Nba, Noah chiama l’Italia: “Firmo a qualunque cifra”

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Più chiaro di così, Joakim Noah (figlio dell’ex tennista Jannik), non avrebbe potuto essere. Nel corso di una intervista rilasciata al mensile Max, il cestista in quota ai Chicago Bulls si è dichiarato disposto ad accettare qualunque offerta e qualsiasi cifra pur di venire in Italia e giocare a basket:

“Se arrivasse una proposta firmerei subito: la vostra cultura mi intriga molto”.

Nel corso della chiacchierata con i giornalisti della rivista, Noah non ha neppure evitato di parlare dei momenti più delicati della sua vita, come quando -nel 2008 – venne arrestato in Florida per possesso di marijuana:

“Un giorno dirò la mia, per ora è più intelligente dire che ho smesso. Sono al top della mia carriera e ho la responsabilità di una fondazione, quindi obbligato all’esempio”.

Il basket si è insinuato nella sua esistenza fin da adolescente e l’episodio che lo ha avvicinato alla pallacanestro fu l’essere stato cacciato da scuola per l’eccessiva irruenza:

“Quando scesi in campo per la prima volta – contiinua Noah -mi misi a urlare con tutta la gioia e la rabbia che avevo in corpo. Finalmente ero libero”.

Le orme di papà Jannik?

“A tennis ero patetico. Ho smesso a 7 anni. Il golf mi fa venire le crisi isteriche, è uno sport senza agonismo, vado con mio padre solo per vedere gli alberi e respirare aria fresca”.

Cresciuto a pane e sport, Noah ripercorre i trascorsi agonistici della sua famiglia:

“Sono cresciuto in un ambiente stimolante e creativo. Mio nonno giocava a calcio e ha vinto la coppa di Francia col Sedan. Il mio bisnonno giocava a basket in Camerun, una specie di pioniere. Idem mia nonna. Ho sangue africano, francese, svedese e sono nato a New York. Sono un vichingo africano. In Camerun vado una volta l’anno, laggiù i nightclub sono incredibili. L’alcol scorre a fiumi, le donne sexy, la musica pazzesca. Ascolto reggae giamaicano perchè è musica di protesta, fatta da gente povera. Mi aiuta a stare ben ancorato a terra, a tenere tutto nella giusta prospettiva”.

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