Nba Miami e Lebron grandi anche nello spavento

Si capisce bene che la  fifa di tutti i compagni si trasferisce  sull’inesperto  C.Miles incaricato della tripla finale del possibile pareggio. E anche lui ormai col “braccino”.  Sembrava profilarsi un  clamoroso crollo di Miami a Cleveland dopo 23 vittorie consecutive ma la mancanza di  Irving e Waiters  alla fine si è fatta sentire e  i Cavs  che non riescono a tradurre in punti il buon mercato e la qualità del gioco per il buon lavoro di coach Byron Scott, non sono riusciti a gestire un vantaggio di 27 punti.

Così, trascinati da LeBron James che con l’ex squadra ha perso solo una volta da quando ha cambiato maglia, gli Heat oltre a un nuovo record, quello dei minuti di terrore, sono riusciti per l’ennesima volta a trasformare una situazione di inferiorità tecnica (rimbalzi)  e panico in un’impresa che fa comunque notizia.

Nba Miami da record, quindicesima vittoria di fila!

Record in Nba con tanto di sensazione fortissima che a Miami non basti più soltanto vincere, soprattutto dopo essersi scoperta tanto efficace e incisiva con il passare delle giornate. Gli Heat, a conti fatti, vogliono scrivere pagine di storia: vanno a vincere anche a Minneapolis sul campo dei Minnesota Timberwolves (97-81) e piazzano la striscia più vincente della Nba. Nota di merito a Wade con 32 punti e 10 assist.

Di contro, nella serata della rinascita di Andrea Bargnani, Toronto non ne approfitta e subisce la sconfitta casalinga (125-118) contro Golden State. Il tabellino del Mago alla fine segna 26 punti e 7 rimbalzi ma non sono sufficienti a contenere gli ospiti trascinato da un ispiratissimo Lee (29 punti).

Nba Harden meglio di LeBron ma Miami allunga su New York

Nella maratona di mercoledì con 13 gare, 5 vittorie esterne che confermano il momento di grazia di San Antonio che con 31 punti e 9 assist di Tony Parker ha vinto a Minnesota e con 39/11 è sempre al 1° posto e va verso l’80% e con 17 vittorie esterne  è la formazione che in trasferta fa bottino e in casa ha perso solo 2 volte.

Top stagionale per Denny Green con 8 su 10 nelle triple , mentre Gregg Popovich per i problemi al ginocchio di Ducan ha richiamato dagli Austin Toros il centro australiano Aron Baynes che in due gare ha segnato 18 punti e preso 9 rimbalzi. 

Boston senza Rondo e Sullinger ha vinto a Toronto la quinta partita consecutiva, 27 punti e stop stagionale di Kevin Garnett che smentisce  la voce (definita idiota da coach Rivers) di una possibile partenza assieme a Pierce. Solito crollo finale di Toronto che con Gay rimpiange la regia di Calderon che invece ha iniziato la sua nuova avventura a Detroit con due sconfitte casalinghe.

Nba se i Lakers piangono, Miami non ride

Non c’è più solo un Paul, il  Chris Paul, il genio dei Clippers. Adesso c’è anche il Paul  di Indiana, Paul di nome e  di cognome  George. Parloiamo di un giovane e stupendo atleta moro di  22 anni, 2,03 ala-tuttofare uscito dalla californiana Fresno State, non una grandissima università ma ottima scuola, visitata tanti anni fa dagli azzurri ai tempi di Sandro Gamba. Raro superare in bravura un certo LeBron, ma lui  fatto la differenza in attacco e difesa, con 29 punti e 11 rimbalzi, meritandosi gli elogi della grande star  il quale  ha fatto di tutto, pur perdendo ben 7 palle sulle 14 della sua formazione, per evitare la sconfitta di Indiana. La peggiore della stagione per il minimo punteggio, 77 punti e nonostante i 30 di Wade che ne aveva già segnati 23 all’intervallo.

“L’anno scorso si era capito che era un buon giocatore, ma non lo conoscevamo capace di essere protagonista assoluto. L’ho visto  crearsi molte occasioni e gestirle con sicurezza,  diciamo che ha approfittato dell’infortunio di Danny Granger per segnare, prendere rimbalzi e dimostrare quanto vale”,

