Petrucci vincente anche in politica, tornerà al basket?

Il presidente di lungo corso del CONI eletto sindaco di San Felice Circeo, dopo Londra dovrà decidere se rilanciare la Fip dove Meneghin lascia. Non più rileggibile, in scadenza di mandato dopo le Olimpiadi di Londra del suo lungo ciclo al CONI,  Giovanni Petrucci è stato eletto sindaco nelle amministrative sindaco di San Felice del Circeo, perla turistica in provincia di Latina, per la coalizione del centrodestra. Uomo sa sempre molto vicino al partito di Ferdinando Casini, Gianni Petrucci ha vinto una partita importante.

Il nume del tutelare del basket, al quale si deve il suo lancio dopo un passato come sindacalista CONI, nel ruolo di segretario e poi presidente prima di passare al calcio e alla presidenza del CONI, dove regna da 12 anni ed è stato anche eletto presidente di CONI servizi, non stanco di mietere successi, a 66 anni sembra adesso la punta della colazione politica del Terzo Polo per la conquista del Palazzo della Regione dove aleggia sfiducia nella deludente gestione (leggi impennata del deficit)  dell’ex sindacalista Polverini. E potrebbe anche entrare in Parlamento, e pensare anche in futuro al ruolo di senatore a vita.

Gianni Petrucci torna nel basket come Commissioner?

Terminato il suo mandato al CONI, se l’Italia non avrà le Olimpiadi del 2020, Gianni Petrucci riprenderà il suo ruolo guida ma a capo di Legabasket che a giugno dovrà rinnovare le cariche e soprattutto la sua politica distante dalla gente. Dopo lo scivolone casalingo con Pesaro, Siena torna a guidare il campionato ringraziando naturalmente  Teramo che ha fermato Milano priva di Hairston, giocatore chiave.

Questo non giustifica  l’Armani  che vanta un grande coach per ben due volte campione d’Europa (ma con la Spagna, ovvero l’Invincibile Armata del basket europeo..)  ma il cui gioco potrebbe essere il titolo di una puntata delle  fortunata rubrica di Candidò Cannavò sulla Gazzetta dello Sport. S’intitolava per l’appunto “Fatemi capire..”. Il valore delle operazioni di mercato, fra i più costosi nella storia del basket, non si è ancora espresso in moneta sonante, si ragiona sul ciclo di 3 anni, ma anche a Teramo il punto fermo, gira e rigira,  è stato un giocatore che Sergio Scariolo ha già trovato al suo arrivo, Stefano Mancinelli.

Petrucci su Bryant: “Va a Bologna? Bene. Resta in America? Amen”

Ancora non si sa di che morte morire: lo sapremo nei prossimi giorni, anche perchè l’affare tra la Virtus Bologna e Kobe Bryant si può chiudere solo ora. A meno che l’Nba davvero prenda un anno sabbatico.

Nell’attesa di capire e conoscere i destini del 24 dei Los Angeles Lakers, chi si assume la responsabilità di riportare ordine nel cotesto della pallacanestro italiana è Gianni Petrucci che, da presidente del Coni, cerca di riportare l’attenzione su binari tricolori che prescindono dalla presenza o meno in Italia del campione Usa ma tengono semmai conti della visione di insieme del basket nazionale.

Kobe Bryant? Petrucci sembra volerlo dire – ma chissene – salvo esternare il concetto ina maniera più istituzionale e formale: