“La firma di Gallinari per Milano, l’ipotesi prospettata da Sabatini per far giocare alcune partite a Bologna a Kobe Bryant, di un Bargnani verso Siena, è sintomo che le nostre squadre sono attive“. Dino Meneghin, attuale presidente della Federbasket ha commentato attraverso i microfoni di Sky Sport24 la firma di Danilo Gallinari per l’Emporio Armani Milano e del possibile arrivo dall’NBA della stella dei Los Angeles Lakers, Kobe Bryant. “Perché non approfittare dello stop nell’NBA per portare in Italia molte stelle di prima grandezza – aggiunge -. Quello del ‘Gallo’ è un grandissimo acquisto per Milano ed io spero che non sia solo un fatto di pochi mesi, perchè sarebbe bello vederlo giocare da noi e non in televisione. E’ giovane, ha voglia di giocare, di non stare fermo. Il suo arrivo è importantissimo per la società, per la citta’ per i tifosi che l’aspettano a braccia aperte“. Sul “lock-out” che sta di fatto impedendo l’inizio del campionato professionistico statunitense, Meneghin ha aggiunto: “Capisco che ci sono interessi enormi tra giocatori e club, ma e’ l’occasione per portare il verbo del basket dappertutto, riempiendo i palazzetti, invece di vederli in televisione“. Sull’offerta faraonica del vulcanico presidente delle “V” nere Claudio Sabatini, a Kobe per giocare alcune gare a 600 mila dollari a match (Sabatini sta provando a coinvolgere nell’operazione i maggiori imprenditori della città emiliana), il numero uno della pallacanestro italiana, ha infine dichiarato: “E’ il miglior giocatore del mondo ed è giusto che abbia questi prezzi. Io sono contento che Sabatini abbia coinvolto la città. Perché io sono convinto che per poter vedere, seppur per poche partite, un campione come lui, ci sarebbe la fila fuori dal palazzetto e sarebbe necessario montare degli schermi fuori perché l’impianto di Casalecchio di Reno non sarebbe in grado di contenere tutta la gente che vorrebbe assistere allo spettacolo“.
Gallinari torna a Milano: “Un onore giocare per coach Scariolo”
Danilo Gallinari é tornato a casa. Almeno per ora. Grazie al lockout che sta bloccando la partenza della stagione della NBA, il Gallo ha deciso di tornare in Italia per vestire la maglia dell’Olimpia Milano, dove troverà una squadra costruita per vincere o comunque per provare ad interrompere il dominio della Montepaschi Siena. Ma oltre a ritrovare Milano e l’Olimpia, Gallinari troverà un coach di grande spessore come Sergio Scariolo, fresco del bis continentale ottenuto sulla panchina della Spagna agli Europei in Lituania. “E’ un allenatore che ha vinto tanto e quindi per me sarà prima di tutto un onore lavorare con lui – ha dichiarato il talento azzurro in collegamento telefonico con Sky Sport24 – Sarà una bella esperienza iniziare questo percorso assieme. Io come al solito mi metterò a completa disposizione del tecnico. Pronto a fare quello che lui vuole, dando il massimo. Sono contento iniziare questa esperienza con lui, con una squadra forte e con giocatori forti”. Ma cosa ha spinto Gallinari a prendere questa scelta? “Semplicemente non riesco a stare senza giocare. Dopo una settimana di vacanza devo toccare il pallone se no impazzisco. Ho bisogno della competizione e starne senza per tre mesi impazzirei. Questo è uno dei motivi che mi hanno portato a scegliere Milano”. Un Gallinari che in questa nuova avventura in Italia con la maglia EA7 potrebbe ritrovarsi a sfidare Andrea Bargnani (in trattativa con la Mps Siena) e Kobe Bryant, sogno impossibile della Virtus Bologna, ad un passo dall’ex Ginobili. “Ci sono tante idee, tante possibilità incredibili. Se succedesse sarebbe un campionato unico, un anno particolare. Per Kobe sarebbe un’esperienza incredibile tornare in Italia per la prima volta. Sarebbe un’esperienza super per lui. Sarebbe un campionato dal livello altissimo“. Gallinari da giovedì si aggregherà ai suoi nuovi compagni in partenza per il ritiro pre-campionato in Spagna. “Dopodomani partirò per il ritiro in Spagna: saranno dieci giorni di preparazione con la squadra al completo e quando si tornera’ sarà già tempo per la prima di campionato“.
