Serie A, alla Sidigas Avellino torna il sereno. E per il precampionato si aggrega l’ala svedese Gaddefors

Dopo l’avvenuto incontro tra la squadra e la proprietà, la Scandone Avellino ha comunicato attraverso un comunicato stampa, che tutti i componenti della prima squadra si sono allenati regolarmente agli ordini di coach Vitucci. All’appello mancavano solo Szymon Szewczyk che rientrerà nei prossimi giorni e Chevon Troutman che ha avvertito un leggero fastidio al ginocchio operato e da due giorni si sta sottoponendo a terapie per la riabilitazione. Il centro americano dovrebbe riprendere ad allenarsi regolamente col gruppo nella giornata di oggi. L’incontro é stato necessario per chiarire alcune situazioni di carattere extra cestistico che sono state manifestate da tutta la squadra: questioni che la proprietà, pare,  abbia risolto. Infine, si aggregherà al gruppo, per il precampionato, anche l’ala svedese del ’92 Viktor Gaddefors proveniente dalla Virtus Bologna.

PILLOLE DO GADDEFORS – Viktor Gaddefors (Östersund, 8 ottobre 1992) è un cestista svedese. Viktor Gaddefors gioca le sue prime due stagioni da cestista professionista (2008-2009 e 2009-2010) con l’Uppsala in Svezia. Nell’estate 2010 firma per la Virtus Bologna nella Serie A italiana.

La Virtus Roma presenta Maestranzi: “Felicissimo di essere qui”

A distanza di una settimana dall’eliminazione al primo turno degli Europei, Anthony Maestranzi è giunto a Roma, nella sua nuova realtà. Il 27enne playmaker italo-americano – ma ora diventato italiano al 100% per le norme federali – è stato infatti presentato oggi dalla Virtus Roma, che ha prelevato Maestranzi con la formula del prestito da Siena. “Sono molto contento di poter giocare qui a Roma, per me è una grande occasione. Non vedo l’ora di poter dare il mio apporto alla squadra di coach Lino Lardo, che sarà giovane, aggressiva, energica proprio come chiede il coach“. Maestranzi, sa come si fa a vincere. E indica la strada ai suoi nuovi compagni: “Dobbiamo giocare insieme, come fanno tutte le migliori squadre, dobbiamo essere energici e mettere in campo quanta più voglia possibile“. Poi, l’analisi del roster della Virtus Roma ed un augurio personale sul suo stato di forma: “Penso si possa fare bene, abbiamo un roster ben coperto in tutte le posizioni, sta a noi impegnarci, votarci al gioco di squadra e sicuramente faremo bene. La passata stagione ho avuto dei problemi fisici che ora sono abbondantemente superati, sto bene, ho una buona forma e ottime sensazioni“. In merito alla nuova realtà romana, l’ex Reggio Calabria, Jesi e Montegranaro ha dichiarato che “io e la mia famiglia siamo davvero felici di poter vivere qui, una città ricca di storia e con gente piena di passione. Il prestito? Ora sono concentrato al 100% su questa stagione romana e sul portare più in alto possibile la Virtus insieme ai miei compagni“.

