Eurolega Partizan Belgrado-Armani Milano 66-72

L’Emporio Armani Milano trova l’impresa della stagione, espugna Belgrado e si qualifica alle Top16 di Eurolega, raggiungendo Siena e Cantù. Chiamata all’impresa impossibile, vincere in Serbia con almeno 4 punti di scarto per pareggiare la sconfitta dell’andata (l’Olimpia vantava infatti una migliore differenza canestri complessiva), la squadra di coach Scariolo ha sconfitto il Partizan 72-66, ottenendo così una qualificazione che sembrava insperata alla vigilia.  Da applausi la prova fornita da Hairston, a referto con 18 punti, super anche Fotsis (12 rimbalzi) e Cook (17 punti e 6 assist), oltre a Bourousis (13 punti). Ai serbi non sono bastate le buone prove di Raduljica (11 punti e 8 rimbalzi) e Milosavljevic (14 punti).

Eurolega, l’Armani si butta via e regala il successo al Partizan

Dopo aver toccato anche i 21 punti di vantaggio e aver tenuto il pallino del gioco in mano per quasi tutta la durata dell’incontro, Milano crolla incredibilmente nell’ultimo quarto e concede una vittoria a dir poco insperata al Partizan. Eppure l’Armani aveva un gran bisogno di vincere questo incontro che potrebbe risultare fondamentale ai fini del prosieguo della competizione. Gli uomini di Scariolo, provenienti dagli ultimi 2 successi contro Charleroi e Siena, sapeva si sarebbe trovato di fronte un avversario fisico, insidioso e con il suo stesso score in classifica nel girone (2 vinte e 2 perse).

IL MATCHMilano parte male concedendo troppe palle perse agli avversari ma a metà del primo quarto è Nicholas a dare la scossa ai padroni di casa mettendo a segno 4 punti di fila che fanno da preludio all‘ingresso sul parquet di Danilo Gallinari. La squadra di Jovanovic abbozza una minifuga sul +6 (14-8) a 2’15 dal termine salvo poi subire un parziale di 4-0 firmato Gallo, implacabile dalla lunetta. Hairstone e Bourousis ad inizio secondo quarto allungano il parziale a 8-0 per il 16-14 EA7, interrotto solo dalla tripla di Macvan. Il match é molto equilibrato, ma con il passare dei minuti Milano migliora a rimbalzo e trova il primo vero break dell’incontro sul finire del primo tempo: dal 19-16 per il Partizan si passa infatti sul 31-19 Milano (parziale di 15-0) con un grande Mancinelli, autore di 7 punti e di un grande impatto sul match. Le percentuali al tiro dei bianconeri sono pessime (33% da due, 1 su 12 da tre, 7 su 30 al tiro) e il 19-5 del secondo quarto permette ai ragazzi di Scariolo di andare all’intervallo lungo sul + 12. Al rietrno sul parquet, Milano continua ad attaccare ed aumentare il divario portandosi sul +18 grazie al solito Mancinelli, ai liberi di Radosevic e ai canestri di Nicholas e Bourousis. Dopo ben 11 triple sbagliate, a 5′ dalla fine del terzo quarto, Cakarevic va a segno ma gli risponde immediatamente Cook. Mancinelli prosegue nella sua serata magica andando a segno anche da 3 chiudendo, o almeno così sembra, la contesa con il +21. Andjusic (risulterà decisivo con i suoi 8 punti in 12’30”) segna da tre e per la seconda volta Milano, questa volta con Gallinari, risponde subito.

