Air Avellino, società nel caos

Con la riunione di ieri cambia definitivamente l’assetto societario dell’Air Avellino. La famiglia Ercolino lascia per sempre le redini della società e subentra una cordata composta da sette soci con in testa Angelo D’Agostino e Walter Taccone. Lascia così Ercolino, che rilevò la società nella stagione 2007/2008 e che ha portato, in questi anni, l’Avellino a grandi traguardi come la vittoria della Coppa Italia nel 2008 contro la Virtus Bologna, ad oggi l’unico trofeo sulla bacheca dei campani, senza dimenticare la partecipazione, nella stagione successiva all’Eurolega, l’unica nella storia di Avellino. L’imprenditore  di Mercogliano, nelle ultime ore, avrebbe formalizzato  le proprie dimissioni  al CdA della società ponendo fine ad una lunga agonia societaria e sportiva.

Air Avellino, oggi è il giorno decisivo

La favola dell’Air Avellino vive oggi una giornata decisiva. E’ il d-day per lo Scandone e per tutti i suoi tifosi. Si vedrà se la società campana sarà riuscita a mettere insieme i soldi necessari al pagamento delle tasse (Irpef e Enpals) alla federazione. Grazie ad una vera e propria raccolti fondi fino a ieri si era raggiunta una cifra importante: circa 300.000 euro. Tanti soldi ma non abbastanza a coprire il debito pari a 376.000 euro. La voce che circolava nei giorni scorsi era quella che alcuni imprenditori campani avrebbero coperto i 76.000 euro mancanti per salvare l’Avellino, una squadra che in campionato sta dimostrando orgoglio e forza di volontà. Adesso sono i dirigenti a dover rispettare gli impegni presi con i tifosi.

Serie A1, Ercolino: “Lunedì potrei dare le dimissioni”

Sono contento per la vittoria, ma lunedì mi dimetterò”. Questo in sintesi il pensiero a fine partita del presidente di Avellino Vincenzo Ercolino che spiega il motivo di questa decisione, ormai imminente: “La crisi è arrivata anche nella mia impresa che ha traballato. Abbiamo dato anima e corpo e si vede dal palazzetto costruito, da una Coppa Italia portata ad Avellino, da una partecipazione all’Eurolega, Lo si vede nella caparbietà di credere a questo progetto affrontando tutti i mass media del basket nazionale per portare le Final Eight in città e ce l’abbiamo fatta. In questo ultimo anno, dove io già prevedevo grandi crisi nel mondo industriale, sentivo il bisogno di chiedere a tutti di stare vicino a questo progetto perché da soli si sarebbe arrivato ad un punto in cui il solo Gruppo Ercolino, purtroppo, non potevano portare avanti questo progetto così bello e così grande – dice Ercolino -. Sono rimasto molto rammaricato perché è solo grazie a me se qualcuno spontaneamente ha dato una mano alla Scandone. Ben venga l’incontro di lunedì sera. Da sempre mi sarebbe piaciuto vedere qualcosa del genere per aiutare la Scandone. Se leggo parlare della Scandone come il giocattolo dell’imprenditore di turno a me non sta bene. E’ probabile che lunedì do le mie dimissioni