Nba, il pacifista violento dei Lakers sospeso per sette giornate

Il dottor Hekyll e Mister Hyde del basket è stato sospeso per sette gare. Per i Lakers, squadra simpatica e amata,   è un danno tecnico rilevante alla vigilia dei playoff, e anche d’immagine. Per l’ex allievo del collegio cattolico di St.John  un danno economico notevole (ancora da stabilire) mentre la gomitata-killer rifilata a James Harden fa crollare  l’operazione di marketing per trasformarlo nel “cittadino modello”. Questo grazie anche al cambio d’identità ufficiale col quale il giudice gli ha permesso di chiamarsi Metta World Peace (Portatore di Pace, figuriamoci…) e non più Ron Artest. Sì, proprio lui, il cattivone di Indiana squalificato nel 2004 per essere saltato fra il  pubblico di Detroit e acceso una violenta rissa.

Gomitata Metta World Peace, chiesta squalifica a vita per il messaggero di pace violento

Nella NBA tiene banco il caso della gomitata-killer di Metta World Peace sferrata a Harden, attualmente sotto osservazione. Attesa per il provvedimento, mentre San Antonio festeggia il 1° posto.

Con la certezza all’Ovest del primo posto di San Antonio (48/16, lo stesso record dei Bulls), il 6° dell’era-Duncan festeggiato due giorni dopo il suo 36esimo compleanno, questa la griglia dei playoff  post-serrata (ripresa il 25 dicembre) che cominciano sabato 28 aprile (mancano ancora 3 giornate  di regular season, si chiude giovedì 26 aprile):

BASKET CASE: Ron Artest (LA Lakers) mangia un’arancia intera – VIDEO

Dire BASKET CASE – oltre che richiamare alla mente uno dei migliori gruppi musicali in circolazione, vedi alla voce Green Day – è un po’ come dire rottame. Cosa da buttare via, riferito a persona: poverino. Poveraccio. Allora pare il caso che la serie di video inerenti a eventi particolarmente bizzarri che hanno per protagonisti siano chicche la cui peciuliarità, perchè no, è quella di lasciare più sgomenti che attratti. Più scostanti che coinvolti. Alcuni – li abbiamo già visti – sono a dir poco orripilanti, altri stupefacenti.

Quello con cui intendiamo cominciare ha per protagonista quel grande cestista che è Ron Artest, personaggio a dir poco bizzarro. Uno che i tifosi dei La Lakers amano alla follia mentre i  supporters delle altre squadre della Nba odiano nel vero senso della parola. Provate a passarci – tra Denver e Philadelphia; tra New York e Orlando – e capireste cosa significa essere Ron Artest e venire mandati a quel paese con cadenza regolare e incessante.

Nello specifico, l’over 30 ha momentaneamente messo in stand by le scarpe da ginnastica e, in attesa della fine del lockout, si è messo a ballare in televisione ma, tra un passo e l’altro (prima di essere clamorosamente eliminato) ha fatto in tempo a rilasciare una performance di tutto… gusto.

Si divora un’arancia intera con la buccia. La stranezza è che quel che per davvero è un’arancia, tra le fauci di Artest pare essere diventata una caramella. Pazzesco. Bestiale? Bestiale! Guardate un po’.

LA Lakers, Artest “Metta World Peace” balla con le stelle

Nel tempo concesso loro dalla serrata in corso in America, dove il lockout sta bloccando il campionato Nba, ciascuno fa quel che gli pare. Se Danilo Gallinari ha trovato in Milano la sua casa a tempo determinato e Kobe Bryant pare sia in cerca di appartamento in Europa (Bologna? Turchia? Spagna?), c’è chi sceglie di farsi un ballo alla faccia dello show biz.

Parliamo di Ron Artest, ala dei Los Angeles Lakers che ha preso parte al varietà cui ha partecipato pure Elisabetta Canalis: l’edizione a stelle e strisce del nostrano “Ballando con le stelle” è (e si capirà bene di quale fantasia sono in possesso gli sceneggiatori e artisti dei programmi televisivi italiani) denominata “Dancing with stars” ed è lì che ha fatto la propria comparsa – era in gara contro gli altri – il grandissimo Artest.

Trentun anni compiuti, genio e sregolatezza, Artest è recentemente salito alla ribalta per la decisione di cambiare il proprio nome in Metta World Peace (si vocifera che si era stufato di essere insultato in tutti i palazzetti americani). La trasmissione in onda sul network Abc lo ha visto essere cavaliere in(degno) della brava Peta Murgatroyd: coppia eliminata immediatamente. Tra il serio e il faceto, l’ex Artest non si è scomposto e, nel riconoscere di non essere un valido ballerino, ha elogiato la partner:

Peta è stata bravissima. Per me questa è stata un’esperienza divertente, peccato che i miei piedi non funzionassero”.

Nba: LA Lakers beffati da Memphis

I numeri finali di Kobe Bryant riescono a farsi emnblema della sconfitta dei Los Angeles Lakers contro Memphis Grizzlies: il miglior giocatore dell’Nba realizza 29 punti ma trascina con sè percentuali non entusiasmanti con il 9 su 25 dal pavimento (1 su 6 da tre).

Difficile vederlo sotto i 25 a referto, Kobe in ogni caso è parso in giornata non brillante. Finisce 98-96: non è una batosta nel punteggio, lascia qualche riflesssione in casa giallo-viola solo per l’esito inatteso alla vigilia.

La sconfitta, di due lunghezze, dei campioni in carica ha di fatto esaltato Memphis, il cui allenatore, Lionel Hollins, si è detto entusiasta:

“Il nostro team è venuto fuori, ha combattuto contro una delle migliori squadre della NBA e ha giocato abbastanza bene per ottenere una vittoria”.

Altri dati: Mike Conley autore di 28 punti, Pau Gasol ha segnato 15 punti e raccolto 14 rimbalzi. La gara si è risolta nel finale, quando i Lakers avrebbero potuto vincere sfruttando una palla che Rudy Gay a stoppato in seguito al tiro di Ron Artest.