PILLOLE DI MAESTRANZI – Antonio Giovanni “Anthony” Maestranzi (Chicago, 1º luglio 1984) è un cestista statunitense naturalizzato italiano, professionista in Italia. La sua famiglia è originaria di Giustino, da dove il nonno emigrò verso Chicago[1]. Giunto nell’Illinois venne subito notato dal greco-romano Lazaro Borrell: “talent” scount dell’Area 51. Dopo aver terminato il periodo universitario, nel 2006 approda nella Legadue italiana con la chiamata della Viola Reggio Calabria, società che scompare a fine anno nonostante la salvezza ottenuta sul campo. Si trasferisce quindi all’Aurora Jesi, disputando due stagioni sempre in Legadue: al suo secondo anno con la formazione marchigiana mette a referto quasi 15 punti e oltre 3 assist a partita, tirando col 95,5% dalla lunetta. Nell’estate del 2009 compie il salto verso la Serie A, categoria in cui esordisce con la canotta della Sutor Montegranaro. Chiude la stagione 2009-10 totalizzando 31 presenze con 10,4 punti di media e tirando con il 45,6% dalla linea dei tre punti. Rimane a Montegranaro anche l’anno seguente. Durante l’estate 2011 partecipa con la nazionale italiana di pallacanestro a Eurobasket 2011 in Lituania. Il 13 settembre viene girato in prestito alla Virtus Roma. Nel giugno del 2010 il coach della Nazionale italiana, Simone Pianigiani, lo convoca per la prima volta in vista delle qualificazioni ai Campionati Europei del 2011, mentre ad agosto 2011 ha partecipato alla fase finale dei Campionati Europei che si disputeranno in Lituania, con il compito di playmaker di riserva per la nazionale alla conquista del lasciapassare per le Olimpiadi di Londra. La spedizione in Lituania è fallimentare, e Maestranzi gioca minuti considerevoli solo la prima partita, contro la Serbia.

Lockout NBA, la serrata prosegue: “A rischio metà stagione”

Ancora un nulla di fatto. L’ennesimo atteso incontro tra associazione giocatori e proprietari, andato in scena martedì a New York, non ha portato alla classica fumata bianca sperata dai più ottimisti addetti ai lavori. Posizioni ancora lontanissime che rendono sempre più arduo arrivare ad un accordo. “Sicuramente non è stata una bella giornata”, ha dichiarato sconsolato ai reporter al termine dell’incontro con il sindacato il commissioner David Stern. Dunque, solamente ipotizzare l’idea che la stagione possa iniziare come da programma é molto più vicina all’essere un’utopia.

POSIZIONI LONTANE — Il problema é che nessuna delle due parti pare intenzionata a fare un passo verso l’altra: David Stern e i proprietari vogliono infatti riformare il salary cap in maniera molto drastica, una prospettiva questa, che i giocatori, almeno in questo momento, hanno rifiutano su tutta la linea. Invece, su alcune concessioni economiche i giocatori paiono essere più intenzionati a provare a venire incontro ai club, ma la differenza tra la “soft cap” (cioè un tetto salariale che può essere sforato in determinate situazione, come succede in questo momento) e la “hard cap” tanto agognata dai proprietari rappresenta come detto il punto più difficile delle negoziazioni tra le due parti. “L’incontro non ha prodotto nessun risultato – sostiene il direttore esecutio del sindacato giocatori Bill Hunter – in questo momento non ci sono possibilità che l’associazione possa accettare l’accordo proposto dai proprietari. I giocatori sanno che almeno metà stagione potrebbe saltare prima che si possa trovare un compromesso”. Parole che non lasciano spazio ad ipotesi alternative.

LA SITUAZIONE – Difficile dunque, essere ottimisti con queste basi, anche perché per ora in calendario non sono segnati altri incontri. E la stagione 2011-12 é oramai alle porte: i camp dovrebbero iniziare il 3 ottobre, mentre le prime partite di regular season il 1 novembre. “Giovedì ci sarà una riunione tra i proprietari – sottolinea Stern – Per adesso non abbiamo intenzione di cancellare nessuna partita di preseason ma la situazione e’ difficile. Io comunque voglio continuare a essere ottimista”. Un ottimismo solo di facciata.

