Play off Nba, si chiama Mario il nuovo eroe di Miami

Crollo casalingo di  Dallas e New York: è l’ora dell’addio. 3-0 per Oklahoma trascinato da Durant e per gli Heat con la conferma al Madison della crescita di Chalmers ormai il quarto tenore della sua squadra

“No NBA team has ever come back from a 3-0 deficit to win a best-of-seven series”.

Oklahoma e Miami vincono in trasferta e  la regola del playoff ci ricorda che siamo  già di fronte a due importanti verdetti,  perché chi è sotto di 3 partite non  è mai riuscito a recuperare . Inutile illudersi, anzi si profila addirittura un cappotto, che nello slang sportivo americano si chiama “sweep”, il nostro “spazzar via”.

Nba risultati 5 gennaio 2012

Quattro gare Nba il 5 gennaio, con lo spettacolo di Atlanta dove gli Hawks hanno dato filo da torcere a Miami e con gli Heat capaci di aggiudicarsi una vittoria importantissima dopo tre over time e – dettaglio tutt’altro che trascurabile – senza l’apporto di LeBron James e Dwyane Wade, non al meglio delle condizioni e risparmiati per l’intera gara.

A trascinare gli Heat, ancora una volta, il duo composto da Chris Bosh e Mario Chalmers, con il lungo capace di decidere la gara con la tripla della vittoria (per lui, 33 punti e 14 rimbalzi) e il play che ha messo a referto 29 punti. Bene San Antonio Spurs che liquida i campioni di Dallas per 93-71 grazie alla prova maiuscola di Bonner (16 punti finali).

Male i Lakers di Kobe Bryant, battuti a Portland per 107-96: Bryant ne piazza 30, Gerald Wallace uno in più (grande prova anche di LaMarcus Aldridge, 28 punti e 10 rimbalzi). Sacramento supera i Milwaukee Bucks dopo aver cancellato un vantaggio ospite di 20 lunghezze: bene Evans (26 a referto) e Cousins (19).

Risultati della regualr season Nba del 5 gennaio 2011:

Miami-Charlotte 129-90, Chalmers firma la storica cinquina Heat

Cinquina Heat nel corso delle gare Nba del 1 gennaio 2012, il Capodanno all’American Airlines è griffato Miami. Due dati: nessuna franchigia Nba, finora, ha messo a segno così tanti punti (129) in una gara; nessuna squadra ha rifilato un divario (39 punti) tanto grande agli avversari. Se LeBron James può concedersi il lusso di firmare il primo canestro da 2 punti a inizio terzo quarto è perché il divario tra i Miami Heat e i Charlotte Bobcats è talmente evidente che la gara, dopo i primi 12’ è già chiusa.

Il vantaggio dei padroni di casa, presi per mano da un Chris Bosh immarcabile (20 punti nei primi due quarti, 8/11 al tiro: alla fine ne piazza a referto 24 senza giocare l’ultimo quarto) e da mano calda Mario Chalmers (18 punti con 4/4 da tre, 6 rimbalzi), alla seconda sirena è già di 28 punti (65-37). Miami affonda con estrema facilità e piazza la quinta vittoria in cinque partite di regular season lasciando che il collettivo si esprima in maniera corale: bene Anthony in difesa e in fase di finalizzazione, ennnesima conferma per il baby Cole (parte dalla panchina ma, chiamato in causa, sa essere spettacolare e concreto a un tempo: chiude con 14 punti).