Peserà a lungo la pesante sconfitta della Virtus Bologna contro la Fabi Shoes Montegranaro nei quarti di finale della Coppa Italia. Ieri, durante gli allenamenti della squadra, lungo faccia a faccia tra patron Claudio Sabatini con il General Manager Massimo Faraoni, incontro a cui si è aggiunto dopo qualche minuto anche coach Lino Lardo. La sconfitta contro Montegranaro è difficile da digerire e ha messo in luce tutte le difficoltà stagionali della Virtus. In campionato così come in coppa i risultati non convincono: un sesto posto con 18 punti a -8 da Cantù e Milano non è certo un ottimo ruolino di marcia. Adesso le prossime due partite contro Pesaro e Caserta decideranno il fututo di coach Lardo a cui è stato chiesto un cambio di marcia immediato.
NBA, le classifiche aggiornate
Ecco un quadro delle division della regular season di Nba. Nella Eastern Conference a comandare l’Atlantic Division troviamo Boston (39W-14L) davanti a New York (27W – 16L). Nella Central Division è Chicago in testa (36W-16L) con Indiana ad inseguire (24W-28L). Nell’ultimo girone della Eastern Conference, la Southeast Division, è Miami (39W-15L) ad essere primo in classifica. Alle spalle di Miami troviamo Atlanta (34W-20L). Gironi più incerti ed equilibrati nella Western Conference. Nella Northwest Division troviamo una lotta a tre: Oklahoma (34W-19L) davanti alla coppia Portland (31W – 24L) e Utah (31W-24L). Nella Pacific Division dominio Lakers (38W-18L) con Phoenix staccato (26W – 26L). Nella Southwest Division San Antonio (46W – 9L) ha allungato su Dallas (38W – 16L)
NBA, Los Angeles perde ma resta primo
Nella Pacific della Western Conference i Los Angeles rimangono in vetta nonostante la sconfitta, nell’ultimo match, contro gli Charlotte Bobcats per 89-109. La squadra allenata da Paul Silas riesce così ad espugnare lo Staples Center grazie all’ala piccola Gerald Wallace, cestista classe ’82 ex Sacramento, autore di 20 punti e migliore in campo insieme al solito Kobe Bryant (20 punti). Kobe è l’unico a mantenere in partita Los Angeles contro Charlotte, che riesce a mandare in doppia cifra quasi tutti: Wallace 20 punti, Henderson 18, Diaw e Mohammed 16. La ripresa è un dominio per Bobcats con Wallace capace di realizzare otto punti consecutivi.
Il tabellino del match:
Los Angeles Lakers @ Charlotte Bobcats 89-109
Lakers (38W-18L): K.Bryant 20, P.Gasol 17, R.Artest 10. Reb (42): P.Gasol 10. Ast (24): R.Artest e P.Gasol 5.
Bobcats (24W-31L): G.Wallace 20, G.Henderson 18, B.Diaw e N.Mohammed 16. Reb (37): G.Wallace 11. Ast (28): D.Augustin 9.
NBA, tutti i risultati
Ancora una brutta sconfitta, la seconda consecutiva, per i Los Angeles Lakers contro gli Charlotte Bobcats. Protagonisti assoluti del match sono stati Gerald Wallace e Gerald Henderson che mettono KO il trio delle meraviglie Bryant-Gasol-Bynum. Ottima vittoria anche per San Antonio Spurs che vincono in trasferta contro New Jersey. New Jersey porta 4 uomini sopra la doppia cifra ma non riesce mai ad entrare in partita. Sconfitta per i Detroit Pestons al Palace of Auburn Hills contro Atlanta, imbattibile in casa grazie anche alla prova sontuosa di Smith.
I risultati delle partite della regular season Nba: Charlotte Bobcats-Los Angeles Lakers 109-89 New Jersey Nets-San Antonio Spurs 85-102 Houston Rockets-Denver Nuggets 121-102 Detroit Pistons-Atlanta Hawks 79-94 Milwaukee Bucks-Los Angeles Clippers 102-78 Minnesota Timberwolves-Portland Trail Blazers 81-95.
Montepaschi, i complimenti della regione Toscana
La terza Coppa Italia consecutiva, conquistata ieri sera a Torino, conferma la Mens Sana Siena tra le grandi del basket italiano. Da quando Simone Pianigiani siede sulla panchina mensanina, dal 2006, undici finali su dodici e undici titoli conquistati. I complimenti arrivano anche dall’assessore regionale con delega allo sport della Toscana, Salvatore Allocca.