Il ritorno di Sakota dopo il dramma di Pesaro: torna in campo con il Telenet Basket Ostenda

Quello che accadde quel 25 aprile 2010 gli resterà negli occhi per tutta la vita. Dusan Sakota, oltre un anno dopo, ha vinto la sua partita vera nascendo per la seconda volta nel corso della stessa vita. A Teramo, durante uno scontro di gioco, rischiò di morire per una lesione allo stomaco di una gravità e di una casualità davvero rare. Da quel momento Sokota é finito sotto i ferri per ben tre volte, é stato in coma, ha subito l’asportazione di parte dell’intestino per poi avviare una riabilitazione che lo ha portato ad una ripresa lenta e graduale, durissima. L’ala venticinquenne serba di passaporto greco, figlio d’arte di un allenatore di successo – Dragan, ex Fortitudo – ora può tornare a sorridere: ce l’ha fatta con tenacia, è ritornato in campo: il 27 settembre inizierà infatti la sua prima stagione con la casacca del club Telenet Basket Ostenda, dalla Fiba Cup. “Qui mi sento il benvenuto – le parole di Sakota -, mi hanno mostrato fiducia dopo tutto quello che è successo. Questo è stato il punto chiave della mia scelta perchè mi ha dato grandi motivazioni il fatto di combattere per persone che hanno creduto in me, e dimostrare loro che avevano preso la decisione giusta. Tanti dei miei compagni sono serbi, siamo in cinque, quindi ci divertiamo un sacco! Sono felice per come è iniziata questa avventura, non solo riguardo le partite, ma anche per come stanno andando gli allenamenti. Non sapevo cosa aspettarmi da me stesso dopo 15 mesi senza giocare, ma ho lavorato veramente duro in estate e sono venuto qui motivatissimo a combattere per questa squadra”.

PILLOLE DI SAKOTA– Dušan Šakota in serbo Душан Шакота[?] (Belgrado, 22 aprile 1986) è un cestista serbo con passaporto greco. È figlio di Dragan Šakota, allenatore che si stabilì in Grecia nel 1990, quando sedette sulla panchina del PAOK Salonicco. Cresce nelle giovanili dell’AEK Atene, restandovi fino al 2003 quando il padre lascia la panchina della prima squadra. Šakota firma quindi il suo primo contratto da professionista con il Panathinaikos. Qui rimane per quattro anni senza però trovare molto spazio, e così nel 2007-08 va a farsi le ossa in prestito al Panionios per un anno: la squadra si fa strada in campionato fino ad arrivare alle semifinali scudetto, mentre l’apporto medio del giocatore è pari a 11,3 punti e 4,3 rimbalzi a partita.
Una volta ritornato alla casa madre gioca un’altra stagione con il Panathinaikos ma il suo impiego continua a essere limitato, con 11 minuti di media. Nonostante i numerosi successi ottenuti con i biancoverdi in campo nazionale e continentale, nell’estate 2009 Šakota in scadenza di contratto decide di lasciare il club ateniese per approdare in Italia alla Scavolini Spar Pesaro, dove è stabilmente nel quintetto titolare. Il 25 aprile 2010 nel corso del match esterno contro Teramo si scontra fortuitamente col playmaker avversario Giuseppe Poeta, ma durante la notte seguente si sente male e viene operato d’urgenza all’intestino. Nella giornata di martedì 27, a seguito di un’emorragia interna, viene nuovamente operato e viene indotto in stato di coma farmacologico.Dal 2011 milita nel BC Ostenda.

Basket in carrozzina, Italia protagonista agli Europei in Israele

L’Italia é pronta a difendere il titolo di Campione d’Europa di basket in carrozzina e a cercare di conquistare un posto per le ParaOlimpiadi di Londra 2012, all’Europeo di basket in carrozzina che é iniziato a Nazareth (Isr) con 12 Nazioni lo scorso venerdì 8 e si chiuderà venerdì 16 settembre. Rispetto alla Nazionale “in piedi” che ha appena concluso l’avventura europea eliminata nella fase a gironi, gli azzurri del basket in carrozzina sono fra i favoriti della rassegna continentale, in un’edizione che ha anche un significato molto particolare, in quanto è qualificante per la Paralimpiade di Londra del prossimo anno (la Gran Bretagna é qualificata di diritto in quanto paese ospitante).

