Lamonica dice no alla Supercoppa, cosa è successo?

Il numero 1 dei fischietti italiani alla vigilia della prima stagionale di sabato a Rimini ha rinunciato, al suo posto Roberto Chiari

Quando si dice che certe cose nascono male e finiscono peggio.

Gigi Lamonica ha rinunciato sorprendentemente  alla designazione per la finale di Supercoppa di sabato 22  settembre Rimini fra Mens Sana Siena e Pall.Cantù.

La Federazione dovrà fare un monumento a Lamonica, perché adesso questa defezione  salva  almeno le apparenze del new deal arbitraale ricco di promesse e prospettive.

Finali olimpiche senza fischietti italiani: declassati o boicottati?

Amarezza per la mancata di designazione di Lamonica e Cerebuch che hanno diretto benissimo 8 gare arrivando alle semifinali. Grotti: “La Fiba doveva trattarci meglio”

La mancata designazione del nostro miglior arbitro Gigi Lamonica e di Guerrino Cerebuch, il secondo designato aa Londra,  ha lasciato l’amaro in bocca. E nelle finali dei Giochi  l’Italia è stata rappresentata in finale da Sergio Scarioloallenatore dell’Italia  Mike D’Antoni, in qualità di assistente di Mike Krzyzewski  nel Dream Team.In realtà  D’Antoni è nato in America, ma ricordiamo che ha giocato nella nazionale azzurra. Se vogliamo c’erano anche i paisà Jerry Colangelo, presidente della Federbasket Usa e  il coach della nazionale femminile Geno Auriemma, nato a Montella (Avellino).

Un fischietto azzurro dirigerà la finale di Londra?

L’abruzzese Gigi la Monica è uno dei favoriti avendo già diretto 4 partite del Dream Team nelle due edizioni, mentre per il femminile è favorito Guerrino Cerebuc. Non ci sarà un’altra Olimpiade per i due arbitri italiani, tramonta una scuola e la Fip bonifica il settore per il ricambio

Gli arbitri italiani si stanno facendo onore nelle ultime due Olimpiadi nei Giochi orfani delle formazioni azzurre. Nell’ultima edizione Fabio Facchini ebbe l’onore di dirigere la partita inaugurale dei Giochi Stati Uniti-Cina, 2 miliardi e 800 milioni di spettatori, seconde stime ufficiali la partita più televista nella storia del basket. Il fischietto di Lugo di Romagna più popolare dell’ultimo decennio conclude  la carriera olimpica fischiando la finale per il 3° posto.