Canadian Solar BO – Bennet Cantù 68-66

Cantù cede di due ma Bologna va elogiata per una rimonta che ha dell’incredibile: sotto di 15 punti alla fine del terzo quarto, gli emiliani hanno affrontato gli ultimi dieci minuti con agonismo da vendere e sono riusciti a essere perfetti. Kemp per Bologna (19 punti), Green per Cantù (15 punti).

Prima giornata basket A1


Canadian Solar BO-Bennet Cantù 68-66

(12-10; 29-25; 39-54)
Bologna: Koponen 3, Poeta 16, Moraschini, Homan 2, Winston 8, Sanikidze 11, Martinoni 3, Gailius, Donati NE, Kemp 19, Amoroso 6, Tugnoli NE. Allenatore: Lardo
Cantù: Bianchi NE, Micov 11, Ortner 6, Markoishvili 13, Leunen 3, Marconato 4, Mazzarino 9, Mian, Diviach 3, Tabu 2, Maspero NE, Green 15. Allenatore: Trinchieri
Arbitri: Sahim, Taurino e Caiazza

Cimberio VA – Scavolini Siviglia PS 87-78

Nulla da fare per la Scavolini Pesaro a cui non bastano i 20 punti di Collins per tenere testa a un quintetto – quello di Varese – impeccabile in attacco, in difesa e a rimbalzo. Tra i locali primeggia Goss (20 punti anche per lui).

Prima giornata basket A1
Cimberio VA – Scavolini Siviglia PS 87-78
(21-16; 41-34; 59-63)
Varese: Bernardi NE, Goss 20, Mian NE, Rannikko 7, Antonelli NE, Righetti 9, Galanda 2, Thomas 15, Kangur 6, Cotani, Faiardo 14, Slay 14. Allenatore: Recalcati
Pesaro: Traini NE, Diaz, Collins 20, Cusin 6, Bartolucci NE, Flamini 3, Hackett 3, Lydeka 3, Alexandrov 12, Almond 23, Cinciarini 8. Allenatore: Dal Monte
Arbitri: Paternicò, Begnis e Filippini

Benetton TV – Air Avellino 88-70, il tabellino

Avellino impotente di fronte a un Treviso che dilaga fin dal primo quarto. Nelle file della Benetton primeggia Toolson (21 punti), nell’Air la stratosfrica prova di Dean (26 punti) non basta.

Prima giornata basket A1

Benetton TV-Air Avellino 88-70
(22-15; 41-33; 56-44)
Treviso: Cazzolato NE, Smith 14, Markovic 9, Bulleri 8, Nicevic 2, Motiejunas 5, Cuccarolo NE, Gentile 6, Peric 15, Wojciechovski 4, Prunner 4, Toolson 21. Allenatore: Repesa
Avellino: Green 7, Troutman 12, Barbaro NE, Cortese, Spinelli 2, Lauwers 3, Infanti, Iannicelli NE, Szewczyk 4, Thomas Omar 14, Johnson 2, Dean 26. Allenatore: Vitucci
Arbitri: Cicoria, Loguzzo e Ramilli

A1 prima giornata: Cremona – Siena 68-71

Siena parte col piede giusto, vero. Ma solo se si legge il risultato finale e si trascura l’andamento di un incontro che, se porta a spendere parole di elogio in qualche maniera, le suggerisce solo per Cremona.

Almeno due i motivi: la differenza di punti (3 in favore dei toscani) non è quella cui eravamo abituati solo qualche mese fa; inoltre, per buona parte della partita, lo squadrone di Pianigiani è stato costretto a inseguire la verve dei padroni di casa, capaci di sfruttare nel migliore dei modi la giornata favorevole di Rowland, autore di 21 punti e 3 assist (uscito anzitempo per cinque falli individuali).

I tre parziali di frazione (22-11, 42-31, 53-46) danno il senso dell’epica prestazione dei lombardi tanto quanto il risultato finale evidenzia la straripante rimonta di Siena (Kaukenas 21 punti, McCalebb 17 punti). Il PalaRadi ha sognato per 38′ e, nonostante la sconfitta, era impossibile non tributasse il giuto, meritato bagno d’appalusi agli uomini di coach Mahoric.
Cremona-Siena 68-71, il tabellino:

Teramo-Milano: Bucchi e Capobianco contenti così

Piero Bucchi sapeva già che Milano avrebbe fatto fatica. perchè siamo all’inizio, certo, ma anche per il fatto che, il coach, aspettava di trovarsi di fronte al Teramo che il campo gli ha messo davanti. Di contro, Andrea Capobianco non poteva chiedere di più: Hall e compagni hanno giocato punto a punto ed evidenziato un calo di prestazione solo nel tempo supplementare. Le voci dalla sala stampa non fanno che confermare in toto la linea di pensiero.

