Squadre storiche: Boston Celtics ’56-’69 La Dinastia

Nella storia del basket probabilmente non c’è mai stato (e mai ci sarà) un giocatore più forte di Michael Jordan, ma c’è una squadra che è stata sicuramente più forte dei suoi Chicago Bulls, una squadra capace di conquistare qualcosa come 11 titoli in 13 anni.

Parliamo dei Boston Celtics, campioni del mondo (così vengono definiti coloro che si assicurano il titolo NBA) nella stagione ’56-’57 e dal ’59 al ’66 (otto consecutivi) per poi interrompere un solo anno e riprendere la striscia positiva per ancora due stagioni.

Molte volte la fortuna di una squadra dipende da una sola scelta ed il destino volle che Bill Russell venne ceduto dai St. Louis Hawks ai Boston Celtics in cambio di Ed Macauley e Cliff Hagan. Mai scelta fu più azzeccata, perché proprio da lì cominciò quella che viene ancora ricordata come la Dinastia.

Nba, infortunio alla caviglia per Gallinari

Un infortunio alla caviglia destra mette k.o. Danilo Gallinari nel match casalingo che i suoi Denver Nuggets dominano per 130-106 contro i Minnesota Timberwolves. L’ala italiana, schierata titolare, si fa male nel primo periodo e deve lasciare il parquet dopo 10’54” nei quali mette a referto 3 punti e 2 rimbalzi. Lo stop dell’azzurro sembra soprattutto una precauzione: l’entità dell’infortunio non sembra preoccupante. I Nuggets, già qualificati per i playoff, centrano il 49° successo stagionale (49-31) portando 8 uomini in doppia cifra. Menzione speciale per Ty Lawson, che sigla 37 punti.

Nba, tutti i risultati

Questi i risultati delle partite della regular season Nba:

Washington Wizards – Atlanta Hawks 115-83; Houston Rockets – Los Angeles Clippers 99-78; San Antonio Spurs – Utah Jazz 111-102; Milwaukee Bucks – Cleveland Cavaliers 108-101; Denver Nuggets – Minnesota Timberwolves 130-106.

Nba, Gallinari non basta a Denver

Non bastano i 17 punti di Danilo Gallinari ad evitare la sconfitta ai Denver Nuggets contro Oklahoma City con i Thunder trascinati da Durant autore di 28 punti. È andata meglio agli Hornets di Marco Belinelli che hanno superato Phoenix. Per l’azzurro, in campo poco meno di 18 minuti, nove punti a referto. Ancora una sconfitta per i Toronto Raptors che cadono contro Philadelphia. Assente, per un infortunio alla caviglia destra Andrea Bargnani

Nba, Chicago testa di serie nella Eastern Conference

I Chicago Bulls vincono 93-82 sul campo dei Cleveland Cavaliers e conquistano la prima testa di serie nei playoff della Eastern Conference. I tori, trascinati dai 24 punti e dagli 11 rimbalzi di Carlos Boozer, ipotecano il ‘top seed’ con un record di 59-20. Con 3 gare da disputare prima della fine della regular season, Chicago non può più essere raggiunta dai Boston Celtics (55-24) e dai Miami Heat (55-24), che si contendono il secondo posto. I Bulls per una volta non hanno bisogno del miglior Derrick Rose: il play, in pole position per il premio di Mvp, si limita a produrre 11 punti e 8 rimbalzi nella gara che gli ospiti archiviano con un parziale di 10-0 nel terzo periodo. Missione compiuta e la formazione di Tom Thibodeau, al 17° successo negli ultimi 19 match, centra il primo obiettivo stagionale. Chicago non era la prima testa di serie ai playoff dal 1997-1998, l‘annata che portò al sesto e ultimo titolo dell’era griffata da Michael Jordan.

Nba, tutti i risultati

Questi i risultati delle partite della regular season Nba:

Indiana Pacers-Atlanta Hawks 114-102; New Jersey Nets-New York Knicks 93-116; Philadelphia 76ers-Toronto Raptors 98-93; Boston Celtics-Washington Wizards 104-88; Cleveland Cavaliers-Chicago Bulls 82-93; Detroit Pistons-Milwaukee Bucks 110-100; Miami Heat-Charlotte Bobcats 112-103; New Orleans Hornets-Phoenix Suns 109-97; Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets 104-89; Memphis Grizzlies-Sacramento Kings 101-96; Dallas Mavericks-Los Angeles Clippers 107-96; Portland Trail Blazers-Los Angeles Lakers 93-86

I grandi del basket: Jerry West

In molti lo ricorderanno nelle vesti di dirigente, quando negli anni ottanta e novanta contribuì in modo determinante a portare in casa Lakers fior di campioni, ma in pochi forse sanno che Jerry West è stato un grande protagonista del basket americano nel ruolo di ala piccola/guardia.

Le sue doti di cestista eccellente si intuivano già ai tempi dell’high school, quando divenne il primo giocatore a siglare la bellezza di 900 punti in una sola stagione. Vennero poi i tempi del college, che gli garantirono la chiamata in nazionale ed il successo ai Giochi Panamericani del ’59 e – soprattutto – all’Olimpiade del ’60, quando i professionisti non potevano partecipare alla manifestazione.

NBA, tutti i risultati

Sfida d’alta quota quella tra i Chicago Bulls e i Boston Celtics. I tori sono riusciti ad avere la meglio vincendo 97-81 e conservando così la prima posizione in classifica nella Eastern Conference con 58 vittorie, allungando +4 sui Celtics.