Gallinari a Milano, Armani formato Nba
E’ sbarcato a Milano, con quella faccia da bimbo che non lascia quasi trasparire il potenziale che ne fa uno dei migliori cestisti italiani in circolazione. Avremmo detto il migliore, ma Andrea Bargnani potrebbe essere un fanatico del web. Allora, l’avessimo detto, avrebbe giustamente storto il naso. Danilo Gallinari torna in Italia e si riprende la maglia della squadra che lo ha lanciato verso l’Nba.
L’Olimpia Milano è diventata Armani Jeans ma, con l’acquisto del Gallo, il lustro di anni fa potrebbe tornare in un solo colpo. L’annuncio dello sbarco del fenomeno in quota ai Denver Nuggets è stato comunicato dalla società con la griffe dell’alta moda attraverso un comunicato ufficiale apparso sul sito web:
“Emporio Armani Milano – hanno potuto leggere mentre si leccavano i baffi i tifosi di Milano – comunica di aver raggiunto un accordo, fino al termine del lockout della stagione Nba, con Danilo Gallinari”.
Gallinari firma per Milano, Kobe Bryant vicino alla Virtus Bologna
Il lock out dell’NBA “rischia” di portare parecchi professionisti del basket americano in Europa. Qualcuno si è detto assolutamente contrario all’idea di trasferirsi nel Vecchio Continente, mentre i più sono alla ricerca di una squadra che non gli facia perdere un’intera stagione di allenamenti e gare.
Di quest’ultima categoria fa parte Danilo Gallinari, il quale proprio oggi ha firmato un “contratto a tempo” con l’Olimpia Milano, che gli permetterà di giocare in Serie A fino al termine del lock out.
Il giocatore dei Denver Nuggets (ancora un anno di contratto ed opzione per un’ulteriore stagione) torna dunque a casa e già dal prossimo giovedì si metterà a disposizione di Scariolo per l’ultima parte della preparazione in vista del nuovo campionato.
Nike Air Jordan Melo M8, le nuove scarpe di Carmelo Anthony
Arrivano le prime informazioni sulle Air Jordan Melo M8, le nuove scarpe della stella dei Knicks Carmelo Anthony. Molto simili alle Jordan Fly Wade, le scarpe presentano ovviamente i colori del team di New York e saranno disponibili inizialmente in due versioni, una bianca ed una blu.
Le Melo M8 saranno in vendita dal prossimo 12 ottobre, nei mesi successivi arriveranno anche altre colorazioni. Il prezzo di listino è di 130 dollari, circa 118 euro al cambio attuale.
I palazzetti del basket: PalaDelMauro di Avellino
Giacomo Del Mauro è il grande artista cui il comune di Avellino ha pensato di dedicare il palazzetto dello sport cittadino, nel quale la formazione di basket della Sidigas disputa le gare interne di campionato e coppa.
Raccontare a grandi linee la vita, breve e sfortunata dello sportivo irpino pare doveroso: vice-campione nazionale di ginnastica artistica ai Giochi della Gioventù, giocatore di pallamano quindi allenatore, Del Mauro morì a soli 27 anni dopo aver passato la sua vita su una sedia a rotelle in seguito ad un incidente.