Ct doppio — L’Italia è stata inserita nel gruppo B con Israele, Turchia, Svizzera, Belgio e Gran Bretagna. Il gruppo A è invece composto da Francia, Spagna, Germania, Svezia, Polonia. L’accesso paralimpico sarà per le prime cinque. L’Italia, che non si è qualificata per le ultime due Paralimpiadi, ma ha vinto tre edizioni delle ultime quattro: nel 2003 a Porto Torres e Sassari in Sardegna, nel 2005 a Parigi e nel 2009 ad Adana in Turchia. La Francia è vicecampione mondiale ed è la nazionale che può vantare il numero maggiore di successi, ben sette, da quando nel 1970 si è svolto il primo Europeo. Gli Europei di Nazareth vedranno in campo 19 nazionali (12 maschili, 7 femminili). “E’ un Europeo con molte buonissime squadre, sarà molto dura, non ci sono favoriti particolari: Germania, Gran Bretagna, Olanda, Svezia, Turchia, Spagna, solo per citarne alcune in ordine sparso. E naturalmente Italia, Francia e i padroni di casa di Israele, ovvio”, spiega il ct Malik Albes. Malik Albes, coach degli azzurri, allena la Nazionale part-time. E’ infatti diventato il nuovo allenatore della Aurora Ass. Briantea Cantù: “Stiamo bene, abbiamo svolto una buona preparazione e siamo un bel gruppo. Partiamo da campioni in carica e abbiamo un buon potenziale. E’ molto importante la qualificazione per Londra. La Federazione (è il primo Europeo con una Federazione, la Fipic, presieduta da Fernando Zappile, che segue espressamente la pallacanestro in carrozzina, ndr) ha veramente fatto il massimo per portare la squadra nelle migliori condizioni possibili e il gruppo e veramente coeso”.

Partono le Impact Basketball Competitive Training Series

Non si tratta di una nuova Lega, come hanno chiarito gli stessi organizzatori, probabilmente per evitare qualunque tipo di problema contrattuale. Ma le Impact Basketball Competitive Training Series, che partono oggi a Las Vegas, nello stato del Nevada, rappresentano quanto di più vicino all’Nba i tifosi di basket americani potranno vedere a settembre. Due settimane di partite intense, “con squadre impegnate su entrambi i lati del campo” hanno dichiarato gli organizzatori, e oltre 60 pro’ Nba a darsi battaglia, con a capo la star dei Knicks Chauncey Billups; ci sarà anche DeMar DeRozan, compagno di squadra a Toronto di Andrea Bargnani; John Wall, prima scelta assoluta al draft 2010; e Rashard Lewis, che nel 2011-12 sarà il secondo giocatore più pagato dell’Nba con i suoi 22,1 milioni di dollari, più “povero” solo di Kobe Bryant.
Si giocherà all’Impact Basketball Gymansium, che si trova a circa due miglia a sud est della Strip, la famosissima strada dei Casinò di Las Vegas. Otto squadre, quattro partite al giorno che partiranno dalle ore 22.30 italiana in diretta su internet e dal vivo per i fortunati 500 che riusciranno ad accaparrarsi i biglietti disponibili, a 20 dollari a giornata. Si giocherà con le regole Nba con 10 minuti per quarto. E non ci saranno allenatori in panchina. Questa settimana si giocherà fino a giovedì, poi pausa per riprendere lunedì 19 con le ultime tre giornate del girone: i playoff sono in programma giovedì 22 e le finali venerdì 23. “Qui le partite non finiranno 132-130” ha garantito Joe Abunassar, l’inventore della Impact Competitive Series. Abunassar è considerato da diversi anni il miglior allenatore individuale in gara, capace di esaltare il talento e trasformarlo in concretezza sul campo. L’idea delle Impact Competitive Series è venuta spontanea vista la sua lunga lista di clienti Nba e il lockout che costringe i giocatori ad allenarsi individualmente senza la supervisione delle squadre: “Durante l’offseason non è mai successo che così tanti giocatori si siano ritrovati per allenarsi insieme“, ha spiegato Abunassar. Tra i suoi clienti anche Chauncey Billups: “Mi alleno con Joe da 14 anni perché le sue strutture continuano a essere le migliori per allenarsi ed incrementare il proprio gioco – ha spiegato il play dei Knicks -. Saranno due settimane fantastiche per tutti“.