Con questa vittoria i Bulls centrano il 17° successo nelle ultime diciannove partite. Protagonista della serata è stato il solito Derrick Rose autore di 30 punti (9/16 al tiro), 8 assist e 5 rimbalzi. Con prestazioni del genere il titolo di MVP è ormai a portata di mano. In doppia cifra anche Luol Deng (23 punti e 6 rimbalzi) e Carlos Boozer (14 punti e 12 rimbalzi)

I risultati delle partite della regular season Nba: Chicago Bulls-Boston Celtics 97-81; Utah Jazz-Portland Trail Blazers 87-98.

Nike Hyperdunk, edizione speciale per Dirk Nowitzki

Nike Hyperdunk Dirk Nowitzki

Nike ha da poco realizzato una versione speciale delle “classiche” Hyperdunk 2010. Si tratta di una limited edition dedicata a Dirk Nowitzki, campione dei Dallas Mavericks. Le scarpe sono ovviamente personalizzate con i colori della squadra texana, i colori primari sono il bianco, il blu ed il nero, la linguetta riporta la scritta Dirk41.

Le nuove Nike Hyperdunk Dirk Nowitzki PE sono in vendita per ora solo negli Stati Uniti, nei negozi della catena House Of Hoops, nelle prossime settimane probabilmente arriveranno anche in Europa.

LeBron James, arrestata la madre

Mentre LeBron James si vantava con il mondo intero di essere diventato azionista del Liverpool, la mamma del campione, Gloria, finiva in manette.

Il fattaccio è accaduto in quel di Miami, dove la signora avrebbe colpito al volto un addetto alla consegna delle auto reo di non essere stato abbastanza celere nel portarle la macchina.

A quanto pare Gloria James era visibilmente ubriaca e forse troppo sicura che il nome del figlio l’avrebbe messa al riparo da qualunque guaio.

E non è nemmeno la prima volta che la signora ha delle beghe legate all’abuso di alcolici, se si considera che nel 2006 era stata arrestata per guida in stato di ebbrezza. E chissà che il figlio campione non decida di rifiutarsi di pagare la cauzione per farla riflettere sui propri errori.

NBA, San Antonio vince e si prende il primato

Spurs da favola. San Antonio, nell’ultimo turno della regular season di NBA, ha battuto in casa i Sacramento Kings 124-92, classificandosi matematicamente primio nella Western Conference.

LA PARTITA – Gli Spurs hanno asfaltato Sacramento realizzando un terzo quarto da 41 punti e stabilendo il nuovo record stagionale con il più ampio scarto in favore della squadra del Texas. In doppia cifra Ginobili con 25 punti (6/10, 4/6, 1/1 tl), Hill (19), Parker (15), Green (14) e Duncan, 12 punti e 8 rimbalzi.

PLAYOFF – La contemporanea sconfitta dei Lakers nel derby californiano ha regalato il primo posto matematico agli Spurs. Ai playoff volano anche i L.A. Lakers, Dallas, Oklahoma e i Denver Nuggets di Gallianari.

LeBron James diventa azionista del Liverpool

King James sbarca in Europa e decide di acquistare una quota di minoranza della Fenway Sports Group, società controllante del Liverpool, squadra della Premier League inglese. L’accordo tra la società di John W. Henry, che oltre alla squadra inglese controlla anche i Boston Red Sox, prevede che LeBron James dia tutti i diritti di immagine alla Fenway Sports Group in cambio di un pacchetto azionario del Liverpool. Entusiasta dell’affare The Chosen One ha dichiarato di ” essere felicissimo di far parte di un’organizzazione così importante. Sono impaziente di visitare Anfield. Sono entusiasta di lavorare con John Henry e Tom Werner. Questi ragazzi, come me, hanno la passione per lo sport. Potete vedere l’unità e l’impegno che hanno per le loro squadre. Essere in affari con una organizzazione che ama lo sport tanto quanto me è fondamentale in questo accordo.”

NBA, Belinelli esulta. New Orleans va ai playoff

Due su tre. Sono due i cestisti italiani che si sono qualificati ai playoff di NBA: Danilo Gallinari e Marco Belinelli. All’appello manca solo Andrea Bargnani che comunque ha sempre fatto la differenza nei Raptors.

Con la vittoria di ieri contro gli Houston Rockets (101-93) gli Hornets di Belinelli si sono matematicamente qualificati per i playoff. Protagonista della serata è stato Chris Paul autore di 28 punti, 10 assist e 9 rimbalzi. Prova opaca invece per il cestista azzurro che è rimasto in campo solo 18 minuti e 6 secondi realizzando 5 punti 2/5 al tiro (1/3 da 3 punti), 1 rimbalzo, 1 assist e 1 recupero. A Houston non bastano i  21 punti di Kevin Martin e i 16 di Luis Scola per evitare la sconfitta.

NBA, impresa Gallinari

I Denver Nuggets di Danilo Gallinari, già qualificati ai playoff, questa notte hanno compiuto l’impresa battendo in trasferta i Dallas Mavericks terzi in classifica. All’American Airlines Center ‘il Gallo’, in campo per 30 minuti e 45 secondi, si mette in mostra con 10 punti (3/7 al tiro e 0/1 da 3), 3 rimbalzi, 2 assist e 1 reucupero. Per i Nuggets ottima prova anche di JR Smith (23 punti), Kenyon Martin con 18 punti e 6 rimbalzi e Wilson Chandler (16).  Un muro. Maybyner Rodney Hilário o più semplicemente Nenè è stato devisivo per Denver con 15 rimbalzi e 9 punti. Nei Dallas si salvano Shawn Marion (21 punti) e Dirk Nowitzki (20).

Denver, quinto in classifica e fià qualificato ai playoff, sta dimostrando di essere una delle squadre più organizzate della NBA.