Lottomatica Roma, Dedovic: “L’obiettivo è diventare un giocatore migliore”

Spread the love

Il cestista bosniacao Nihad Dedovic, in forza alla Lottomatica Roma, ha così commentato l’ultima esaltante vittoria contro Pesaro, partita vinta dai capitolini per 85-53: Nihad è una delle sorprese di questa stagione, segna e soprattutto a livello difensivo è manna dal cielo. Ed anche col cambio di allenatore il suo apporto è di fatto rimasto lo stesso:

“E’ cambiato coach, ma non il mio modo di giocare. Mi alleno e scendo in campo con la stessa aggressività. L’obiettivo è diventare un giocatore migliore. Cosa mi chiede Filipovski? Come ad ogni giocatore giovane mi ha detto di essere molto aggressivo in difesa e di sfruttare il mio talento in attacco”.

Ancora deve migliorare dal punto di vista della selezione dei tiri, come lui stesso con molta maturità ammette.

“Sono d’accordo, talvolta potrei fare scelte migliori ma il ruolo in cui gioco richiede di avere spesso la palla in mano e questo per forza mi porta a fare delle scelte. E’ normale che non tutte le decisioni che prendo sono perfette, ma credo che quelle positive alla fine sono le più numerose. Comunque è un aspetto su cui sto lavorando per migliorare”.

Dedovic spiega:

“Subito dopo la sirena finale ci siamo detti che dovevamo dimenticare quella sconfitta. La gara col Maccabi comunque è arrivata in un brutto momento, in cui non eravamo in grado di allenarci con continuità, visto che non arrivavamo a 10 a causa degli infortuni. E quando poi vai ad affrontare squadre del genere diventa tutto più difficile. Gli alti e bassi che abbiamo credo siano dovuti prevalentemente a questo aspetto”.

C’è di più: i due fuori dal campo sono amici inseparabili.

“Fra di noi c’è un grande feeling e fuori dal campo praticamente stiamo sempre insieme – spiega Dedovic -. Sul parquet Vlada è un giocatore che da ala forte ha una grande capacità di controllare il pallone e sa essere molto versatile. Mi trovo davvero bene con lui”.

Giovedì per Nihad sarà una partita strana. Giocherà contro la squadra padrona del suo cartellino, la stessa che a 16 anni lo ha voluto firmandolo con un contratto settennale.

“Sarà una gara particolare, perché in fondo il Barca è la squadra a cui appartengo; però ora penso solo a Roma. Se devo dimostrare qualcosa? Quello che sono lo sto facendo vedere in campo dall’inizio della stagione, non credo di dover dimostrare niente a nessuno”.

Lascia un commento