Casale, Cerutti: “Con Crespi è partita la programmazione verso un sogno proibito”

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Giancarlo Cerutti, presidente della Pallacanestro Casale, intervistato da “La Stampa”, ha così commentato la storica promozione in Serie A:

Perché Crespi? «Lo conobbi grazie a un amico comune, ero presidente da pochi giorni e la squadra era ancora in C1. Con Crespi nacque subito un buon feeling quindi, dopo la prima stagione in A2, cominciammo». Il progetto era fa serie A? «Con Crespi è partita la programmazione verso un sogno proibito. Guai non averne. Programmare vuole dire crescere. E per farlo ci vuole la capacità di scegliere le persone giuste. Non fare l’album delle figurine». Delusioni? «In un cammino ce ne sono, eccome, ma non ho mai avuto dubbi. Momenti di scoramento, sconfitte brucianti, all’ultimo secondo per due anni di fila. Nello sport la sconfìtta è da accettare. Con serenità». Il palasport? «Il problema da soft ora si è fatto pressante. L’abbiamo già affrontato con l’amministrazione che ha un piano per adeguare il PalaFerraris a 3500 spettatori». Tempi? «Questo è il problema. Piano e budget però sono interessanti».

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