Play off Nba, Oklahoma 2-0 e Stoudemire sfonda un vetro con un pugno!

Speciale playoff di Enrico Campana

Prima le notizie off-side, quelle strette di cronaca. Il  re dell’assisti Rajon Rondo è stato sospeso per un turno per lo spintone all’arbitro, un fratello nero di nome Marc Davis, e salta  gara2  di stanotte di Boston ad Atlanta. Stoudemire  dopo una buona gara2 (18 punti) si  è ferito la mano e perso molto sangue tirando un pugno al  vetro dell’anticendio dello spogliatoio.  Brutto guaio ha commentato Anthohny “perché Amire ogni tanto perde il controllo, e adesso le conseguenze la paga la squadra” , intanto domenica dovrebbe rientrare Jeremy Lin ma è probabile che questo avvenga già per gara3 dopo la stupidata di Stoudemire.

Non sono sufficienti i 31 punti di Dirk Nowitzki, l’ispiratore del sorprendente titolo dello scorso anno, e i 30 di Carmelo Anthony per riaggiustare la stagione altalenante di Dallas e New York. E dopo 2 gare Oklahoma e Miami sono alla metà dell’opera avendo sfruttato il vantaggio del campo.

Nba, muore il fratello di Stoudemire

Brutto colpo per il campione Nba Amar’e Stoudemire, tra i cestisti più forti in attività nonché punto di riferimento dei New York Knicks.

Per Stoudemire, infatti, la pessima notizia della morte del fratello, deceduto in un incidente stradale in Florida.

La notizia viene pubblicata dal network Espn: Hazell Stoudamire aveva 35 annie sarebbe incappato in un terribile incidente schiantandosi ad alta velocità contro il retro del veicolo che lo precedeva.

L’uomo, a quanto pare, non aveva la cintura di sicurezza allacciata.

New York, Stoudemire e la scuola ebraica

Incidono le origini intese in senso stretto – ovvero le proprie – e in senso lato – pescando nella sfera, in questo caso, familiare. Per una volta si parla di Amar’e Stoudemire, centro dei New York Knicks di 29 anni (compiuti lo scorso 16 novembre), svincolandone il nome dalle prestazioni su parquet (che pure, nella maggior parte dei casi, sono straordinarie) e legandolo piuttosto a tematiche di stretta attualità culturale.

A determinarne la ragione è l’intenzione dichiarata dal cestista di aprire a New York una scuola ebraica in cui si insegnino la lingua e la storia del popolo ebraico.

Nulla è casuale, tutto è voluto: a stimolare Stoudemire, in primo luogo, il fatto di essere ebreo per parte di madre. Una delle interviste rilasciate dal campione qualche tempo addietro evidenziò come – con significativo senso di appartenenza – Stoudemire abbia sempre dato alle sue origini grande importanza:

“Sono ebreo da parte di mia madre, e questo fatto ha giocato un ruolo sottile ma notevole nel mio sviluppo”.

Non solo. Gli appassionati di basket, e i tifosi di Amer’e, ricorderanno con quale trasporto si espresse nel 2010 durante il suo viaggio in Israele:

Usa, Obama finanzia la campagna elettorale con il basket (12 dicembre)

Obama Classic Basketball Game

Ci saranno un sacco di cestisti della Nba, pronti nel recepire l’invito del presidente Barack Obama che, il prossimo 12 dicembre, ha organizzato l’Obama Classic Basketball Game, in programma a Washington con l’intento – pensavate fosse beneficenza? – di raccogliere fondi coi quali sostenere la campagna elettorare in vista delle presidenziali del prossimo anno.

Chi ci sarà

I talenti del basket che conta saranno più di uno: da Kevin Durant a Chris Bosh, da Carmelo Anthony a Chris Paul, da Ray Allen a Amare Stoudemire. Almeno due le curiosità:

la prima è che lo stesso Obama – che adora il basket anche se qualche tempo fa gli procurò uno scherzetto mica da ridere – potrebbe prendere parte alla partita; la seconda è relativa al prezzo dei biglietti per prendere parte all’evento: costano da 100 a 5.000 dollari.

Nba, per New York ottavo successo consecutivo

Fresco da New York: i Knicks sono riusciti a rendere onore ai pronostici della vigilia e hanno battuto, in un Madison Square Garden somigliante a un tripudio, Denver per 129-125.

Quattro punti di differenza per un incontro tirato fino ai minuti finali ma in seguito al quale le statistiche in casa locale sono state per forza di cose aggiornate: in primo luogo perchè era la bellezza di 16 anni che i Knicks non centravano una serie di otto successi di fila e in secondo luogo per il fatto che il fenomeno locale, Amare Stoudemire, dopo aver piazzato a referto 30 punti ha scoperto averlo fatto per l’ottava volta e di aver battuto il record nei Knicks di Willie Naulls che resisteva dal 1962.

Bene anche l’italiano in quota ai Knicks, Danilo Gallinari: il Gallo chiude con sedici punti in cascina.

Dallas – New York 116-125, Gallinari c’è – VIDEO

Quasi vicino alla doppia: New York Knicks ha sbaragliato sul parquet di Dallas e Danilo Gallinari si è reso protagonista di una buona prova nel corso della quale, oltre ai 20 punti inanellati, ha anche messo a referto nove rimbalzi. Per liquidare i Pistons sono serviti due over time: il 116-125 finale mette enlle condizioni di rivolgere un elogio particolare al vero fenomeno di giornata: Amare Stoudemire che piazza 37 punti e 15 rimbalzi. Bene anche Raymond Felton (23 punti e 11 assist) mentre tra i Pistons abbiamo annotato i 31 punti di Tayshaun Prince e i 29 di Rodney Stuckey.

Bene New York contro i Bobcats, Gallinari e altri quattro Knicks in doppia cifra

I New York Knicks sono una realtà. E’ già una notizia: la quarta vittoria consecutiva della regular season di Nba arriva nella notte di martedì (ora italiana, certo) quando i padroni di casa – in un  Madison Square Garden che ha finalmente mostrato segnali di apprezzamento – hanno liquidato i Charlotte Bobcats non senza difficoltà.

110-107 il punteggio finale e la sensazione, ancora fortissima, che New York abbia la vocazione ad attaccare (non per nulla i numeri dicono che la media nelle gare di trasferta è di di 120 punti all’attivo).

Immediate, a fine partita, le dichiarazioni di Danilo Gallinari (15 punti e emplein di liberi: 8 su 8 dalla lunetta), il quale si è detto soddisfatto per la crescente intesa con i compagni:

“Piano piano ci stiamo conoscendo meglio con il resto del gruppo e le cose soprattutto in attacco stanno venendo meglio. Ci stiamo cercando di più e ci stiamo passando la palla con più frequenza. Sono segnali importanti”.