Nba LeBron e Parker bocciano Bulls e Clippers, Redick ai Bucks

Spread the love

Le due attese dirette  televisive di  TNT, il Network di Turner, offerte giovedì notte su tutti gli Stati Uniti che contrastano con la modestia della produzione dell’Euroleague e del Basket-Spaghetti  finiscono per essere  una rivincita personale di LeBron e Tony Parker che avevano dovuto lasciare il palcoscenico dell’All Star Game a Chris Paul. L’indiscusso  MVP di Houston è stato infatti sovrastato dal francese in ogni punto del campo, creatività, incisività, precisione, personalità, un momento di “show time” cadenzato da 1 assist al minuto degli Spurs, anche se alla fine si fermeranno a 30 per non infierire.

Il verdetto è stato chiaro, per ora Bulls e Clippers non sono da titolo, anche se Derrick Rose parlando per la sua squadra pensa invece il contrario confidando sul suo rientro che diventa urgente e  necessario perché i Bulls hanno raschiato il barile e sono rimasti fuori dal mercato quando molti davano per scontata la partenza di Rip Hamilton e si aspettavano almeno una sorpresina , mentre la storia del trade Boozer-Bargnani era solo  una furbata dei Raptors per capire se c’era un fesso  interessato  a rilevare il pesante contratto di Bargnani rimasto com’era scontato a Toronto, anche se  nonostante il fatto di non aver segnato un solo canestro contro Memphis e  aver manifestato “comunicazione zero” coi compagni mi aveva fatto sorgere il dubbio che prima della gara i suoi dirigenti  l’avessero informato di preparare le valigie.

Se il compito di Bargnani adesso è quello di dimostrare  di essere il vero acquisto dei Raptors, quello di  Belinelli sarà  di tirare fuori gli artigli per chiudere la stagione col rinnovo del contratto  perchè  giovedì  è andato in bianco nel tiro, e  proprio per il tiro pesante  è stato preso dai Bulls che nella brutale sconfitta hanno pagato anche  la ricaduta dell’infezione al gomito di Rich Hinrich, l’unico play vero, del quale ci si accorge quando manca e  di quando è in campo.

Stoppato ben due volte da Kobe Bryant nel finale di Houston quando ancora aveva la chance di essere il MVP, LeBron è tornato a tirare sopra  il 60% a Chicago, dove non aveva mai vinto con la maglia degli Heat. Il suo  partitone serve a coprire certe magagne, vedi consentire ad Haslem  di stare nel quintetto pur senza segnare un solo canestro.

I Bulls hanno onorato il complesso del …campo amico, ma segnare solo  67 punti  (minimo stagionale per la difesa dei campioni che ringrazia sentitamente) è davvero troppo, e ancor peggio stabilire il record stagionale  di palle perse, largamente… migliorato da 22 a 27 col contribuito di Noah e Marquis Teague ( 4 a testa), e  Boozer, Hamilton, Robinson, Gibson e Belinelli (3 a testa).  E poi c’è l’altra criticità, ormai cronica, il tiro da 3: su 11 tentativi ha segnato solo Robinson 2 volte (su 4)  e sono rimasti all’asciutto le guardie Hamilton e Belinelli (0/3).

I Bulls usciti male dal big-match non ripeteranno quindi il successo nella regular season per il terzo anno consecutivo,  hanno grattato il fondo del barile e  forse ci hanno lasciato le unghie,  e l’acquisto sarà  ora Derrick Rose la cui presenza urge più che mai col  problema al gomito di Hinrich senza il quale la squadra ha vinto solo 2 gare su 8.

Il truce Thibby (Tom Thibodeau) a fine gara si è rassegnato alla realtà rendendo merito alla partita di King James e agli altri cavalieri bianchi non volendo infierire sulla sparuta pattuglia per cercare di non perdere di vista il 4°  posto dell’Est e avere un teorico fattore-campo (che questa stagione  sembra più il triangolo delle Bermude personale..): “Miami vola, sta giocando alla grande, se contro di loro hai 2-3 minuti brutti sei fregato, ed è quello che abbiamo fatto noi”.

La superiorità degli Spurs  sul campo dei Clippers, ha toccato punte oceaniche raggiungendo il + 34, 92-68, quando Parker ha toccato i 31 punti  (questo dopo soli 28 minuti) facendo a pezzi  una difesa intontita con i suoi dribbling  stretti  e arrivando sotto canestro per chiudere il sottomano, o armando i suoi tiratori entrata-e-scarico.  Ha avuto un +31 nel confronto diretto con Chris Paul, come dire un ko al primo pugno, il quale sembrava il fantasma di quello che domenica ha alzato il trofeo più ambito della partita delle stelle col record di 15 assist.

L’interesse si è spostato quindi sulla chiusura del  mercato, alla fine Howard, Josh Smith, Bargnani, Ridnour sono rimasti e il colpo maggiore a pronta presa è quello di Milwaukee con JJ Redick dei Magic .

Questi sono stati i trasferimenti delle ultime ore:

Toronto  che cercava il cambio di Lowry in regia, prende Sebastian Telfair da Phoenix , non più vice-Dragic col nuoco coach Hunther,  per il gigante iraniano Hammed Haddadi e una 2.a scelta.

Portland prende come vice-Lillard la guardia di Oklahoma Eric Maynor che costa 2,3 milioni e ha problemi al ginocchio e i diritti di Giorgios Printezis, autore del canestro della vittoria in Euroleague  dei greci. Atlanta prende Jeremy Tyler e Danthan Jones , Filadelfia prende Charles Jenkins  e i Mavricks Anthony Morrow. Oltre a Printezis Oklahoma ha acquistato per soldi dai Knicks Ronnie Brewer uscito dal quintetto col ritorno di Shumpert e una seconda scelta. I Grizzlies hanno puntato su Dexter Pittman ceduto dagli Heat che si prendono Ricky Sanchez e una seconda scelta. Il movimento che può determinare un impatto vero è il triplo acquisto dei Bucks con la guardia JJ Redick , il centro messicano Gustavo Ayon e  il playmekerino Ish Smith.  I Magic che perdono Redick hanno preso Tobias Harris, Doron Lamb e Karim Warrick, l‘ala forte Josh Robert è arrivato a Charlotte, i Celtics hanno preso Jordan Crawford, fino al ritorno di Wall, un giocatore di spicco per Washington in cambio di Leandro Barbosa che si trova ad aver cambiato 4 squadre in un anno (Raptors,Pacers,Boston e Wizards) e il centro Jason Collins. Per finire Marcus Morris lascia i King per raggiungere il gemello Markieff ai Suns.

[email protected]
Riproduzione Riservata

Risultati turno giovedì 20 febbraio: Chicago-Miami 67-86 (14 N.Robinson, T3 2/4, 12 Boozer + 11 r, 11 Noah, 8 r, 8 a, 3 rec, 2 st, 3 Belinelli, 0/1, 0/3, tl ¾, 0 rimbalzi, assist e recuperi e perse in 15’33”, 27 perse; 26 L.James + 12 r, 11/15, T3 ¼, 7 a, 2 rec, 17 Wade, 8 r ,5 a , 0 Haslem); LA Clippers-Sas Antonio 90-116 (17 B.Griffin, 8 r, 18 Matt Barnes, 5/6, T3 1/5, 6 r; 31 T.Parker, 12/16, tl 7/7, 7 a, 0 perse, p/m + 31, 15 D.Green, T3 3/6, 7 a, 10 Ginobili)

Lascia un commento