L’Emporio Armani Milano conquista il 5° Torneo Città di Caorle: battuta la Bennet Cantù
L’Emporio Armani Milano di coach Frates ha fatto suo il 5° Torneo Città di Caorle sconfiggendo 70-68 i campioni in carica della Bennet Cantù. Dopo un avvio di gara equilibrato, i milanesi sono usciti fuori guidati dalla regia di Cook e dalle belle giocate del giovane Radosevic che una tripla al 5’ costringe coach Trinchieri al timeout (6-13). Milano gioca molto bene in attacco mentre i canturini commettono diversi errori banali: si arriva così al primo intervallo con Melli e compagni a +11. Cantù comincia a rimontare sin dalle prime battute del secondo periodo, ma l’Emporio Armani si rivela una squadra dalle mille risorse e al 16’ torna a +12.
REAZIONE BENNET – Nel secondo tempo Micov e compagni riescono a recuperare terreno: al 24’ Cantù raggiunge Milano a quota 37, si arriva così a fine del terzo periodo in perfetta parità, 52-52 che prelude ad un ultimo quarto di fuoco. L’Emporio Armani allunga sul +6 al 34’ e la gara gira a favore dei biancorossi: Hairston e compagni resistono agli ultimi tentativi di rimonta dei canturini e con un canestro di Cook (MVP del torneo) conquistano per la prima volta il “Città di Caorle”.
La Virtus Roma vince il 7° Memorial Adolfo Zeppieri
La Virtus Roma ha vinto il 7° Memorial Adolfo Zeppieri contro la Prima Veroli per 91-84. Molto soddisfatto della sua squadra coach Lino Lardo: «Molto buono l’atteggiamento che abbiamo avuto in campo, abbiamo giocato insieme. Per lunghi tratti siamo riusciti a imporre il nostro gioco. A causa dei carichi di lavoro, soprattutto per chi è con noi dall´inizio della preparazione, è affiorata un po´ di stanchezza nel secondo tempo. Dobbiamo comunque continuare a lavorare per essere intensi su tutti i 40 minuti».
TABELLINO
Virtus Roma-Prima Veroli 91-84
Virtus: Dasic 2, Crosariol 17, Tonolli 9, Djedovic 15, Gordic 9, Maestranzi 8, Tucker 21, Datome 10, Staffieri ne, Modica.
Veroli: Marsili, Tullio, Tommasini 6, Cortese 13, Iacobone, Donati, Gatto 12, Ammannato, Colussi 20, Jackson 22, Brkic 11.
L’Angelico Biella vince la seconda edizione del Torneo Memorial Gontero
Al cospetto di circa 1500 spettatori l’Angelico Biella ha vinto la seconda edizione del torneo Memorial Gontero, battendo in finale per 86-80 la Fabi Shoes Montegranaro. Invece, nella finale valida per il terzo e quarto posto la Cimberio Varese (con Stipcevic 19 e Fajardo 16 sugli scudi) ha sconfitto la meglio sulla Scavolini Siviglia Pesaro (White 23, Hickman 21) con il punteggio finale di 78-71. Primo quarto concluso sul 14-10 per la squadra marchigiana, poi i lombardi sono passati a condurre nella seconda frazione mantenendo il vantaggio (massimo +11), sino alla quarta sirena.
Montegranaro ingaggia Uzoh, sostituisce Sosa
Montegranaro corre ai ripari e la tegola dell’infortunio di Edgar Sosa, play dominicano che ha riportato la frattura a una tibia nel corso dell’impegno della sua nazionale nel corso della Fiba Americas, viene finalmente sopperita.
Il nuovo play della Sutor Fabi Shoes è stato individuato: la scelta è caduta su Benjamin Izoura Uzoh (che potrebbe giungere in Italia già in tarda serata), conosciuto come Ben, cestista classe 1988 nativo di Houston ma di origini nigeriane (la famiglia viene da Lagos).
All’occorrenza pronto a vestire i panni della guardia, Uzoh è alto 191 cm e pesa 90 kg: l’accordo con la società italiana è annuale e il contratto vale per la stagione 2011/2012.