“Un’altra vittoria, l’ennesima, di un gruppo straordinario. Cambiano gli uomini ma non i risultati. L’estate scorsa la squadra senese ha cambiato alcuni giocatori chiave ma non ha fatto fatica a confermarsi come quella da battere in Italia. Adesso la aspettiamo agli stessi livelli anche in Europa”.
Serbia, Ivkovic si dimette
“Nelle condizioni attuali, non sono capace, nè fisicamente, nè mentalmente di portare avanti il lavoro che ho iniziato nel 2008“. Così Dusan Ivkovic, allenatore della Nazionale serba di pallacanestro, ha rassegnato oggi le sue dimissioni. La decisione, reso nota in un comunicato indirizzato alla Federazione serba di basket, giunge in seguito ad alcune disfunzioni interne e alla seria crisi finanziaria della Federazione. Alla guida della nazionale dal 2008, Dusan Ivkovic ha conquistato nel 2009 una medaglia d’argento al Campionato d’Europa in Polonia. La sua squadra si è inoltre classificata quarta al Mondiale in Turchia nel 2010.
Nba, Bargnani trascina Toronto
Andrea Bargnani tira fuori dal cilindro 27 punti e Toronto sorride. I Raptors superano i Los Angeles Clippers per 98-93 e regalano al pubblico dell’Air Canada Centre una delle rare soddisfazioni stagionali. Toronto, che ha un record di 15-40, si affida al ‘mago’ italiano. Bargnani, titolare per 40’47”, supera i 20 punti per la quinta partita consecutiva e si conferma il miglior realizzatore della squadra allenata da coach Jay Triano.
Nba, tutti i risultati
Questi i risultati delle partite della regular season Nba:
Boston Celtics-Miami Heat 85-82; Orlando Magic-Los Angeles Lakers 89-75; Cleveland Cavaliers-Washington Wizards 100-115; Detroit Pistons-Portland Trail Blazers 100-105; Toronto Raptors-Los Angeles Clippers 98-93; Memphis Grizzlies-Denver Nuggets 116-108; Phoenix Suns-Sacramento Kings 108-113; Golden State Warriors-Oklahoma City Thunder 100-94
Final Eight, Siena si impone per la terza volta consecutiva
La Montepaschi si conferma regina di coppa Italia: batte 79-72 la Bennet Cantù e conquista il trofeo per la terza volta consecutiva. Un’impresa questa riuscita in passato solo a Varese e Treviso (in due occasioni). Vince sempre la formazione di Simone Pianigiani, dunque, un’orchestra che si è dimostrata ancora una volta perfetta, capace di trovare le energie fisiche necessarie per far sua la terza partita in quattro giorni e un grande Lavrinovic (21 punti, 7/10 al tiro), premiato Mvp del match nonostante fosse reduce da infortunio. Assieme al lituano, Zizis, Carraretto e Kaukenas hanno messo il mattone per costruire il successo nei momenti decisivi. Non riesce invece a Cantù l’impresa storica di far abdicare i campioni d’Italia; alla squadra di Andrea Trinchieri va però l’applauso per come ha interpretato questa Final Eight, dimostrando di essere la seconda forza della pallacanestro italiana. Spettacolo allo stato puro al PalaOlimpico di Torino, gremito da 8.650 spettatori. Siena fa valere la sua legge nel primo quarto: grande intensità e grande pressione su Mazzarino e un parziale di 15-2 (con Lavrinovic, Kaukenas e Zizis) che annulla il primo tentativo di fuga di Cantù. La Bennet però firma un contro-parziale di 10-2 in avvio della seconda frazione e anche Mazzarino si sblocca per la tripla del pareggio (22-22). In campo è battaglia vera e anche i falli iniziano a pesare: Trinchieri deve far riposare forzatamente Micov (4 falli), sul fronte toscano Zizis e Stonerook arrivano a quota tre. Si arriva così all’intervallo in perfetto equilibrio: 36-34 Cantù. La macchina di Siena aumenta i giri. Le rotazioni più ampie e le maggiori opzioni d’attacco consentono a Pianigiani di trovare sempre qualche risposta adeguata. Prima Lavrinovic, poi Moss, quindi Carraretto consentono di allungare fino al +8 (57-49); ma Cantù però non molla e resta dentro la partita con Leunen e Green. Nel momento decisivo, Siena accelera. Entra in scena Nikos Zizis: con cinque punti in fila il greco riporta la Montepaschi in orbita, Lavrinovic firma il +11 (68-57). La Bennet però non muore mai e con un parziale di 8-0 torna di nuovo a meno tre. Ci pensano poi sempre loro, Lavrinovic e Zizis, insieme a una palla rubata di Kaukenas, a mettere il punto esclamativo sul trionfo di Siena.
