Nba, tutti i risultati

Questi i risultati delle partite della regular season Nba:

Miami Heat-Los Angeles Clippers 97-79; New Jersey Nets-Indiana Pacers 86-105; New York Knicks 117-103; Boston Celtics-Orlando Magic 91-80.

Serie A1, Treviso continua la striscia positiva con Montegranaro

Benetton Treviso-Sutor Montegranaro 86-67

biancoverdi vincono il terzo match consecutivo, dopo quello con l’Armani e in Eurocup, sembra ormai quindi un lontano ricordo il periodo nero. In stato di grazia, Treviso affronta in scioltezza Montegranaro e lo travolge, al termine di una settimana più che positiva. La squadra del ‘principè Sharrod Ford però non è avversario facile da contrastare. Il quarto posto in coabitazione con Bologna, Cantù, Avellino la dice lunga su come la Sutor quest’anno affronti il parquet. Treviso punta sul gioco di contatto; stesso schema che sette giorni fa contro l’Olimpia Milano ha dato ragione al coach Repesa. Montegranaro schiera Ford e Jones, ma i due americani si scontrano con la coppia Smith-Skinner, che conquista ogni giorno di più l’affiatamento necessario a fare punti e mantenere alto il ritmo di gara. Per la Sutor, Cinciarini è sempre più talento-rivelazione (era stato convocato l’estate scorsa in nazionale per le qualificazioni agli Europei 2011) e toglie Montegranaro da momenti di difficoltà contro una Benetton in serata, pronta a cogliere ogni opportunità nel cerchio. Serata da fuochi d’artificio per i padroni di casa, scoppiettanti a canestro, tiri da 2 e da 3 come se piovesse. Treviso non sbaglia nulla e al riposo lungo la partita è chiusa a favore dei biancoverdi. Il terzo quarto fa segnare un abisso sul tabellone. La Sutor lotta d’orgoglio ma dopo un pò alza bandiera bianca. La Benetton detta legge, scandisce la propria superiorità e trionfa in doppia cifra

I grandi del basket: John Stockton

Centottantacinque centimetri di altezza, un nano in mezzo ai giganti. Chissà quante volte gli avranno consigliato di darsi al baseball, al golf o a qualunque altro sport nel quale l’altezza non è così determinante come il basket. Non lo ha fatto, per fortuna, regalandoci così la possibilità di ammirare le geometrie di un dei più grandi playmaker che il pallone a spicchi ricordi.

John Stockton, 185 centimetri di classe pura messa al servizio degli Utah Jazz e della nazionale americana, passaggio dopo passaggio, record dopo record, rubando palle e fornendo assist in quantità industriale.

Correva l’anno 1984, quando gli Utah Jazz decisero di puntare su quel concentrato di eleganza. Il tifo non era dalla sua parte al momento della scelta, ma bastarono poche magie sul parquet per far innamorare anche il più scettico dei tifosi.

L’anno successivo a  Salt Lake City Stockton venne raggiunto dal suo partner ideale in Karl Malone, lui sì un gigante, capace di trasformare in punti ogni passaggio del piccoletto. Celeberrima la frase Stockton to Malone! che riempiva la bocca dei telecronisti ad ogni scambio tra i due.

Serie A1, Siena liquida Varese e allunga sulle inseguitrici

Montepaschi Siena-Cimberio Varese 82-59

La Montepaschi allunga a 8 punti il vantaggio sulla seconda in classifica battendo Varese 82-59. Siena schiaccia gli ospiti concedendo loro solo 20 punti in un secondo tempo in cui segnano solo una tripla, dopo averne realizzati nove fino al riposo. Due assenze da entrambe le parti, Thomas e Rannikko per la Cimberio e McCalebb e Lavrinovic per i toscani, ma le defezioni pesano di più nella formazione rossa, meno profonda, e anche per questo Siena allunga sulla distanza con un maiuscolo secondo tempo. A guidarla sono David Moss e Rimantas Kaukenas, entrambi autori di 13 punti, ma accanto a loro sono cresciuti nel secondo tempo Milovan Rakovic (12 punti) e Malik Hairston (11). Il coach di Varese Carlo Recalcati tornava per la prima volta da avversario a Siena, dove è stato l’allenatore del primo scudetto della storia della Montepaschi. All’andata aveva inflitto all’allievo Simone Pianigiani la sua unica sconfitta in campionato, stavolta riesce ad avere un contributo apprezzabile dal solo Kristjan Kangur, l’unico giocatore a finire in doppia cifra, con 19 punti e 14 rimbalzi; ma 12 punti li aveva già segnati nel primo quarto, con quattro tiri da tre realizzati. Il tiro dalla lunga distanza è stato la chiave del grande avvio degli ospiti, capaci di toccare anche il 24-31 al 14′ con 7/11 da tre punti. Abbassando il quintetto e con la pressione a tutto campo qui Siena ha girato la partita con un parziale di 14-0 per il 38-31 al 16′. La Cimberio è tornata a -1 prima del riposo ma al ritorno dagli spogliatoi ha ceduto al nuovo 10-0 casalingo firmato da Kaukenas e Moss. Da qui in poi Siena prende il largo, toccando il massimo vantaggio sul +23 finale

Serie A1, Cantù batte Roma e sale al secondo posto

Bennet Cantù-Lottomatica Roma 79-74

Cantù si aggiudica la terza di ritorno dopo aver dominato su una Lottomatica sfortunata e confusa, e raggiunge Milano al secondo posto in classifica. Parte più incisiva la difesa di Cantù, con raddoppi che chiudono le linee di tiro alle guardie avversarie. Green dall’altra parte non trova ostacoli nella penetrazione, segna o scarica ai lunghi. Il vantaggio di casa si allunga anche grazie all’ottima percentuale al tiro dalla massima distanza con Ortner, Leunen e Mazzarino a segno con le triple. All’8′ è + 10 per la Bennet. Il secondo quarto comincia con Roma più intensa in difesa. Smith riapre i giochi con una tripla che riporta la sua squadra a -4. Washington si lancia in transizione ed è pari (29-29 al 13′). Cantù rinserra la zona e il solito Mazzarino, autore anche oggi di una prova superba, mette ordine nell’attacco casalingo. Sul finale, Roma subisce un pesante parziale (18-7) che accompagna nella spogliatoi con il morale alto la compagine di Trinchieri. Nuovo balzo in avanti per Cantù nel terzo quarto: nei primi 4′ piazza due triple (Leunen e Mazzarino) e una transizione di Green. Traorè è costretto a lasciare il campo per una brutta caduta. Micov piazza un’altra tripla e al 25′ la distanza si allunga a +18. A tenere viva Roma è l’indomabile coraggio di un Gordic che si butta dentro la difesa canturina e piazza una tripla importante che rosicchia qualche punto agli avversari. L’ultimo quarto si apre male per Roma, con Gordic che fa il quarto fallo e Djedovic incapace di raccoglierne il testimone. Ma Roma non si arrende e le tenta tutte: una zona press tutto campo e una difesa asfissiante sui portatori di palla che però non possono nulla contro la sfortuna con tante sfere risputate dal ferro e tiri liberi sbagliati. È ancora Gordic a piazzare la tripla della speranza che insieme alla schiacciata più fallo subito di Crosariol riportano sotto Roma a -6. Ma non c’è più tempo e Cantù riesce ad amministrare fino alla fine.

Canadian Solar Bologna, ceduto Kemp al Besiktas

La Canadian Solar Bologna ha ceduto in prestito ai turchi del Besiktas la guardia americana Marcelus Kemp. Kemp era stato messo ai margini della squadra a fine dicembre, quando non era rientrato in Italia dopo un permesso famigliare per tornare negli Stati Uniti.