Nella passata edizione il cestista ha giocato 41 partite nel campionato NBA: militava nelle file dei New Jersey Nets. In precedenza, era stato impegnato in NCAA: le sue statistiche da giocatore del Tulsa (stagione 2009/2010) erano state tutt’altro che da buttare via. Media di 15.3 punti con 4.7 rimbalzi, 4.7 assist.
VIDEO Finale Europei 2011
Mancano una manciata di secondi dalla sirena conclusiva ma il mondo già conosce la nazionale vincitrice degli Europei 2011. In Lituania, infatti, la Spagna ha saputo mettere su parquet una prestazione impeccabile dal primo all’ultimo minuto e, grazie soprattutto a una percentuale in attacco assai elevata, non ha faticato a tenere dietrio una Francia generosa. Solo che: non sempre basta, la generosità.
Necessaria, per carità: ma se ti trovi di fronte a un quintetto che primeggia per molte caratteristriche e non ti è secondo neppure per cuore e polmoni, bhè. La prendi così: hai dato il massimo, ne fai tesoro, ti complimenti e saluti. Ripasseranno, i transalpini di Tony Parker, nel tentativo di paregiare il gap che ancora esiste.
Spagna campione d’Europa 2011: le FOTO del tripudio
Ancora la Spagna, il cui sigillo è micidiale. Come un graffio, un acuto inavvicinabile, gli iberici hanno saputo scrivere la storia Grande, quella che si compone di piccoli frammenti della storia più piccolina che è fatta di istanti e attimi, e imprimere nella bacheca del tempo una impronta indelebile. Chi la cancellerà mai, quest’impresa? Difficile pensare che a breve qualche altra nazionale possa fare meglio delle furie rosse: significherebbe mettere in bacheca tre titoli europei vinti uno dietro l’altro. Roba da capogiro: lo sanno bene Paul Gasol e compagni che, non per altro, si sono goduti la vittoria contro la Francia festeggiando in maniera imponente.
Lituania in ginoccchio per la stima, Francia avverario leale ma non ancora ai livelli iberici, noialtri abbiamo osservato. Ci siamo compiaciuti. Si è provata – e nemeno poco – una punta di invidia grossa così: piacerebbe sapere che il movimento cestistico possa imparare da quello spagnolo che ha confezionato – nel basket ma non solo – una progettualità a questo punto proverbiale. Non serve vincere per sentirsi appagati, basterebbe anche solo percepire che qualcosa si muove per il verso giusto. Impareranno i nostri eroi – Federazione e protagonisti, tutto incluso? – a essere tanto umili, modesti e operativi? Difficile pensarlo, anche perchè tale approccio non avviene neppure con il calcio, ovvero lo sport nazionale più seguito ed elargito.
Europei 2011, il quintetto ideale
Nessun italiano ma, dopo l’eliminazione prematura nonostante le ottime prove di Andrea Bargnani che a tratti è stato vero trascinatore degli azzurrri, la cosa era almeno preventivabile.
A Europeo archiviato, in Lituania non è ancorav tempo di voltare pagina perchè la celebrazione della Spagna campione per la seconda volta consecutiva è un momento che merita celebrazioni continuative.
Almeno finchè i trionfatori di Vilnius non arrivino a cogliere il giusto tributo riservato loro dalla nazione. Intanto, uno dei riconoscimenti giunto dall’est Europa è quello della nomina del quintetto ideale che annovera tra le sue file due spagnoli, un francese, un macedone e un russo.
A conti fatti, sono state rappresentate le quattro squadre che si sono giocate la finale (Spagna-Francia) e la finalina (Macedonia-Russia).
Ecco gli eletti:
Arbitri Lega serie A: Gabriele Bettini
Con Gabriele Bettini continuiamo la presentazione degli arbitri della Lega serie A del basket italiano.
Il fischietto classe 1974 è un bolognese doc, il 28 luglio, che ha debuttato sui parquet della pallacanestro nel lontano 1989.
Da allora, è stata una carriera in crescendo che lo ha portato a dirigere complessivamente 173 partite, di cui 15 nel campionato scorso in cui era già direttore di gara della massima serie.