Bucchi: Partita difficile, giocata con grande intensità da Teramo. Sapevamo che avremmo dovuto lottare per portare a casa la vittoria, ma alla fine ci siamo riusciti. Siamo ancora in ritardo di una decina di giorni rispetto alle altre squadre e in campo si vede, ma con la giusta voglia recupereremo il tempo perso“.

Sconfitto ma soddisfatto Capobianco: “Devo fare i complimenti ai miei giocatori per come hanno affrontato la partita. È chiaro che giocando con questa intensità si possono avere molte palle perse ma stiamo lavorando per riuscire a trovare il giusto equilibrio. I due falli nel primo quarto di Fletcher ci hanno fatto perdere di intensità sotto i tabelloni e abbiamo sofferto molto il divario fisico con l’altra squadra. Polonara ha giocato una grande partita, è un ragazzo umile che si allena anche cinque ore al giorno ed è certamente atteso ad una bella stagione“.

A1, Teramo – Milano 83-89 dopo un supplementare

Servono i tempi supplementari, all’Armani Jeans Milano, per dare ragione alla cabala (sei successi su nove in trasferta, diventano sette su dieci) ed espugnare il PalaScapriano e avere la meglio su un Teramo che ha messo spesso e volentieri in difficoltà il quintetto di coach Bucchi. Punto a punto fino all’ultimo quarto, nessuna delle due formazioni in grado di piazzare break importanti e parziali chiusi in sostanziale equilibrio.

Parte meglio la formazione di casa, nelle cui file Hall – il grande ex, il suo score finale è di 23 punti – mostra di avere tutta la voglia di togliersi più di un sassolino dalle scarpe. Di contro, l’Olimpia replica con un grande Mancinelli – 27 punti e parecchia sostanza – che contribuisce a ribaltare il parziale del primo quarto (22-21) e a chiudere la seconda frazione sul +1 per Milano.

La terza parte si tinge di “rosso Armani” solo per un attimo: al 27′ Milano viaggia sul 55-49 ma i padroni di casa riescono a replicare con tempestività e chiudere con un solo punto di svantaggio (59-60). Pare il momento in cui Teramo possa dilagare (75-68 a metà dell’ultimo quarto) ma il ritorno di Milano è dirompente (parecchia esperienza a carico dell’Armani, la stessa che Teramo non ha evidenziato). Il 78-78 su cui si chiudeono i tempi regolamentari sono il preludio ai supplementari: ne occorre uno, giusto il tempo di prendere le misure, piazzare l’affondo e chiudere in retroguardia.

Olimpia Milano Armani Jeans 2010/11: la rosa

OLIMPIA MILANO ARMANI JEANS,
LA ROSA DELLA STAGIONE 2010/11.

Stefano Mancinelli, Ala

Oleksiy Pecherov, Ala – Centro

Jonas Maciulis, Ala

Marco Mordente, Guardia

Morris Finley, Playmaker

Ibrahim Jaaber, Play – Guardia

Mason Rocca, Centro

Nicolò Melli, Ala

Marijonas Petravicius, Centro

Gabriele Ganeto, Ala

Mike Nardi, Playmaker

David Hawkins, Guardia – Ala

Teramo Basket 2010/11: la rosa

TERAMO BASKET, LA ROSA DELLA STAGIONE 2010/11.

Ivan Zoroski (Play);

Blake Ahearn (Guardia);

Giorgio Boscagin (Guardia/Ala);

Gianluca Lulli (Ala);

Drake Diener (Guardia);

Alex Martelli (Guardia/Ala);

Roberto Rullo (Play);

Mike Hall (Ala);

Casey Shaw (Centro);

Achille Polonara (Centro);

Kevin Fletcher (Centro).