I grandi del basket: Michael Jordan
L’essenza del basket, il miglior cestista che i miei occhi abbiano visto giocare, al di là della simpatia personale che mi portava a tifare per il suo amico-nemico Magic Johnson. Michael Jordan, unico ed inimitabile, capace di trasformare con la sua presenza il mondo del basket e di catalizzare l’attenzione generale sulla palla a spicchi.
Nessuno come lui prima, nessuno come lui dopo, nessuno che potesse solo avvicinarsi a quel gigante dalle mani d’oro, che in oro trasformava tutto ciò che toccava.
E dire che da piccolo cercava solo di avvicinarsi alla bravura del fratello maggiore, imitandone le mosse nel campetto vicino casa. E dire che in età scolastica venne escluso dalla squadra di basket perché ritenuto poco dotato. E dire che avrebbe potuto darsi al football americano (era un ottimo quarterback) o al baseball (nel ruolo di lanciatore) e privarci della gioia di ammirare le sue evoluzioni sul parquet.
Nba, vincono i Knicks di Gallinari
I Knicks tornano alla vittoria sul campo dei Nets. A New Jersey, la squadra di coach Mike D’Antoni s’impone per 105-95 e si riscatta dopo i due brutti ko contro Clippers e Lakers, le due squadre di Los Angeles. Senza Stoudemire, rimasto precauzionalmente a riposo per un problema al piede destro, e con un Danilo Gallinari poco incisivo, è Wilson Chandler il miglior realizzatore di New York con 21 punti (5/15, 3/6) e 8 rimbalzi. Il gallo si accontenta di 7 punti (1/3 da due, 1/2 da tre, 2/2 ai tiri liberi), e 8 rimbalzi. I 22 punti di Devin Harris non bastano inveceai Nets. Giornata storta, invece, per l’altro italiano Marco Belinelli e i suoi Hornets, al tappeto contro Chicago per 97-88. New Orleans, avanti di 12 punti nel terzo quarto, s’inchina di fronte a un ottimo Derrick Rose (23 punti) e incassa la settima sconfitta nelle ultime nove gare.
Final Eight, alle 18.15 la finale tra Siena e Cantù
Saranno Montepaschi Siena e Bennet Cantù a contendersi la Coppa Italia nella finale di stasera a Torino. Una finale inedita che andrà in scena per la prima volta e che vedrà protagoniste senza dubbio le due migliori orchestre di questa Final Eight. I campioni d’Italia non ha avuto alcun problema a superare Montegranaro e raggiungere la terza finale consecutiva, così come Cantù ha spazzato via quella Air Avellino che ai quarti aveva domato Milano. La vittoria di Siena è arrivata al termine di una gara in costante controllo, condotta con la consueta autorità. Un applauso va comunque anche a Montegranaro, alla prima semifinale della sua storia, capace di non arrendersi fin all’ultimo, ben sostenuta da Ford (19) in area e Cinciarini (13) in regia. E parlando di impatto non si può non considerare quello devastante di Nicolas Mazzarino nel secondo quarto della seconda semifinale. Il ciclone uruguaiano si è abbattuto sull’Air Avellino con 17 punti (21 totali) e ha scavato il margine decisivo. E ora Cantù sogna lo sgambetto a Siena.
Final Eight, Cantù batte Avellino e aspetta Siena
Bennet Cantù- Air Avellino 82-65
Nicolas Mazzarino trascina Cantù in finale della Coppa Italia di basket. Con 21 punti del capitano, la Bennet supera la Air Avellino 82-65 e conquista per la terza volta nella sua storia l’atto conclusivo della Coppa. L’equilibrio del primo quarto viene spezzato da Cantù nel secondo periodo non appena Mazzarino entra in partita: due triple dell’uruguaiano fissano il parziale di 8-0 con cui la squadra di Trinchieri dà la prima impronta decisa alla partita. Le percentuali in attacco di Avellino calano, anche perchè il positivo Johnson del primo quarto (8 punti) è costretto a uscire per infortunio. Così i lombardi accelerano con le triple dello stesso Mazzarino e Micov per il +19 (42-23). La prestazione del capitano canturino è straordinaria: 17 punti con 5/6 da tre. Cantù scappa nella prima metà del terzo quarto, salendo a +27 grazie a Leunen e Micov. Dean però non ci sta e firma, con Szewczyk, il parziale di 12-0 con cui Avellino rientra a -15. L’Air ci prova ma Leunen e Ortner riportano Cantù a distanza di sicurezza per il meritato trionfo