I grandi allenatori: Dan Peterson

Se ci fosse un premio per la simpatia, finirebbe nella sua bacheca. Se ci fosse un premio per la mimica, spetterebbe di diritto a lui. Non sappiamo se e quanti premi vincerà Dan Peterson nella stagione in corso ed in quelle a venire, ma di certo resta uno dei tecnici più preparati e competenti del panorama del basket internazionale, l’unico originale che vanta innumerevoli tentativi di imitazione.

Chi ha pochi anni sul documento di identità lo vede ora, con le sue settantacinque primavere suonate, agitarsi in panchina ed impartire lezioni di basket alla sua Armani Jeans Milano, ma forse ignora che quel nanetto tutto pepe si fece conoscere alle nostre latitudini come coach della Virtus Bologna nel lontano 1973.

Uno scudetto ed una Coppa Italia alla guida della squadra bolognese, prima che il destino lo portasse sulla via di Milano, dove si consacrò come uno dei migliori tecnici degli anni ottanta. Sulla panca dell’Olimpia Peterson riuscì a conquistare praticamente tutto in pochi anni, mettendo in bacheca 4 scudetti, 2 coppe nazionali, una Coppa Korac ed una Coppa dei Campioni, prima di ritirarsi e di darsi alla carriera di commentatore sportivo.

Virtus Bologna, Poeta: “Noi ci crediamo”

Il playmaker classe ’85 della Virtus Bologna, Giuseppe Poeta che staserà sfiderà alle ore 20 la Fabi Shoes Montegranaro, partita valida per le Final Eight di Coppa Italia, ha cercato di caricare la squadra reduce dalla sconfitta esterna contro l’Air Avellino:

«Sono contento che il capo sia ottimista. Lui ci crede, noi ci crediamo. La Final Eight è l’occasione giusta per far bene. Partite secche da vincere, tutto o niente: mi piace e mi diverte pure. Prima andata in crisi, il momento brutto l’abbiamo respinto dopo i tre supplementari con Cremona. Abbiamo sbandato per un po’, anche per il caso Kemp, ma nessuno ha mollato. Siamo da quarto posto. Dobbiamo arrivare in quella zona, traleprime. Quando staili, cambia tutto, diventi anche più sicuro. Poi, a quel livello, a decidere sono i dettagli, la forma, ma sei convinto di potertela giocare e lo fai. In cima dobbiamo arrivarci, un passo importante sarà oggi. Montegranaro non è molto diversa dalla Virtus. Ha talento, è ben strutturata ed allenata, ha perso qualche colpo. Vediamo chi scende dalla torre».

Armani Jeans Milano, Eze in dubbio

L’ultimo colpo di mercato dell’Armani Jeans Milano, il centro nigeriano con passaporto italiano Benjamin Eze, ex colonna del Montepaschi Siena con cui ha vinto 4 scudetti negli ultimi 4 anni, è in dubbio per la prossima sfida delle Final Eight Coppia Italia contro l’Air Avellino, che si giocherà venerdì 11 febbraio alle ore 18. La società ha comunicato, attraverso una nota dal proprio sito ufficiale che, dopo i risultati degli accertamenti, si continuerà il percorso terapeutico-riabilitativo concordato con lo staff medico dell’Olimpia. Eze, che comunque partirà con la squadra per Torino, verrà quotidianamente controllato per verificare se ci saranno le condizioni per poterlo impiegare nella gara contro l’Air Avellino.

Air Avellino, Vitucci: “Siamo molto carichi”

Frank Vitucci, coach dell’Air Scandone Avellino, poco prima di partire con la sua squadra in direzione Milano per le Final Eights di Coppa Italia, ha parlato nella consueta conferenza stampa prepartita:

“Recuperiamo Linton Johnson ed ovviamente è un bene, mentre oggi non si è allenato Spinelli. Contiamo di essere tutti disponibili e andiamo ad affrontare questo impegno molto carichi. Ci tenevamo molto a raggiungere questo risultato perchè è stato un obiettivo comune importante dal punto di vista motivazionale. Ce la giochiamo anche se chiaramente affrontiamo una squadra importante con tanti giocatori e anche con gli occhi puntati addosso, ma questo ci darà ancora maggior spinta per affrontare al meglio l’incontro.”