Teramo, Mike Hall: a Milano ci pensa lui

La foto in testa è solo un lontano ricordo. Perchè, nel frattempo, Hall ha fatto in tempo a salutare l’AJ Milano e proseguire altrove. Riportiamo la versione integrale dell’articolo di presentazione di Teramo Basket-Olimpia Milano apparso sulle pagine de Il Corriere dello Sport. La minaccia per l’Armani Jeans, si legge nel pezzo, è rappresentata soprattuto da Mike Hall, l’ala su cui la società abruzzese ha investito molto e nella quale ripone enorme aspettativa. Testuale:

Bravo e dannato, imprendibile e sfuggente ma anche tremendamente unico. Mike Hall è proprio questo, un giocatore capace di far male a chiunque, nessuno escluso. Oggi è la stella di Teramo, l’uomo sul quale ha voluto investire, e anche tanto, il presidente Carlo Antonetti. Con la speranza, o forse anche la certezza, di vincere l’ennesima scommessa. Il destino, però, è spesso beffardo e questa volta lo è stato con l’ala di Chicago, proprio con colui che ama prendersi gioco, sportivamente parlando, degli avversari. Prima giornata di campionato, e subito la sfida a quella Milano che due anni fa lo aveva portato in Italia e gli aveva dato fiducia. Hall, molto criticato proprio dal club milanese per certi suoi atteggiamenti fuori dalle righe sul campo, riesce anche a essere diplomatico.
«Sono eccitato ed anche tanto. Ma non perchè affronteremo Milano, bensì perchè sarà la mia prima uscita con la maglia di Teramo: ci tengo tantissimo a fare bene».
Della serie: il passato è già alle spalle, quello che conta è solo il futuro, sebbene sempre biancorosso.

Teramo Basket – Olimpia Milano, la presentazione

PalaScapriano Teramo, prima giornata A1
Teramo Basket-Olimpia Milano sabato 16 ottobre ore 20

La prima giornata di basket A1 parte con il primo anticipo della stagione: al PalaScapriano di Teramo si affrontano (sabato 16 ottobre ore 20) Teramo Basket-Armani Milano. La squadra di Andrea Capobianco (Marco Ramondino il vice) e quella di coach Piero Bucchi sono al completo degli organici e vivono l’inizio di stagione con obiettivi evidentemente differenti.

Se Teramo, infatti, punta ad andare il più lontano possibile ma avrà modo di sperimentare sul parquet la tenuta di una rosa da scoprire, Milano lotta per l’obiettivo dichiarato di interrompere lo strapotere di Siena e andare a riprendersi il gradino più alto del podio.

I biancorossi di Teramo sanno di avere di fronte un avversario ostico. Le parole di Capobianco: “Iniziamo contro una delle maggiori candidate al titolo. Milano è bravissima a giocare il contropiede primario correndo in 5, ma anche quando gioca a metà campo può trovare il canestro con tutti i suoi giocatori. Ha inoltre giocatori specialisti nell’arte difensiva, da Rocca e Jaaber a Mordente e Hawkins. Dovremo superarci, giocando una partita di grande qualità mentale, fisica e tecnico-tattica. Lo sforzo che dovremo fare tutti quanti insieme è non abbattersi nei momenti difficili e non esaltarsi appena le cose dovessero andar bene. Chiavi del match saranno la difesa e la conquista dei rimbalzi, ma per non rendere vano il lavoro difensivo sarà fondamentale giocare con la palla sempre in movimento“.

Basket A1, 2010/11 al via: la prima giornata

Monte dei Paschi Siena. Si riparte da qui: i campioni d’Italia, i cannibali, gli imbattibili. Sarà ancora così? La stagione della massima serie di basket riprende con interrogativi ovvi ed evidenti e anche – lo consenta il tifoso toscano, ma lo si dice per amore dello spettacolo – con l’auspicio che il finale non sia tanto scontato come nelle passate annate.

Quattro scudetti consecutivi (ma il palmares vede Milano ancora inarrivabile con i suoi 25 titoli messi in bacheca) conquistati con estrema facilità, gli ultimi due ai danni di una Armani Jeans Milano che è sembrata andare oltre le aspettative rispetto al risultato complessivo ma evidentemente inferiore – per organico, potenzialità, carattere e personalità – a confronto dello squadrone senese. Siena inaugura la stagione a Cremona (i lombardi potrebbero essere la sorpresa della stagione ma in attacco sembrano poco affidabili); le scarpe rosse, con gli innesti di Hawkins e Pecherov, riprendono da Teramo (bene Zoroski e Ahearn, Hall è l’incognita che da un lato potrebbe garantire un valore aggiunto e dall’altro creare problemi per la scarsa costanza).