Serie A1, salta la prima panchina. Cremona esonera Mahoric e richiama “Artiglio” Caja

Salta la prima panchina in Serie A1. Colpa dei numeri, ma non solo. Dopo aver ottenuto una sola vittoria nelle prime cinque gare stagionali contro il fanalino di coda Casale Monferrato, il pesante ko interno di domenica contro Biella (58-79) é stato fatale per la panchina di Tomo Mahoric, che sarà sostituito da Attilio Caja, coach “specialista” nel risolvere situazioni complicate. La Vanoli, attesa ora da un ciclo terribile con tre trasferte sulla carta impossibili (Roma, Teramo e Milano) nelle prossime 4 partite più l’impegno casalingo contro la scudettata Montepaschi Siena, prova ad affidarsi dunque all’ “usato sicuro“: coach “Artiglio“, infatti, qui ha già lasciato ottimi ricordi, quando salvò Cremona due anni fa subentrando a stagione in corso a Stefano Cioppi, salvo poi – nonostante un contratto che lo legava alla società per un’altra stagione – venire sostituito proprio dallo stesso Mahoric. Tra il tecnico sloveno e la squadra è mancato il giusto feeling: un roster assemblato certamente con risorse economiche minori rispetto a quelle impiegate nello scorso anno, con un progetto tecnico incentrato sull’estro di un giocatore (Von Wafer) per cui Mahoric di certo non stravede: tra l’altro é bene ricordare che l’ex-Rockets pur essendo al momento il miglior realizzatore del campionato (19.4 punti di media), ha un contratto con Cremona condizionato dalla clausola NBA-escape che, alla ripresa del campionato americano, lascerebbe la Vanoli orfana del suo punto di riferimento offensivo. “E’ un momento triste per me – ha commentato Mahoricma devo rispettare la decisione della società. Sono grato di aver avuto l’occasione di allenare in Italia, la scorsa stagione è stata positiva e soddisfacente, speravo potesse essere così anche questa. Quando ho scelto di restare l’ho fatto perché pensavo che fosse la miglior situazione per me. Sfortunatamente, però, durante l’estate una serie di cose non sono andate per il verso giusto, e l’inizio è stato al di sotto delle aspettative. Ma auguro il meglio alla squadra e ai tifosi, che ringrazio per il loro supporto”.

Amichevole: Vanoli Braga Cremona – Angelico Biella 70-85

Buona amichevole per entrambe anche se alla fine, a spuntarla, sono i cestisti dell’Angelico Biella che si impongono sulla Vanoli Braga Cremona con il punteggio di 85-70. Punteggio mai in discussione con Biella che ha gestito il punteggio in ogni frangente.

Pullen, Coleman, Tavernari, Dragicevic e Miralles: questi i cinque presentati da coach Mahoric alla prima palla a due mentre il quintetto titolare dei padroni di casa era composto da Tabu, Wafer, Thomas, Milic e Bavcic. Primo quarto equilibrato con Dragicevic ad arpionare rimbalzi (13 alla fine) e Miralles a finalizzare le creazioni di Pullen e Coleman (rispettivamente 4 e 3 assist), mentre per Cremona Wafer mostra il suo talento offensivo.

Nella seconda frazione Biella, che ha mostrato un ottimo gioco corale e che ha dominato a rimbalzo, va all’intervallo con un vantaggio di 12 punti (32-44). Al rientro dagli spogliatoi, continua la progressione fino ad arrivare al 61-40 del 28′. Cremona prova la reazione e rientra fino a portarsi sul -8 ma la capacità di Biella è di superare in fretta il piccolo black out – alla fine risultato ininfluente.

Finisce con uno scarto di 15: 70-85.

Il tabellino  

Vanoli Braga Cremona, il roster 2011/2012

Tomo Mahoric e Andrea Zagni ci riproveranno anche stavolta: obiettivo salvezza tranquilla per Cremona, già vittoriosa nell’obiettivo lo scorso anno, quando la Vanoli Braga è riuscita con facilità ad assicurarsi un’altra stagine nel basket che conta. La permanenza in A1 è valsa al tecnico sloveno il rinnovo del contratto – prolungato per un’altra stagione – che è stato vissuto quale giusto riconoscimento di un lavoro certosino e dettagliato.

Il nuovo roster della società lombarda è stato presentato a inizio settembre presso la suggestiva coirnice di Piazza Stradivari che, nella circostanza, è stata presa d’assalto dai supporters locali. Il tifo biancoblu, a dimostrazione della bontà della scelta societaria, ha letteralmente inondato di affetto proprio il suo coach e Mahoric, dal canto suo, si è detto pronto a confermare quanto di buono fatto fino a qui.

E se lo sloveno, cui non mancavano offerte allettanti, ha deciso di restare, lo ha fatto perchè il progetto presentatogli lo ha convinto. L’unico neo dell’estate che si è appena chiusa sta nella decisione dello storico presidente del club, Secondo Triboldi, di lasciare il prorpio incarico. Decisione non prevista: avrebbe potuto turbare l’ambiente, invece ci si è messi con intelligenza a individuare le mosse conseguenziali che hanno avuto vita più facile dopo il rinnovo della sponsorizzazione con la famiglia Vanoli. In realtà, l’altra pecca – ma è stata scelta di cuore e non si sarebbe potuto fare nulla per trattenerlo – è stata la partenza dell’ucraino Artur Drozdov il quale ha deciso di riavvicinarsi alla propria famiglia e accettare l’offerta dell’Azovmash Mariupol.

Vanoli Cremona: Sekulic e Drozdov le armi micidiali di Mahoric

L’empasse iniziale poteva anche essere preventivata. Quello che sfuggiva, fino a quattro domeniche fa, era il fatto che la Vanoli Cremona potesse di punto in bianco sfoggiare tanta continuità. A scapito di formazioni – Varese, ultima vittima dei lombardi, ne sa qualcosa – con obiettivi dichiaratamente differenti.

Il basket a Cremona rischia di togliere la scena all’altra squadra che ha rappresentato storicamente la città: mentre la Cremonese calcio vive un momento non particolarmente entusiasmante, i cestisti guidati da Tomo Mahoric (nemo profeta patriae, direbbe qualcuno) stanno lentamente – ma inesorabilmente – risalendo la china e hanno già raggiunto la settima posizione.

Non è come stare in cima, dove impera l’Armani Jeans Milano, ma è pure una scalata che merita di essere raccontata: tre vinte e tre perse, recitano i numeri, che non nascondono neppure il fatto – sacrosanto – che Cremona, nelle ultime quattro gare, ha vinto con pieno merito tre partite. E’ una piccola striscia positiva ma sembra qualcosa di più grande: perchè la sensazione della pre season (con tanto di filo da torcere a club quali Siena, Cantù e Biella) era che avrebbe dovuto, Cremona, difendersi con le unghie e con i denti per non retrocedere.