Air Avellino, recuperato Johnson

Venerdì 11 febbraio alle ore 18, in diretta su Skysport HD,  scenderà in campo anche l’Air Scandone Avellino, reduce dall’ottima prestazione nella vittoria casalinga contro il Canadian Solar Bologna per 105-101, nei quarti di finale di Coppa Italia e sfiderà l’Armani Jeans Milano di Dan Peterson. Una partita che potrebbe dare qualche soddisfazione alla squadra campana che anche in campionato sta mantenendo un ottimo quarto posto in classifica a quota venti punti, 6 in meno della stessa Armani Jeans Milano. Per la sfida di Coppa Italia buone notizie per l’Air che recupera Linton Johnson anche se è costretta a rinunciare a Spinelli che oggi non si è allenato.

Final Eight, Barbalich: “Dobbiamo essere concentrati”

Alessandro Barbalich, Direttore Sportivo della Scavolini Siviglia Pesaro che oggi pomeriggio alle ore 18 sfiderà Montepaschi Siena con diretta su Skysport 2 HD, ha esortato i suoi cestisti ad essere concentrati e determinati:

“A bocce ferme sembrerebbe davvero impossibile fermare una corazzata come la MPS, loro hanno tutto per vincere, profondità, talento e mentalità. Noi possiamo solo cercare di restare in partita facendo tutto il possibile, riuscissimo ad arrivare agli ultimi 5-6 minuti in una situazione di equilibrio forse la pressione per una volta potrebbe spostarsi almeno un po’ sulle loro spalle e potremmo provare a giocarcela fino in fondo. Serve bravura, concentrazione, ed anche un pizzico di buona sorte, sperando che, almeno per una volta non siano in giornata”.

Final Eight, Mazzarino: “Dobbiamo vincere per i tifosi”

Nicolas Mazarino, playmaker classe ’75 del Bennet Cantù, si è detto ottimista per la sfida di domani serà contro l’Angelico Biella nella Final Eight 2011 di Coppa Italia:

”Decisamente è un buon momento, riusciamo a giocare un basket molto efficace frutto della grande applicazione di tutto il gruppo. C’è grande coesione tra tutti noi, non esiste un punto di riferimento assoluto, tutti sono importanti ma nessuno è indispensabile nell’economia del nostro gioco. Poi c’è il lavoro di coach Trinchieri che è quasi maniacale per attenzione del particolare e ci da grande motivazioni. Ed a proposito di motivazioni non dimentichiamo che la Coppa Italia è l’unico trofeo che manca nella bacheca della nostra società, quindi riuscire a regalare la vittoria ai nostri tifosi diventa ancora più importante.”

Nba, gli italiani brillano ma non basta

Tre sconfitte per i tre italiani che giocano nella Nba nonostante siano riusciti ad andare tutti in doppia cifra. Andrea Bargnani firma ben 29 punti per i suoi Toronto Raptors, ma non riesce ad evitare la sconfitta in casa 100-111 contro i San Antonio Spurs, la migliore squadra dell’Nba. L’altro azzurro Danilo Gallinari ne segna 21, eppure i New York Knicks cadono al Garden contro i Los Angeles Clippers: 108-106 il punteggio finale. Marco Belinelli arriva a quota 17 punti nella partita persa dopo i tempi supplementari da New Orleans contro i New Jersey Nets per 103-101

Nba, tutti i risultati

Questi i  risultati delle partite della regular season Nba:

