Oklahoma e Miami volano senza il big-man

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Passato il giro di boa di metà stagione (si chiude il 14 aprile con 66 gare), la regular season offre indicazioni più chiare, perdono terreno e scendono le quotazioni campioni di Dallas e i Lakers nonostante Nowitkzy e Bryant tegano splendidamente la scena, New York si diverte (e si consola) con Jeremy Lin, amato anche dalle superstar,  e per ora la partita è fra tre squadre anche se la domanda è:  Chicago terrà il ritmo dei Thundercity e degli Heat che stanno volando? Nel mini-turno di giovedì notte le franchigie di Miami e Oklahoma hanno ottenuto infatti rispettivamente il 7° ed 9° successo consecutivo firmati di rispettivi Dioscuri, da una parte Lebron & Wade e dall’altra Durant & Westbrook.

Arrivata nuovamente in vetta, Oklahoma  stava per tornare al 2° posto in una gara del primo livello riuscendo nell’impresa di recuperare e spazzare via, con 14 punti di scarto nell’ultimo quarto, i Magic  sul subendo Dwight Howard (33 punti, 9 rimbalzi) per le solite difficoltà nel ruolo di centro perché Sergi Ibaka (nessuna stoppata) non può giocare in quella posizione, nonostante i mezzi atletici.

Oklahoma  è vicina alle 30 vittorie (29/7)  e sale all’80,6 % , Miami è 28/7 e all’80,1%, uniche due sopra questa soglia alla quale era arrivata anche Chicago che non giocava. Kevin Durant con 38 punti ha superato LeBron al 2° posto fra i marcatori, 27,7 contro 27.4 per il MVP dei mondiali in Turchia 2010.  Westbrook ha segnato 29 punti (11 assist), più degli altri 7 cambi (25 punti totali). Sempre prezioso Harden (13 punti).

Il duo James-Wade (71 punti) ha  risposto al  duo Durant-Westbrook (67 punti).    LeBron, MVP della stagione, ha giocato una gara da cineteca, con 38 punti, 11 rimbalzi, 6 assist, 5 recuperi, 10/12 dalla lunetta, 2 su 2 da 3,  13/22 al tiro, da parte sua Wade ne ha messi 33. Importante il contributo di Udonis Haslem, con 14 rimbalzi top-rebounder di giornata,  e 11 punti.

Vincono insomma le squadre senza un grande centro e che fanno leva su coppie da 60 punti a partita. Un altro artista del basket, il 38enne Steve Nash con 17 assist ha guidato Phoenix al successo con Minnesota ed è l’unico sopra i 10 assist di media, anzi vicino gli 11. Incredibile ma vero. E’ uscito pesto dal duello diretto Ricky Rubio, 13 punti, 3/7 al tiro, sempre in secca dall’arco, e non è stato sufficiente il ritorno di Kevin Love assente la sera precedente per la “flu”  e uno Beasley svogliato  (6 punti) per incassare la 19esima sconfitta, per cui Minnesota torna nuovamente sotto il 50% dopo aver visto fugacemente la luce.

Risultati giovedì 2 marzo: Orlando-Oklahoma 102-105, Phoenix-Minnesota 104-95, Sacramento-LA Clippers 100-108, Portland-Miami 93-107.

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