosi per la vista lunga e la scuola tecnica-morale che infonde nei giovani. Nella NBA firmerei un contratto a vita con Dwane Casey, uno che ha fatto la gavetta, impeccabile nell’eleganza, la “pochette” bianca nel taschino, la silhouette d’atleta mica come certi ciccioni o la giacca larga che toccano terra dell’ingrugnito Thobodeau. E’ perfetto, interessante e profondo il moro coach dei Raptors  nei ragionamenti, tiene la schiena ritta,è  un self made man di stile, non un arrampicatore.

Può darsi, come scritto nei giorni scorsi, che i Raptors gli abbiano chiesto di fare del tutto per aiutare Bargnani a riprendersi per cercare di  limitare i danni della svalutazione al momento di un trade scontato la prossima estate, E siccome sa  prendersi le proprie responsabilità,  piuttosto di infierire su Bargnani  regalandogli ben 32 minuti profumatamente  ripagato con …uno zero nella casella rimbalzi (record da Guiness per un gigante di 212 centimetri e 6 anni di NBA) e assist, 8 punti, 3 canestri  su 7 e 2 liberi, -14  nell’indice di valutazione rispetto all’avversario. Perché, se rovesciamo il discorso, era facile prendersela col Mago.

Ciao piccolo grande Lucio, un anno dopo

Ricordiamo così un grande tifoso della nostra pallacanestro… 1/3/2012 – 1/3/2013

Lucio, che fu tesserato Fip e si descriveva il più grande piccolo del basket…