LA DISFATTA – L’ultimo parziale parte con il punteggio di 56-39 per l’Armani che inizia a concedere qualcosa permettendo agli avversari di arrivare a -12 con la tripla di Lucic che nell’azione successiva del -10 commette però fallo in attacco. Kecman poco dopo realizza i liberi che, uniti a quello realizzato da Pekovic, portano il Partizan a -9. A 2’36” dalla fine inzia però il dramma biancorosso. Fallo antisportivo di Gallinari che consente a Pekovic di portare i suoi a -6, Macvan (il migliore dei suoi con 18 punti e 8 rimbalzi) piazza la tripla del -3. Milano è in totale confusione e non trova più canestri, mentr un Pekovic scatenato sotto canestro contro Rocca realizza il -1 e tocca a Kecman siglare i primi punti del nuovo vantaggio, subendo anche fallo. Dalla lunetta non sbaglia e il Partizan ora è sopra di due. Nel finale di gara Cook va in penetrazione ma scivola e Law si va a prendere i liberi per il +4 serbo. Hairstone (12 punti e 4 rimbalzi) accorcia (65-67) ma lo scatenato Kecman (11 punti e 4 rimbalzi) chiude definitivamente i conti. Finisce in maniera quasi irreale, 65-69 a favore degli uomini di Jovanovic, per la gioia incontenibile dei circa 400 serbi arrivati in Italia.

Verso Armani Milano – Partizan Belgrado, Scariolo: “Energia e concentrazione”

L’Armani Milano sogna la qualificazione alle top 16 dell’Eurolega ma il suo destino inevitabilmente su parquet. Nello specifico, la gara odierna contro il Partizan Belgrado pare di cruciale importanza per tenere la posizione in graduatoria nel girone C.

In campionato la squadra ha mostrato di andare forte, il tecnico Sergio Scariolo sa quanto sia importante la competizione europea, un palcoscenico che Milano vuole cercare di vivere il pù a lungo possibile.

“Affrontiamo una squadra molto pericolosa  che quest’anno associa ai tradizionali valori di una delle migliori scuole di pallacanestro in tutta Europa, giocatori di primissimo livello. Genete di grande livello dell’Nba come Pekovic e Law e altri di alto livello europeo come Macvan e Raduljca. Giocano molto bene, hanno una potenza vicino a canestro tremenda e anche un’ottima propulsione grazie al loro playmaker”.

Scariolo però pensa di avere la soluzione giusta per arrivare al successo:

“Dovremo giocare con molta energia e concentrazione e con durezza, perché siamo consci del fatto che per noi questa è una partita assolutamente indispensabile per il nostro sogno di arrivare alle Top16 di Eurolega. Speriamo che dopo la bella vittoria contro la Montepaschi avremo ancora più fiducia nei nostri mezzi e la capacità di giocare 40′ con grande intensità”.

Il Maccabi rafforza il Partizan, Macvan in prestito

Intanto gli israeliani debuttando al Formun contro l’Armani  con una formazione con molte novità, oltre al serbo non ci sono più Eidson, Pargo e manca anche Doron Perkins.

  • Dopo che si era già giocata la partita inagurale dell’Euroleague Zalgiris-Cska Mosca, si sono registrati due importanti trasferimenti riguardanti entrambi il Girone di ferro, quello con Armani Milano, Maccabi Tel Aviv, Real Madrid, Efes Istanbul, Partizan Belgrado e Spirou Charleroi, ovvero 5 squadre su 6 in grado di arrivare alle Final Four. Il Maccabi ha rafforzato una diretta concorrente, il Partizan Belgrado, mandando in prestito per una stagione Milan Macvan, 22 anni il 16 novembre, 2,06 ala forte che aveva inferto canestri dolorosi alla nazionale italiana nell’ultimo europeo, la sua miglior partita internazionale.

  • Arrivato a Tel Aviv lo scorso anno, aveva  contribuito al successo nel campionato israeliano (6,6 punti, 2,7 rimbalzi) mentre aveva giocato poco in Euroleague (3,5 punti e 1,7 rimbalzi per gara, 3 punti nella finale persa col Panathinaikos). Lanciato giovanissimo dall’Hemoform col quale si è fatto subito notare in Eurocup, Macvan non ha un grande talento ma possiede buon tiro e una notevole mole, e il Partizan vede salire le sue quotazioni potendo contare sul miglior pivot europeo, il montenegrino Nikola Pekovic, e maggior potenza sotto canestro oltre a un gruppo interessantissimo di giovanissimi frea cui Marko Cacarevic, assente agli europei, e a Miljenovic, il 18enne che guidava la nazionale juniores serba che ha conquistato l’argento ed è stato scvelto per il 5° ideale.