Mondiali tre contro tre, due medaglie per le nazionali azzurre

Per le diverse nazionali azzurre, i primi Mondiali di tre contro tre si sono concluse con due medaglie, anche se é mancato il traguardo più prezioso. Le ragazze allenatre da Luca Visconti hanno raggiunto la finalissima, finendo però col perdere contro la Spagna per 15-16, con 8 punti del lungo Alessandra Formica, 4 di Caterina Dotto, 2 di Francesca Melchiori e 1 di Erica Reggiani. Accanto all’argento vinto dalle ragazze, c’è anche il bronzo conquistato dalla squadra maschile, che dopo aver dominato il torneo per due giorni e mezzo, ha perso la semifinale contro la Nuova Zelanda per 17-18 dopo un tempo supplementare. Ma nella finale per il salire sul gradino più basso del podio, la squadra di Antonio Bocchino si é riscattata, e ha sconfitto l’Estonia 21-13 con 7 punti di Mirko Turel, 5 a testa per Matteo Chillo e Diego Monaldi e 4 per Amedeo Tessitori (in foto, n.d.r.), complessivamente il giocatore migliore della squadra italiana. A vincere l’oro maschile è stata proprio la Nuova Zelanda, che ha sconfitto in finale la Bulgaria per 19-18.

DEDICA A DELLE CAVE – Le parole di coach Bocchino a fine gara, partono dal ricordo di Mario Delle Cave, l’azzurrino scomparso mercoledì scorso in un tragico incidente stradale avvenuto a Roma, per il quale le nazionali azzurre hanno indossato sulle casacche un nastrino nero in segno di lutto. I funerali di Delle Cave si svolgeranno domattina (tra gli altri, probabile la presenza di Matteo Chillo, pronto a viaggiare da Rimini a Roma insieme ad un altro azzurrino come Raphael Gaspardo). “Dedichiamo questo bronzo a Mario Delle Cave che non è più con noi e a Germano D’Arcangeli (tecnico della Stella Azzurra Roma, ndr) che doveva essere qui in questi giorni al mio posto. Per i ragazzi non era facile affrontare questo Mondiale pensando a chi a causa di un destino tragico ci è stato portato via. Anche il nostro grido di battaglia era in ricordo di Mario. Siamo molto contenti di questo bronzo, anche perché giocavamo in casa una competizione organizzata in modo eccellente dalla Fip. Questi ragazzi hanno dimostrato di avere doti umane e tecniche importanti, in questi giorni molto intensi hanno dato sempre il massimo. Sono convinto che si toglieranno altre soddisfazioni in maglia azzurra“. Per l’Italia è comunque ottimo anche il bilancio anche sotto il profilo organizzativo, visto che la kermesse della Fiera di Rimini viene promossa (l’anno prossimo replica in Italia?), e il 3 contro 3 compie un passo importante verso l’ingresso alle Olimpiadi.

 

L’Argentina vince la Fiba Americas: Brasile sconfitto in finale 80-75. Scola nominato MVP del torneo

Trascinata dai 32 punti di un immenso Luis Scola, nominato MVP del torneo 2011l’Argentina vince il Torneo delle Americhe per la seconda volta nella sua storia, a dieci anni di distanza dal primo trionfo (nel 2011, anche allora fu in casa, anche allora contro il Brasile, quella volta finì 78-59). L’Argentina supera in finale i verdeoro per 80-75, grazie anche ai 16 punti di Carlos Delfino – prezioso per coprire l’assenza pesante di Andres Nocioni – e i 10 di Pablo Prigioni, mentre Manu Ginobili chiude con 8. Per il Brasile del tecnico argentino Ruben Magnano, non sono bastati i 17 punti di Marquinhos, i 12 di Tiago Splitter e i 10 di Rafael Hettsheimeir, mentre hanno pesato sull’andamento del match, i problemi di falli di Marcelinho Huertas. Sul gradino più basso del podio, c’é la Repubblica Dominicana, che ha conquistato la medaglia di bronzo, sconfiggendo 103-89 Portorico con 23 punti e 12 rimbalzi di Al Horford, 21 di Jack Martinez, 18 di Francisco Garcia. Argentina e Brasile, come già ricordato ieri, vanno direttamente a Londra 2012, mentre al Preolimpico vanno Repubblica Dominicana, Portorico e Venezuela.

