Meneghin da “Scherzi a parte”, non sugli arbitri

Il Consiglio Federale ha respinto le dimissioni dell’arbitro Gori che l’anno scorso aveva evitato la retrocessione mettendosi in aspettativa. Salvo Sardella, scende anche Capurro. Un Commissario per chiudere la stagione dei veleni e fare le riforme nei prossimi 60 giorni.

C’è stato un unico momento di suspence imprevisto  nell’ultimo  consiglio federale,  quando Dino Meneghin ha annunciato – con beffarda solennità – di  ricandidarsi alla presidenza. Era una gag del presidente-mattacchione da “Siamo su Scherzi a Parte”.Qualche consigliere è tuttavia sbiancato in viso, Dino si è affrettato a  spiegare  che l’idea dello scherzetto gli era venuta la serata in cui il sottoscritto, conduttore di “Gambolò chiama Grande Basket”, gli aveva proposto ufficialmente – in ben due occasioni –  di abiurare al suo mandato. E candidarsi seduta stante per l’opposizione approfittando magari dei 4-5 personaggi al suo fianco per una Fip più manageriale e non legata al conteggio dei voti. A proposito, apro un inciso:  una pratica “votaiola” che già la Melandri nella sua riforma incompiuta (e purtroppo involuta) avrebbe dovuto eliminare  per evitare l’aspetto mercantile delle elezioni, voti di scambio, scambio di favori, veti, e cosette analoghe della bassa politica. Vedremo se ci penserà il Governo Monti dopo i Giochi Olimpici, anche se dopo i Giochi magari non sarà più lì.

Tornando  al Consiglio federale, non ha invece avuto lo stesso successo un’altra gag da “Scherzi a parte” che –  spiegano –  fosse organizzata dentro l’apparato arbitrale per taroccare la classifica degli arbitri, vecchio vizio che si ripropone fedele  da Baskettopoli in altre forme.

Meneghin resta presidente Fip fino al marzo 2013

Smentita un’uscita per accettare la presidenza dell’Armani, dovrà convincere la prossima settimana il basket a votare la riforma della A a 16 squadre e il taglio di Legadue, mentre  le circa 200 società dilettanti vanno alla conta con un sondaggio.

“Abbiamo parlato ieri a lungo, posso assicurare che Dino Meneghin resterà presidente fino al termine del mandato”.

Il vicepresidente vicario della Fip, Gaetano Laguardia, “blocca” Dino Meneghin che voci attendibili davano in uscita per ricoprire l’incarico di presidente dell’Armani. L’uscita anticipata di Meneghin sembrava ormai matura, e  non  crediamo tanto quale stizza del grande campione per le critiche del presidente  del CONI Gianni Petrucci deluso dalla gestione triennale della Federazione del cuore quale ex  segretario e presidente (“quando si vuole bene una persone lo si mette alla prova”, diceva un famoso filosofo…), ma perché Dino Meneghin ha ceduto un anno fa le sue società per fare il presidente a tempo pieno e con la Finanziaria erano previsti tagli pesanti allo sport, a cominciare dai dirigenti.

Dal 1° gennaio il rimborso era stato fissato in 30 euro giornaliere, ma nei giorni scorsi essendo alle porte delle Olimpiadi  pur essendo freddo nei confronti dello sport questo  Governo, alla fine si è fatto plagiare come Tremonti decidendo di rivedere la Finanziaria, addirittura con la Lega in prima liena.

FederBasket, Meneghin abdica

Dino Meneghin non si ricandiderà alla presidenza della FederBasket: è lo stesso presidente Fip a dichiararlo intervenendo ai microfoni di Radio Rai1 nel corso della trasmissione “Start” in concomitanza alla presentazione dell’autobiografia “Passi da gigante“.

La tesi di Meneghin è che sia arrivato il momento di passare il campo alle nuove generazioni:

“Occorre – dichiara – fare largo ai giovani anche perché io non ho più il tempo per seguire una Federazione così importante. Serve un presidente che ve ne si occupi a tempo pieno. Io l’ho fatto per 3 anni e mezzo stando fuori casa anche 200 giorni all’anno ma ora non posso più, devo seguire anche il mio lavoro e quindi cedo il passo a qualcuno che abbia il tempo da dedicare a questo sport meraviglioso”.

Quando gli viene chiesto chi possa raccoglierne il testimone, Meneghin non si sbilancia:

“Fare un nome significherebbe bruciarlo. Ma sicuramente ci sono moltissime persone che potrebbero ricoprire egregiamente il ruolo”.

Dino Meneghin al convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” all’Università di Siena

  • In occasione dei Novant’anni dalla nascita della Federazione Italiana Pallacanestro, l’Università degli Studi di Siena ha organizzato per venerdì 28 ottobre il convegno “Cultura sportiva tra governance, società ed impresa: un secolo di basket in Italia” a cui parteciperà anche il presidente della FIP Dino Meneghin. Il Convegno, a cura della Facoltà di Scienze Politiche, si terrà dalle 9.00 presso l’Aula Magna del Rettorato (via Banchi di Sotto 55) e dalle 15.00 presso la Facoltà di Scienze Politiche (via Mattioli 10).
  • Il Convegno sarà concluso dalla Tavola rotonda “Il basket nel nuovo millennio” (inizio ore 16.30). Parteciperanno anche il presidente di Lega Nazionale Basket Fabio Bruttini, il CT della nazionale Pianigiani, gli ex CT della nazionale Sandro Gamba e Valerio Bianchini che cura l’angolo tecnico di “Sottocanestro”, rotocalco settimanale del venerdì di La7 (ore 24, nel prossimo numero illustrerà il gioco del pick and roll).  Per quanto riguarda il Comune di Siena, Massino Bianchi terrà una relazione sulla storia di questo sport a Siena che data dal 1907. I lavori saranno introdotti dal rettore dell’Università di Siena Angelo Riccaboni e dal preside della Facoltà di Scienze Politiche Luca Verzichelli.