Sei scudetti, Siena è come il Truman Show

CONTROSCUDETTO – Vittoria netta, Mps toglie all’Armani il tricolore e il primato storico, ma finisce un epoca che  per la caccia al passaportato ha coinciso con un calo d’interesse e dei risultati internazionali. Completata  la pagina storica (post-moderna?) del basket di Siena, Milano è sparita subito dal campo. Mi aspettavo una grande festa generale, come è stata quella baci abbracci e commozione fra Miami e Boston.

Mi aspettavo  3-4 collegamenti in diretta da varie parti d’Italia,  per commentare e dare un senso ampio a questo primato dei 6 scudetti marcata subito con l’arrivo dellaa maglietta ufficiale “Siamo nella storia del basket”.

Esiste ancora la grande Siena?

Alla 2.a giornata di ritorno la Montepaschi ha già raggiunto il massimo storico delle 5 sconfitte nel corso del ciclo d’oro (5 scudetti). Ecco l’analisi di una stagione difficile, anche se all’orizzonte manca ancora la sfidante accreditata. Se Sparta piange, Atene non ride.  Viene buona questa antica locuzione, quando ancora la Grecia era un insieme di “città stato” , per definire il logoramento della sfida per la supremazia fra le due espressioni massime di quella civiltà italiana dei canestri. Se Milano battendo la Pesaro-Giamburrasca si asciuga la lacrime dopo essere scivolata al 5° posto, al massimo del suo splendore e sulla via della caccia allo storico  primato della A di 6 scudetti consecutivi Siena non aveva mai toccato le 5 sconfitte. E siamo ancora alla 2.a di ritorno.

Prova provata sui dubbi su questa Spaghetti League che tiene come spettatori, come ci infoma la Lega siamo sotto i 4000 di media,  ma  dal gradimento largamente inferiore alle attese e alla bisogna sui media  in quanto non ha portato quella scossa vitale  la novità delle telecronache in chiaro e digitale. Siena ha ancora un buon vantaggio, deve ospitare Milano e Bologna con le quali ha perso all’andata, ma sono sempre più frequenti ormai le sconfitte con squadre di seconda fascia, Prova inconfutabile che la Spaghetti League (come del resto l’Euroleague, perché i migliori europei giocano nella NBA compresi Gallinari, Bargnani e Belinelli)  si è certamente livellata ma non certo verso l’alto, appiattita dal “passaportismo”, del quale  Siena è vessillifera da un decennio. Le cattive imitazioni del sistema-Siena,  come si definisce la Montepaschi,  ha via via  snaturato l’identità italica, uno spostamento “centipetra”  facilmente riconoscibile nel gioco e in quel  gradimento generale che avrebbe dovuto essere l’effetto della doppia telecronaca televisiva al fine settimana.

Basket A1, Montepaschi Siena non è una storia italiana

I campioni d’Italia hanno respinto l’assalto di Cantù mettendo sul piatto della bilancia 5 soli punti, quelli del solo Ress: è davvero colpa della Spaghetti League e quale strada prendere per il rilancio azzurro?

  • L’ultima domenica di campionato messo di buonumore dal sorteggio  per le qualificazioni europee del prossimo anno (fortuna vuole la declassata Turchia vice-campione del mondo, il cenerentolo europeo Portogallo e due squadre fuori dal ranking, Rep.Ceka e Bielorussia)   il CT della nazionale italiana  – che la sua fama se l’è costruita con Siena e non in azzurro  –  ha battuto Cantù  per l’ennesima volta. E,  come si dice, di riffa e di raffa. Poco importa se Siena in una giornata in cui si aspettava la carica italica per problemi di formazione, l’italico manipolo abbia toccato il picco in basso  (non il fondo ….) nel rapporto-punti  con gli stranieri. Per la precisione, sui 5  giocatori a referto, Ress ha segnato 5 punti, ed è stato tutto. N.e.  Michelori  (tallonite) e l’atesino Lechtaler decisivo per i rimbalzi  a Lubiana, nessun canestro per  i due azzurri “prima scelta” Carraretto e Aradori.
  • Siena alcune settimane fa aveva avuto 41 punti dagli italiani, poi s’è inceppato Aradori che più gioca e più rende mentre con Rakocevic sono aumentate le guardie e calati i minuti. Con la Bennet la percentuale è scesa al 6,84  che fa un torto al seducente spot Tv proposto dallo sponsor,  “Una storia italiana”.  Non so di chi sia la colpa, non so se ci siano colpe, non è la prima volta e nè sarà l’ultima che  questo impegno promozionale  dell’azzurro viene deluso mentre la gente si aspetta un gesto forte da chi guida la propria nazionale. Nessuno coach italiano  si gioca la faccia scegliendo la strada della sconfitta, anche se esistono le eccezioni ,  che alla fine sono quasi plausibili. Ad esempio   coach Djordjevic   vedendo la sua formazione indebolita dal ritorno di Scalabrine di tornare nella NBA è stato l’unico a puntare su due  italiani nel quintetto, due ragazzi italiani di 20 anni  (De Nicolao e Alessandro Gentile che forse potrebbe passare a Milano) e pazienza per il risultato.

Novità per il Monte dei Paschi, svolta nel basket?

Il campionato dei giganti deve fare i conti con la crisi economica e il vento della speculazione,mentre la squadra senese torna in cima alla classifica col ko dell’Armani

Brutto risveglio lunedì mattina per Siena dopo il ritorno al comando della classifica, complice il tonfo dell’Armani a Caserta, e non solo per l’infortunio al ginocchio di Kaukenas:  all’apertura dei mercati  l’Ansa ha diramato un comunicato stampa sulla svolta  delicata del Monte dei Paschi, una delle banche italiane presa di mira dalla speculazione e che ha sostenuto negli ultimi 15 anni  con mezzi senza precedenti   la scalata della squadra di basket come elemento di marketing territoriale.

“La Fondazione Monte Paschi di Siena  – ha spiegato l’Ansa – conferma l’esistenza di trattative con le banche per ridefinire i contratti di garanzia sui finanziamenti ricevuti. Lo si legge in una nota diffusa “in relazione alle recenti indiscrezioni di stampa”.

La Fondazione riferisce che

“sono in una fase avanzata le trattative con i propri istituti finanziatori volte a ridefinire la struttura delle garanzie prestate sui contratti in essere”.