Play off Nba 2012 Filadelfia espugna Boston, Oklahoma +29 ai Lakers!

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Esattamente come contro Chicago, gara2 è la favorita di Filadelfia e del suo gioiellino, Jrue Holiday, che con 18 punti e 4 su 5 da 3 propizia la vittoria di un punto al Garden firmata comunque con un canestro di Evan Turner a 40” dalla fine, dopo che anche la precedente gara di 48 ore prima era finita con un punto, anche se a favore del Celtics che avevano rimontato 10 punti nel quarto tempo grazie alla spietata marcatura di Avery Bradley su Lou Williams.   Anche stavolta Lou, uno dei migliori “Sixthy Man” in circolazione è stato controllatissimo, ma ci hanno pensato le talentuose guardie di Filadelfia a contenere l’enorme classe ed esperienza del trio Garnett-Pierce-Ray Allen mentre Rajon Rondo è stato enorme negli assist ma non ha provocato ferite mortali come tiratore.

A dispetto delle 16 palle perse, più del doppio rispetto alla sua media di squadra virtuosissima, Filadelfia ha saputo vincere perché si è costruita una mentalità da protagonista con il clamoroso ko inferto ai Bulls, la regina della regular season, e ha dominato ai rimbalzi 47-36 grazie ai 10 di Spence Hawes e agli 8 della matricola Levoy Allen, già fattosi notare contro i Bulls, e ai 7 sorprendenti di Lou Williams che ha voluto comunque essere parte di questo nuovo successo.

Boston ha risentito della stanchezza, Garnett ha regalato l’ennesima doppia-doppia, è mancato invece Paul Pierce, ma non si può chiedere a due giocatori della loro enorme classe ma con più di 70 anni sulle spalle di fare miracoli tutte le sere, e di giocare con l’accanimento proverbiale dei Celtics.  Pierce ha anche problemi fisici, il suo 2/7 e i 7 punti non appartengono alla sua storia e al suo stile di match winner.

Al debutto, Oklahoma che ha passato il turno dopo aver rischiato di andare 0-2 con Dallas nelle prime due gare del quo quarto  ha spazzato via i Lakers, 29 punti, che evidentemente non hanno recuperato fisicamente dopo aver vinto alla bella con Denver.

Micidiale Russel Westbrook (27 punti, 10 su 15) che non aveva tirato bene nelle prime gare con Dallas, 25 punti di Durant, top scorer della regular season, meno brillante Jiames Harden (0/4 da 3), Oklahoma perfetta, 53% nel tiro, e con un record di sole 4 perse, questo fa capire il livello della prestazione di una squadra che pur avendo nel suo centro il tallone d’Achille (solo 4 punti per Perkins) con l’innesto di Derek Fisher e ovviamente il martello Harden ha adesso una forza veras anche nei cambi, vedi i 50 punti totali segnati contro i Lakers, un vero ko tenico.

Bynum si è salvato con una doppia-doppia, Pau gasom meno incisivo, Bryant si è fermato a 20 punti, solo 37 nelle ultime due gare dopo aver viaggiato a 31,2 di media, Artest naturalmente dopo la gomitata killer a Harden si è preso un giusta dose di fischi e se ne è stato buono, Steve Blake, l’eroe della bella, non ha saputo indossare i panni di Superman e dopo i 19 punti segnati a Denver in 23 minuti non ha segnatoi nemmeno un canestro, e Ramon Session, il play titolare, ha fatto nuovamente cilecca: 1/7, Fisher che gli ha dovuto cedere il posto ha fatto meglio, stagione crudele per i Lakers, difficile da riaggiustare.

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