Cleveland Cavaliers-Detroit Pistons 94-103; Indiana Pacers-Charlotte Bobcats 104-103; New Jersey Nets-New Orleans Hornets 103-101 dopo t.s.; Philadelphia 76ers-Orlando Magic 95-99; Toronto Raptors-San Antonio Spurs 100-111; Washington Wizards-Milwaukee Bucks 100-85; New York Knicks-Los Angeles Clippers 108-116; Utah Jazz-Chicago Bulls 86-91; Sacramento Kings-Dallas Mavericks 100-102; Golden State Warriors-Denver Nuggets 116-114

I grandi del basket: Predrag ‘Saša’ Danilović

Parlando di grandi del basket, si commette spesso l’errore di circoscrivere il raggio d’azione alla sola NBA, dimenticando che anche alle nostre latitudini sono passati e continuano a passare cestisti di grande livello, come lo era ad esempio Predrag ‘Saša’ Danilović, uno dei più grandi giocatori che abbiano mai calcato i palcoscenici europei nella storia del pallone a spicchi.

Era il 1988, quando quel gigante (due metri e passa) di soli 18 anni debuttava sulla scena internazionale, difendendo i colori del Partizan Belgrado, in quella terra che all’epoca si chiamava Jugoslavia.

Un anno più tardi Danilović era già una grande realtà del basket europeo, grazie alla conquista del titolo nazionale e di quello continentale. Di lì in poi la carriera del giovane jugoslavo fu in continua ascesa, ma forse neppure lui si aspettava di diventare una delle pià grandi guardie tiratrici che l’Europa ricordi.

Angelico Biella, Giuliani: “Andiamo a Torino per divertirci”

Alessandro Giuliani, General Manager dell’Angelico Biella, ha parlato in conferenza stampa alla vigilia dei quarti di finale della Coppa Italia dove la squdra piemontese affronterà Bennet Cantù venerdì sera alle ore 20: “Andiamo a Torino per divertirci e per vincere – dice il gm Alessandro Giuliani -, nel nostro gruppo non ci sono giocatori che fanno sconti, per cui siamo pronti a dare battaglia. Anche se sappiamo che incontreremo Cantù, una delle squadre più in forma, quadrata e solida. Non ha mai sbandato durante tutta la stagione e dopo Siena quella di Cantù e l’altra squadra con la Esse maiuscola. Siamo di fronte forse al campionato più equilibrato di sempre, per cui messo da parte il dominio di Siena, in una partita secca può succedere davvero di tutto. E’ per questo che oltre a divertirci, noi dobbiamo andare a Torino con la mentalità vincente. Perché potremmo stupire tutti. Deve crescere ancora molto, deve prima di tutto limitare le palle perse in maniera stupida, soprattutto quando su di lui non c’è alcun tipo di pressione da parte della difesa avversaria”.

Fabi Shoes Montegranaro, acquistato Dejan Musli

La Fabi Shoes Montegranaro ha fatto sapere, attraverso una nota ufficiale dal proprio sito internet, di aver tesserato in prestito per questa stagione Dejan Musli, 19enne entro di 212 cm dal Caja Laboral Vitoria. Queste le parole del General Manager della Fabi Shoes Montegranaro, Gianmaria Vacirca:

“L’arrivo di Musli si sposa alla perfezione con politica ed esigenze della società, che non ha mai nascosto la preferenza per giocatori giovani e futuribili. Operazione che non è riuscita durante l’estate, perche i ragazzi che abbiamo contattato hanno preferito realtà più ambiziose e ricche, mentre oggi raccogliamo con entusiasmo la proposta della società Campione di Spagna legata allo sviluppo di un prospetto europeo di sicuro avvenire. E’ un’operazione che fondamentalmente non incide sul nostro budget, ci regala nuovi contatti e visibilità, forse rende più grande il nostro “puntino” anche grazie ai tanti scout NBA che stanno cercando Montegranaro sulla carta geografica, crediamo possa migliorare la squadra nonostante la giovanissima età e la relativa esperienza di questo ragazzino. E’ una sfida che ci piaceva infinitamente di più rispetto alla scelta di qualche veterano in cerca di un buon contratto, può esaltare il lavoro del nostro staff e creare alla società qualche buona entratura in futuro”. Musli si aggregherà alla squadra solo oggi pomeriggio a Torino, causa la cancellazione (per nebbia) del volo di ieri sera da Roma ad Ancona.

