Play off Nba 2012 incredibile Rondo, Boston sfiora il colpo a Miami

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I 44 punti del re dell’assist fanno tremare gli Heat che rimontano 15 punti e vincono con LeBron (34 p), Wade (23), Chalmers (22) e i canestri decisivi di Haslem. Nulla la panchina di Boston (7 punti).

Spettacolare spot di sport, gioia e lacrime per la NBA questo Miami-Boston finito 115-11 con la ciliegina sulla torta dell’overtime dal titolo “Rondo copntro tutti”.  Con l’incredibile Rondo Boston arriva a +15, poi riesce ad andare sotto e acciuffare  il supplementare con un tiro da 3 di Ray Allen,  torna ancora in vantaggio 3 volte con Rondo, fino alla  svolta che porta la firma di due canestri di Udonis Haslem e  7  tiri liberi su 8 ( Wade 5/6, James 2/2) . Dopo altre 2 bombe finali di Rondo che gli permettono di  segnare 44 punti nel regno di LeBron, i 19 mila spettatori dell’American Airlines possono festeggiare  il 2-0. Considerata la spesa di Boston e la sterilità della sua panchina (7 punti, solo 5 tiri totali) dopo l’operazione alla spalla di Bradley, che serviva per limitare Wade,  si tratta già di una solida ipoteca degli Heat per giocarsi il titolo sfuggito l’anno scorso nella finale con Dallas, con la prospettiva del  recupero di Chris Bosh fuori da gara1 con Indiana per uno stiramento addominale.

Serata amara per Garnett e il guerriero Pierce, un po’ al di sotto del loro standard,colpa degli anni e delle 15 partite in un mese di playoff. Garnett che ha tenuto una media di 20 punti e 10 rimbalzi, perde la  palla decisiva che costa il ko e poi sbaglia l’unico tiro da 3 della serie nel tentativo di rifarsi, mentre Pierce, capitano-guerriero,  non riesce a mettere dentro, per 5 volte, uno solo dei famosi jump “ammazza gambe” da 3, viene anche stoppato da sotto da LeBron, commette 6 falli e deve vedersi la parte finale in panchina.

La firma del 5° successo consecutivo di Miami dopo la tragica sconfitta casalinga per l-2 con Indiana in semifinale la mettono Wade, Haslem e LeBron in una gara rocambolesca, dominata per gran parte da Boston grazie  a Rajon Rondo al quale mancano solo 2 rimbalzi e il successo per una tripla memorabile. I diaristi dicono che Miami si è resa protagonista della più sofferta rimonta della sua storia, anche se poteva chiudere nel tempo regolamentare (98-94) finito in parità col canto del cigno di Ray Allen costretto a giocare più minuti di quanto gli permetta la condizione della sua caviglia per l’assenza di Avery Bradley che costa cara alla squadra di coach Rivers in questa serie.

Anche LeBron  però sbaglia…In una serata in cui segna 34 punti, prende 10 rimbalzi ed è il miglior assit-man della sua squadra, il MVP della stagione all’inizio di gara riesce a schiacciare sul ferro, completamente libero, nel dunk più tragico della sua carriera, poi sbaglia 2 volte il tiro del successo dopo la bomba di Ray Allen ed è protagonista di altri errori nei primi 3’33”, fino a quando serve a Wade  l’assist del pareggio che  evita il panico, anche se altri due canestri di Rondo prolungano l’angoscia che sparisce col rimbalzo e schiaccione del sempre preziosissimo Udonis Haslem tornato protagonista con una doppia d’oro, 13 punti, 11 rimbalzi (il migliore della sua brigata), dopo la giornata di squalifica nel match con Indiana che l’aveva fatto sparire dalla scena.

Rispetto alla precedente gara, Boston ha pareggiato ai rimbalzi (42-42), ha tirato meglio (49,4 contro 44%  e 89,7 contro 66 dal tiro libero), solo 8 palle perse per parte, la differenza l’hanno fatta gli assist (24-15) e soprattutto i 33 falli con 3 uscite (Pierce, Dooling e Pietrus) pagati con  47 liberi, di cui 18 su 27 realizzati da James.  Prossimo appuntamento venerdì notte al Boston Garden, quando avranno ancora da spendere Garnett-Allen-Pierce che in tre fanno un secolo e 7 anni?

Stanotte Oklahoma prova a ricucire lo 0-2 con San Antonio, con i quali ha perso fino ad oggi 3 volte su 4, e l’ultima ad aprile in casa è quella memorabile  (114-105) degli Spurs, che ha dato slancio alla squadra di Gregg Popovich per  sorpassare i Thunder a fine stagione e conquistare il 1° posto e il campo a favore. Oklahoma ha subito troppo Parker in tutta la serie, è stata vulnerabile in gara2 ma era avanti di 9 punti nell’ultimo quarto di gara1, quello del famoso minuto in cui Popovich ha chiesto ai suoi giocatori più cattiveria, e il grande capo di origine slava è stato accontentato. La sorprendente rimonta – come si sa – ha abbassato il morale dei rivali, e aumentato quello dei texani in gara2.

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