ALBO D’ORA FIBA AMERICAS – I Campionati Americani Maschili di Pallacanestro FIBA sono una competizione sportiva continentale a cadenza biennale organizzata dalla FIBA Americas, la federazione americana della pallacanestro, partita nel 1980. Si tratta di un torneo tra nazionali, che assegna il titolo di Campione d’America alla nazionale vincitrice, ed è di solito valevole per la qualificazione ai giochi olimpici e ai mondiali maschili di pallacanestro.

Albo d’oro Fiba America:

1980 – Porto Rico
1984 – Brasile
1988 – Porto Rico
1989 – Porto Rico
1992 – Stati Uniti
1993 – Stati Uniti
1995 – Porto Rico
1997 – Stati Uniti
1999 – STati Uniti
2001 – Argentina
2003 – Stati Uniti
2005 – Brasile
2007 – Stati Uniti
2009 – Brasile
2011 – Argentina

Medagliere per Nazioni della Fiba Americas:

Stati Uniti 7
Porto Rico 9
Brasile 10
Argentina 10
Canada 5
Venezuela 2
Uruguay 1
Repubblica Dominicana 1

Albo d’oro MVP della Fiba America

2001  Emanuel Ginóbili
2003  Steve Nash
2005  Marcelinho Machado
2007  Luis Scola
2009  Luis Scola
2011  Luis Scola

Europei Lituania 2011, la favola delle cenerentole Macedonia e Finlandia

Quello di domani sarà un lunedi storico per Macedonia e Finlandia: i primi si giocheranno infatti il primo posto nel girone F nello spareggio contro la Russia, merito dell’importantissimo successo ottenuto contro una pessima Slovenia. I macedoni controllano la gara per 40’, toccano anche il +17 e sono ancora 63-48 a 3’44″ dalla fine quando la Slovenia ha un piccolo sussulto e produce con Goran Dracig, playmaker di Houston, e Begic un 9-0 che riapre la gara a 1’18” dalla sirena (63-57). Ma una tripla di Vojdan Stojanovski seguita da due liberi sempre del campione dell’ultima lega balcanica coi macedoni del Kavadarci, tolgono ogni problema alla grande sorpresa dei campionati europei. Per gli scandinavi ci sarà invece lo spareggio per i quarti di finale proprio contro la Slovenia: la Finlandia dei cinque “italiani” (Koponen, Rannikko in Serie A, Lee, Kotti e Huff in Legadue) ha sconfitto la Georgia priva di Pachulia, e si guadagna una chance di passaggio del turno. Guidati dalle guardie Koponen (Virtus Bologna) e Rannikko (Varese), con un quintetto completato dai tre elementi di Legadue, Huff (Forlì), Lee (Veroli) e Kotti (Imola), i finalandesi, in campo dai primi di luglio e provenienti dalle qualificazioni, non hanno mai sofferto, chiudendo la gara con il 9-0 del 59-48 sulla rimonta della Georgia. Qualificata anche la Grecia, nonostante il ko patito contro la Russia: sono due triple di Sergey Monya in 44″ a scrivere i titoli di coda al successo dei russi sulla Grecia per 83-67.