Nba, continua il periodo nero per S.Antonio

Non mancano le sorprese nella West Conference, dove di un tratto si riaprono le prime posizioni dei play off. La crisi nera di San Antonio continua: gli Spurs cedono per 119-114 agli Houston Rockets all’overtime. Gli speroni subiscono il sesto stop consecutivo e a poco servono i ricchi tabellini delle star: 31 punti per Tony Parker, 23 a testa per Tim Duncan e Manu Ginobili. La formazione di coach Gregg Popovich ha un record di 57-19 e ora ha solo 1,5 partite di vantaggio sui lanciatissimi Los Angeles Lakers (55-20), alla nona vittoria in striscia con il 96-85 sul parquet di Utah. Più definita, si fa per dire, la situazione ad Est. I Chicago Bulls (55-20) dell’ispiratissimo Derrick Rose (27 punti) si impongono 101-96 a Detroit e ora hanno 2,5 gare di vantaggio sui Miami Heat (53-23), corsari per 111-92 in casa dei Minnesota Timberwolves con i 32 punti di Dwyane Wade e i 27 di LeBron James. I Boston Celtics (52-23) scivolano al terzo posto dopo la sconfitta per 88-83 ad Atlanta.

Nba, Miami stravince con i suoi big

Miami (51-22) piega gli Houston Rockets senza troppe difficoltà (38-35). I magnifici tre degli Heat confezionano nel complesso 94 punti, 33 rimbalzi e 15 assist. Nel dettaglio, LeBron James contribuisce con 33 punti, 10 rimbalzi e 7 assist. Crish Bosh mette a referto 31 punti e 12 rimbalzi, mentre Dwyane Wade fa la sua parte con 30 punti e 11 rimbalzi. Per ritrovare 3 compagni di squadra con un bottino superiore ai 30 punti in una gara senza overtime, bisogna ritornare addirittura al febbraio 1961. I Cincinnati Royals realizzarono l’impresa con Oscar Robertson, Jack Twyman e Wayne Embry nel match perso contro i Philadelphia Warriors

Nba, Gallinari cede a Miami

Poco più di mezzora di gioco, 23 punti e 2 rimbalzi, ma Denver non passa con gli Heat. Danilo Gallinari, in campo con la nuova maglia dopo l’addio a New York, non basta ai Nuggets per evitare il ko con Miami (98-103) nel match del campionato Nba di basket: il ‘Gallo‘ si mette in mostra e meglio di lui fa solo Smith, che chiude con 27 punti. Miami può però contare sul solito trio delle meraviglie, con James che dilaga (33 punti e 6 rimbalzi), Bosh che ne fa 18 di punti ma con 11 rimbalzi e Wade che mette a referto 32 punti.

Nba, gli Spurs annientano Miami

La miglior squadra della Nba umilia la squadra più ricca ed ambiziosa. San Antonio travolge Miami per 125-95 e vola sempre più in alto. Gli Spurs, che hanno un record di 51-11, prendono il largo già nel primo quarto con un devastante 36-12. I texani ritrovano Tony Parker titolare dopo pochi giorni di stop per un infortunio al polpaccio e volano con 8 uomini in doppia cifra guidati da Manu Ginobili (20 punti). In quella che potrebbe essere la finale di giugno, gli Heat incassano la 19esima sconfitta dell’anno nel modo peggiore (43-19). “Siamo stati spazzati via“, ha ammesso a fine partita coach Erik Spoelstra.

Nba, New York colpo grosso a Miami

Spicca il colpaccio messo a segno da New York sul parquet di Miami. I Knicks (30-27) passano per 91-86 sul campo degli Heat (43-17) grazie alle prestazioni dei nuovi acquisti. Carmelo Anthony chiude con 29 punti e 9 rimbalzi, Chauncey Billups ne segna 16 ,come Amar’e Stoudamire, compresi i 3 che a 1’01”  dalla fine valgono il sorpasso decisivo (85-84). Gli Heat, avanti anche di 15 punti, inciampano davanti al proprio pubblico nonostante i 27 punti, i 7 rimbalzi e i 5 assist di LeBron James e i 20 punti (con 12 rimbalzi) di Dwyane Wade.

Nba, tutti i risultati della notte scorsa

Questi tutti i risultati dell’ultima giornata di regular season Nba:

Washington Wizards – Boston Celtics 85-83; Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 87-103; New Jersey Nets – Dallas Mavericks 86-87; Detroit Pistons – Phoenix Suns 75-74: Philadelphia 76ers – Utah Jazz 96-85; Miami Heat – Toronto Raptors 120-103; Chicago Bulls – Cleveland Cavaliers 92-79; Oklahoma City – New York Knicks 101-98; New Orleans Hornets – San Antonio Spurs 96-72; Houston Rockets – Orlando Magic 104-118; Milwaukee Bucks – Memphis Grizzlies 81-94; Portland Trail Blazers – Indiana Pacers 97-92; Los Angeles Clippers – Golden State Warriors 113-109.