Morte Coccia, Acciari: “Dire Coccia è dire Basket”

Luciano Acciari, Presidente della Lega Basket dal 1979 al 1984, ha così ricordato Claudio Coccia con il quale ha vissuto gli anni del cambiamento della Lega Basket: “Dire Coccia è dire basket. Dal 1960, giovane dirigente di società, agli anni ’90 è sempre stato protagonista. Dalla pallacanestro amatoriale nell’organizzazione e nello spirito degli addetti ai lavori al basket professionale. A lui dobbiamo la struttura del basket di oggi: le formule dei campionati, gli assetti regolamentari , i modelli di organizzazione societaria, l’assetto contrattuale dei rapporti tra giocatori e società; non me ne voglia chi pure ha operato nello stesso periodo anche in ruoli di primaria responsabilità, ma senza la sua intelligenza e determinazione difficilmente la pallacanestro avrebbe fatto quella svolta professionale che negli anni 80 l’ha collocata ai vertici dei valori mondiali.
E anche la legabasket nasce dalla sua creatività e capacità organizzativa: nel 1978 quando si rese necessario dare un efficace assetto professionale all’attività superando le incertezze che avevano caratterizzato quegli anni , le società di Serie A chiamarono Claudio Coccia e con lui hanno diedero vita a quella struttura che con alterne vicende ancora oggi rappresenta un punto di indispensabile riferimento per lo sviluppo del nostro sport.
Con Claudio Coccia scompare l’ultimo di quei personaggi che hanno costruito il nostro basket di vertice, e non solo: Bogoncelli, per i più giovani il presidente ed ideatore delle “scarpette rosse”; Rubini, giocatore, allenatore, dirigente di tutte le epoche; Vinci, il Presidente federale delle prime medaglie olimpiche; Porelli, il simbolo dei presidenti manager delle società di vertice, e ora Coccia. Non li abbiamo più tra noi ma non li dimenticheremo. E chissà che ora non si ritrovino per ricreare un “basket da paradiso”.

Montepaschi Siena, Pianigiani: “Contro Pesaro non avremo punti di riferimento”

Coach Pianigiani, nella vigilia  della prossima sfida di Siena contro la Scavolini Siviglia Pesaro in programma giovedì alle 18, ha così parlato nella consueta conferenza stampa di presentazione del match:

“In Coppa Italia sono tutte partite secche, dove tutto sarà diverso rispetto al solito, a cominciare dall’atmosfera, perché queste sono partite dove non giochi né in casa né in trasferta, ed i giocatori vivono un clima non usuale. Contro Pesaro non avremo punti di riferimento, perché non può esserlo la partita dell’andata, nella quale giocammo benissimo, e che coincideva con il nostro momento migliore della stagione, dove abbiamo raggiunto il picco più alto di gioco anche in Eurolega. Così come una squadra molto diversa è anche Pesaro, perché Diaz adesso è tornato ad essere un giocatore importante dopo un lungo infortunio, Almond si è ambientato definitivamente, e dunque la Scavolini è una squadra che ha notevole pericolosità offensiva ed una grande fiducia e organizzazione di gioco. Noi non possiamo prescindere da quello a cui ci siamo aggrappati in questo ultimo periodo, cioè l’umiltà e l’attenzione difensiva, valutando solo all’ultimo momento che tipo di assetto avere anche con giocatori che sono fuori per avere più energie e risorse possibili da utilizzare in una partita che sarà equilibrata.”