Serie A1, secondo stop consecutivo per Milano

Armani Jeans Milano-Angelico Biella 90-95

Anticipo domenicale indigesto per l‘Armani Jeans di Dan Peterson sconfitta in casa 95-90 da una sorprendente Angelico Biella, che infligge ai lombardi il primo ko in campionato tra le mura del forum. In una gara dominata dai piemontesi dall’inizio alla fine, i biancorossi, orfani di un centro titolare dopo l’infortunio di Eze, hanno messo in mostra tutte le fragilità che il ritorno del tecnico americano sembrava aver guarito. Il primo quarto è da shock per Milano, umiliata da Viggiano, interprete perfetto del ruolo dell’ex implacabile, e da Sosa e Slaughter, micidiale nei tiri dalla distanza. Dopo 7 minuti il punteggio sul tabellone ha dell’incredibile: 24-6 a favore degli ospiti. Molle in difesa, senza idee, l’Olimpia in stato confusionale. Peterson prova a scuoterla ma invano. E il monologo di Biella prosegue nel secondo periodo, quando il gap si allarga ancora, fino a 21 punti (40-19 al 13′). Poi un parziale risveglio dell’Armani, con Mancinelli (17 punti alla fine per lui), che accorcia un poco le distanze. Si va negli spogliatoi sul 35-48 e i biancorossi vengono sommersi dagli insulti del pubblico milanese, in un’atmosfera surreale. E chi spera che la musica possa cambiare dopo la pausa lunga rimane delusa perchè Biella rallenta ma l’Olimpia non ne approfitta. Jaaber e Hawkins sono irriconoscibili, insieme riusciranno a collezionare la miseria di 15 punti, mentre Sosa a Viggiano chiuderanno rispettivamente a quota 23 e 17. Non c’è da meravigliarsi se al 34′ l’Angelico è di nuovo avanti di 21 lunghezze (81-60). Proprio quando la gara sembra virtualmente chiusa i biancorossi provano la rimonta ma senza troppa convinzione con Pecherov e Greer. Si entra nell’ultimo minuto di gioco sull’83-88 ma il sorpasso sul filo di lana rimane una chimera che si infrange sulla precisione di Soragna dalla lunetta.

Nba, 24/a sconfitta di fila per Cleveland

I Cleveland Cavaliers entrano nella storia, ma dalla parte sbagliata. Con la sconfitta casalinga per 111-105 contro i Portland Trail Blazers, i Cavaliers hanno incassato il 24° k.o. consecutivo: è il record assoluto nella storia della Nba. La squadra allenata con pessimi risultati dal coach Byron Scott non vince una partita dallo scorso 27 novembre: un’eternità. Le vittorie sono 8, su 51 match (8-43), da quasi 2 mesi e mezzo. Fino a poche ore fa, con 23 passi falsi di fila, Cleveland era in compagnia dei Vancouver Grizzlies versione 95-96 e dei Denver Nuggets 97-98. Da oggi, la città nota come ‘the mistake on the lakè (l’errore sul lago) ha un’altra perla da esibire. I Cavs, al tappeto 34 volte nelle ultime 35 sfide, in realtà avevano già perso in passato 24 gare una dopo l’altra: il precedente disastro, però, era stato spalmato tra la stagione 1981-1982 (19 sconfitte) e la successiva, cominciata con 5 flop. “Sembra un incubo“, ha detto Daniel Gibson, uno dei pilastri, si fa per dire, della squadra.

Nba, Bryant e Gasol affondano Belinelli

Un match per due. Paul Gasol e Kobe Bryant fanno tutto da soli, mettono insieme 66 punti con cui i Lakers travolgono 101-95 gli Hornets di Marco Belinelli. Il duo terribile del campionato Nba di basket ha lasciato le briciole agli avversari con uno show ininterrotto: sul parquet di New Orleans Gasol ha impazzato con 34 punti e 10 rimbalzi, mentre Bryant ha chiuso con 32 punti e 9 rimbalzi. Poco hanno potuto gli Hornets di fronte alla furia delle stelle di Los Angeles: si è difeso Paul (21 punti), mentre Belinelli si è limitato a mettere a segno 9 punti e 4 rimbalzi.