RISULTATI – Girone E: Domani Serbia-Turchia (ore 14.30), Spagna-Francia (17), Lituania-Germania (20). Classifica: Francia 8, Spagna 6, Lituania 4, Serbia, Turchia e Germania 2. Girone F: Finlandia-Georgia 87-73 (Koivisto 14, Kotti e Koponen 12, Muurinen 11; Sanikidze 16, Shermadini 13, Shengelia 12, Markoishvili 10), Macedonia-Slovenia 68-59 (McCalebb 19, Ilievski 14, Stojanovski 11; G. Dragic 20), Russia-Grecia 83-67 (Mozgov 19, Shved 15, Kirilenko 13; Koufos 15, Zisis e Fotsis 10). Classifica: Macedonia e Russia 8, Grecia 4, Slovenia e Finlandia 2, Georgia 0. Lunedi Slovenia-Finlandia (14.30), Grecia-Georgia (17), Russia-Macedonia (20). Già qualificate ai quarti di finale Francia, Spagna, Macedonia, Russia e Grecia.

 

La Effe Biancloblù rinuncia ai due americani: Bologna sceglie l’ala croata Vrkic

Ha lasciato un pò stupiti gli addetti ai lavori del basket, la scelta controcorrente operata dalla Effe Biancoblu di Zare Markovski, che ha deciso di rinunciare alla formula dei due americani più un europeo concessa in Legadue, preferendo puntare su due giocatori continentali in attesa di ingaggiare l’unico statunitense della rosa per la prossima imminente stagione. I bolognesi hanno infatti affiancato al lungo lituano Egidijus Dimsa, l’ala croata Zoran Vrkic, 24enne originario di Fiume, che viene da una stagione trascorsa tra l’Olimpia Lubiana (3.3 punti di media in Eurolega) e il Peristeri (oltre 12 punti a partita nel campionato greco). Fino a qualche settimane fa, Vrkic aveva fatto parte della nazionale croata, dove è stato uno degli ultimi tagli prima degli Europei.

CONOSCIAMO VRKIC – Zoran Vrkic, classe 1987, alto 192, é una guardia ex Sibenik e Spalato. Vrkic ha anche giocato l’Eurolega l’anno scorso, disputando sei partite con l’Olimpia Lubiana. nella giornata di ieri, il presidente Giulio Romagnoli ha inviato via fax la sua proposta economica al giocatore ed é questione di ore il ritorno della stessa firmata da Vrkic: l’accordo dovrebbe essere di durata annuale con un’opzione per il secondo.

COSA MANCA – Se questa operazione dovesse andare in porto, alla formazione allenata da coach Zare Markovski, servirebbe un solo elemento per la quadratura del cerchio. All’appello infatti manca ancora un secondo esterno, mentre il settore dei lunghi, quello che in questo primo precampionato ha destato un po’ di perplessità, andrebbe valutato soltanto nelle prime gare di campionato, in cui i due punti iniziano a pesare sul serio.

K.O. IN AMICHEVOLE CONTRO VENEZIA – Intanto, ieri sera, la squadra biancoblù è uscita sconfitta dal campo di Iesolo, con il risultato di 88-77 nell’amichevole disputata contro la Reyer Venezia di Mazzon. Per la formazione di Markovski si sono distinti Blizzard e Pecile con 17 punti a testa e Cutolo con 14. Il lungo lituano Dimsa ha confermato le sue buone qualità offensive andando in doppia cifra.

Anche l’Australia ottiene il pass per Londra 2012

Con il secco 2-0 sulla Nuova Zelanda, l’Australia ha ottenuto il biglietto valido per partecipare alle prossime Olimpiadi di Londra 2012. Anche senza il forte Andrew Bogut, i Boomers hanno superato comodamente il turno che porta dritti a Londra 2012: il via libera è arrivato con il 91-78 di gara1 e poi con l’81-64 di Brisbane, con 12 punti a referto di Brad Newley (ala del Lietuvos rytas), 11 di AJ Ogilvy (Valencia), 9 di Aleks Maric (Panathinaikos), Matt Nielsen (Khimki) e Patrick Mills, guardia di Portland che durante la durata del lockout che sta bloccando la partenza della NBA, tornerà a vestire la casacca dei Melbourne Tigers.

