Milano, Basile e Marconato a merenda con Lenny: al Sacco per capire il diabete

Il basket per beneficenza, la pallacanestro quale impegno sociale. Da campioni a campioncini, da gente come Gianluca Basile e Denis Marconato a giovani pazienti che nella vita si trovano ad affrontare battaglie e sfide assai più oimpegnative di quella che la Bennet Cantù – con il contributo encomiabile dei grandi vecchi della disciplina – dovrà sostenere per tentare di strappare a Siena lo scettro della leadership.

La Merenda con Lenny è un progetto formativo che l’ospedale Sacco di Milano ha individuato per garantire vicinanza e sostegno a quanti, fin da piccoli, devono convivere con il diabete di tioìpo 1. Attraverso la pianificazione del Servizio di Diabetologia e Malattie delMetabolismo della Clinica Pediatrica dell’Università di Milano  i bambini imparano a cercare piena autonomia nutrizionale e a gestire la terapia con insulina durante lo sport.

Basket Cantù, Basile in attesa: “Per ora non parlo”

“No grazie: ciò che avevo da dire l’ho già espresso in occasione della conferenza stampa relativa alla mia presentazione. Ora, in attesa di ricevere indicazioni definitive riguardo il presunto problema al piede, preferisco non aggiungere nulla. Quando tutto si sarà sistemato ritroverò anche la parola”.

E’ questo il pensiero di Gianluca Basile sulla vicenda che lo riguarda molto da vicino. Il 36enne ex Fortitudo e Barça, é stato infatti stoppato giovedì scorso alla prima visita medica della Pallacanestro Cantù: in atteso del responso definitivo, cerca un pò di relax in vacanza in Sardegna, dove da tempo ha acquistato casa in Costa Smeralda. Da buon ppassionato di pesca, amante del mare, innamorato della Sardegna, sta trascorrendo le ferie da beato tra le donne.

Oltre alla moglie Nunzia, il promesso sposo della Bennet è infatti padre di tre figlie: Alessia di 12 anni, Emanuela di 7 e Federica di 5. Da queste parti lo hanno adottato e si fa il tifo affinché almeno per i prossimi due anni la sua nuova terra d’elezione possa essere Cantù.

Basile – Cantù, problema al piede: accordo congelato

E’ ancora in stand-by l’approdo ufficiale di Gianluca Basile con Cantù. Il 36enne, riportato in Italia dalla Bennet dopo 6 stagioni al Barcellona (maglia con la quale ha vinto tutto), non ha superato le visite mediche a cui è stato sottoposto: il problema é al piede sinistro,che ha subito due fratture da stress che hanno scritto la parola fine all’avventura col Barcellona.

Le visite mediche di Basile infatti, che con Cantù ha firmato un contratto biennale, hanno evidenziato una mancata calcificazione ossea: le sue cartelle cliniche saranno ora esaminate da uno staff di specialisti che effettueranno nuovi esami per dare poi il parere finale sulla capacità del giocatore di scendere in campo.

“Per me è stata una sorpresa – ha detto Basile -: a Barcellona ero tornato in campo, (5′ nell’ultima gara di campionato col Malaga, n.d.r.) sul piede ho giocato e sento di non avere problemi”.

Anche la società Cantù sembra tranquilla:

“Non siamo allarmati – ha detto Bruno Arrigoni, d.s. della Bennet -. E’ però emersa la necessità di approfondire con esami che richiederanno qualche giorno”.

Il grande ritorno per ora resta ancora in sospeso.

Basile non passa le visite mediche, Cantù contatta il Barcellona

Gianluca Basile era un ritorno atteso da numerosi appassionati di basket: la Bennet Cantù aveva compiuto l’impresa di strapparlo al Barcellona e consentirgli di chiudere una gloriosa carriera – da protagonista – proprio in Italia.

Tranquillo come non mai e felice di un approdo che lo stesso play cercava da tempo, Basile ha confidato di essere parecchio felice di tornare ma subito dopo la conferenza stampa di saluti e ringraziamenti è emerso un problema riscontrato durante le visite mediche. Basile non passa incolume il check up di routine cui è stato sottoposto dal personale sanitario del club e  e potrebbe rischiare di assistere a un mancato trasferimento.

“Spero di no – ribadisce con prontezza la guardia –  ho avuto in passato un problema al piede che mi ha tenuto fermo, però da Barcellona i medici mi hanno sempre informato e tenuto sotto osservazione senza lasciare che nulla potesse sfuggire. Nessuno mi ha mai spinto a giocare in condizioni fisiche carenti e mi auguro di poter garantire una condizione di forma ottimale”.

La notizia dell’intoppo – che al momento ha interrotto la trattativa lasciandola in stand by – è stata confermata anche da Arrigoni:

Basile riparte da Cantù. Bentornato, tiro ignorante

Piace – e non poco – l’idea di poterlo rivedere nei nostri palazzetti mentre si incunea tra le maglie avversarie e… tu pensi sia lì per passare palla, lui è già proiettato verso il canestro con l’arancio pronto a finire a canestro. Gianluca Basile torna in Italia e, a prescindere dal club che ha la fortuna di averlo in qintetto, la notizia sarebbe già bella così. Perchè è mancato.

Parecchio, sebbene l’esperienza in Spagna – nelle file del Barcellona – ne abbia segnato in maniera assolutamente positiva la carriera nel corso degli ultimi sei anni. Ora, il play si è accasato a Cantù ed è parte integrante della rosa della Bennet che, nel corso dell’ultimo anno, ha conteso alla Montepaschi Siena il tricolore. Ha trentasei anni, dirà qualcuno.

Noi, tuttavia, scegliamo di accodarci a coloro che risponderebbero “ecchissenefrega”. Perchè Basile è Basile. Un talento fattto e compiuto che ha, dalla sua, l’esperienza in grado di consentirgli di colmare alle lacune fisiche dovute all’età.

Potrà faticare sul piano fisico, vero; magari non garantirà un contributo costante nel corso dei quaranta minuti. Il fatto è che di Basile, basta anche un minutaggio parecchio inferiore: lui, la gara è in grado di trasformarla in ogni frangente. Lui, il parquet è in grado di ribaltarlo in un istante. In pochi attimi, sa come infiammare il palazzetto. Poi, il Signor Basile è anche uno che torna a casa dopo aver conquistato un’Eurolega, due scudetti, tre Coppe di Spagna e due Supercoppe. Tanto di cappello.