Nba, tutti i risultati

Questi i risultati dell’ultima giornata di regular season Nba:

Washington Wizards-Atlanta Hawks 92-99; Charlotte Bobcats-Dallas Mavericks 92-101; Cleveland Cavaliers-Portland Trail Blazers 105-111; New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers 95-101; Houston Rockets-Memphis Grizzlies 95-93 (overtime); Milwaukee Bucks-Detroit Pistons 78-89; Minnesota Timberwolves-Denver Nuggets 100-113; Utah Jazz-Oklahoma City Thunder 105-121; Golden State Warriors-Chicago Bulls 101-90

Pepsi Caserta, Di Bella: “Vogliamo la vittoria a Pesaro”

La Pepsi ha concluso in mattinata la preparazione e ha raggiunto Pesaro dove, domani, sarà affronterà la Scavolini, una delle avversarie storiche dei casertani. Nelle seduta di rifinitura il tecnico Sacripanti – ex di turno domani a Pesaro – ha potuto contare anche su Eric Willians, infortunatosi martedì scorso nella vittoriosa gara della ‘Last 16′ di Eurocup contro la forte formazione spagnola dell’Estudiantes di Madrid. Vittoria importante non solo per la classifica della manifestazione europea ma anche perchè ha segnato un immediato riscatto della squadra dopo lo scivolone interno in campionato ad opera di Sassari. All’andata la Scavolini si impose a Caserta affrontando una squadra che non era riuscita ancora a trovare il passo giusto, dopo una preparazione estiva affrettata per gli impegni dell’Eurocup.Il nostro obiettivo – ha spiegato il capitano Di Bella – è conquistare un nuovo successo esterno dopo quelli di Biella e Treviso e, dunque, recuperare i due punti persi in casa con Sassari. Così potremmo trascorrere in un’atmosfera più serena i giorni di riposo previsti per le Final Eight di Coppa Italia e riprendere, poi, nelle migliori condizioni fisiche e psicologiche, gli impegni di campionato e di Coppa”.

Armani Jeans, infortunio muscolare per Eze

Guai in vista per il nuovo acquisto dell’Armani Jeans Milano, Ben Eze. Attraverso il sito ufficiale delle società meneghina è stato diffuso il comunicato sulle condizioni del giocatore:

“Pallacanestro Olimpia Armani Jeans Milano comunica che gli accertamenti cui è stato sottoposto il giocatore Benjamin Eze hanno evidenziato una lesione muscolare alla coscia sinistra. Il giocatore si sta già sottoponendo al percorso terapeutico-riabilitativo stabilito dallo staff medico, che rivaluterà l’entità dell’infortunio nei prossimi giorni.

Nba, tutti i risultati

Questi i risultati  delle partite della regular season Nba:

Indiana Pacers-Portland Trail Blazers 100-87; Philadelphia 76ers-New York Knicks 100-98; Washington Wizards-Orlando Magic 92-110; Toronto Raptors-Minnesota Timberwolves 111-100; Charlotte Bobcats-Miami Heat 97-109; Atlanta Hawks-Los Angeles Clippers 101-100; Detroit Pistons-New Jersey Nets 92-82; Boston Celtics-Dallas Maverics 97-101; Denver Nuggets-Utah Jazz 106-113; Sacramento Kings-San Antonio Spurs 100-113; Phoenix Suns-Oklahoma City Thunder 107-111; Memphis Grizzlies-Cleveland Cavaliers 112-105.

Nba, Bargnani sveglia Toronto che torna alla vittoria

Andrea Bargnani si sveglia e l’incubo di Toronto finisce. Il ‘mago’ segna 30 punti e trascina i Raptors al successo casalingo per 111-100 contro i Minnesota Timberwolves. La formazione canadese, che non vinceva dal 2 gennaio e che ora ha un record di 14-37, interrompe finalmente la serie di 13 sconfitte consecutive, la seconda peggior striscia della propria storia. Bargnani, reduce da 4 partite mediocri, arriva a 30 punti nonostante una prestazione rivedibile al tiro (10/26 dal campo e 3/7 da 3 punti).  Toronto sfrutta la serata speciale di Josè Calderon, che distribuisce 19 assist (con 6 punti). Lasciano il segno anche DeMar DeRozan (20 punti) e Amir Johnson (19 punti e 12 rimbalzi). Minnesota (11-38) si conferma una delle peggiori squadre della lega e il solito Kevin Love (20 punti e 15 rimbalzi) non basta per evitare l’ennesimo passo falso.