LE SQUADRE GIA’ QUALIFICATEL’Australia è la quarta squadra di basket a qualificarsi per Londra 2012, dopo gli Usa campioni in carica, la Gran Bretagna padrona di casa e la Tunisia che ha vinto in Africa. Questa notte si svolgeranno le semifinali del Torneo delle Americhe, meglio conosciuta come Fiba Americas, (Argentina-Portorico e Brasile-Repubblica Dominicana) che qualificheranno altre due squadre per le Olimpiadi. Gli ultimi tre posti a disposizione per le squadre che andranno direttamente a Londra senza passare dal Preolimpico, usciranno dagli Europei in corso di svolgimento in Lituania (si qualificano le due finaliste e dai quali l’Italia di coach Pianigiani é stata eliminata nella prima fase a gironi dopo le sconfitte con Serbia, Francia e Israele, n.d.r. e dove Spagna e Francia sono approdate proprio ieri ai quarti di finale) e dai Campionati d’Asia (accede soltanto la vincente del torneo).

IL PREOLIMPICO – Al Preolimpico, che invece ospiterà 12 squadre che si giocheranno gli ultimi tre posti per Londra, va la Nuova Zelanda del coach di Forlì, Nenad Vucinic. Insieme ai Tall Blacks, al Preolimpico saranno presenti anche Nigeria, Angola, Venezuela, e andranno anche le due perdenti delle semifinali del Torneo delle Americhe. A loro si aggiungeranno quattro squadre dagli Europei e due dall’Asia.

La Virtus prova il colpaccio Ginobili

La Virtus Bologna tenta il colpaccio in questo pazzo mercato di basket: il club emiliano ha infatti presentato un’offerta a Manu Ginobili, asso degli Spurs e già campione d’Italia e d’Europa nel 2001 con le V nere, per farlo giocare fino alla fine del lockout Nba. Manu, al momento impegnato con l’Argentina nei campionati americani (la Fiba Americas), é ancora legato da due anni di contratto a San Antonio a 27 milioni di dollari complessivi, e dovrebbe dare una risposta tramite il suo agente Luciano Capicchioni nelle prossime 48 ore. Non c’è il solo Ginobili nella nazionale argentina e della Nba interessato a giocare in Italia: anche Carlos Delfino, dei Milwaukee Bucks, ex Fortitudo e sposato con una ragazza italiana, non ha intenzione di restare fermo per l’intera durata della serrata, e vorrebbe tornare a giocare nel nostro Paese. L’offerta della Virtus, che si dice sia anche sulle tracce di Chris Douglas-Roberts, la scorsa stagione a Milwaukee, è la prima ufficiale di un club italiano ad un giocatore sotto contratto con la Nba. Intanto, la precoce eliminazione dell’Italia all’Europeo potrebbe rendere più chiara a partire nei prossimi giorni la situazione di Andrea Bargnani e Danilo Gallinari con Siena e Milano, anche se probabilmente si dovrà attendere la seconda metà di settembre, dove sono previste le riunioni decisive tra proprietari e giocatori Nba, quando verrà presa una decisione sulla stagione.

PILLOLE GINOBILI – Emanuel David “Manu” Ginóbili Maccari (Bahía Blanca, 28 luglio 1977) è un cestista argentino naturalizzato italiano. Alto 198 cm per 93 kg di peso, ricopre il ruolo di guardia tiratrice (o, talvolta, di ala piccola o playmaker) nei San Antonio Spurs, per i quali indossa la maglia numero 20. Soprannominato El Narigón (“Il Nasone”), discende da immigrati italiani dalle Marche. Nella sua famiglia giocano a pallacanestro anche i fratelli maggiori Sebastián e Leandro, mentre il padre, Jorge, è stato allenatore della squadra locale dove Emanuel è cresciuto, e anche giocatore.