NBA, impresa Gallinari

I Denver Nuggets di Danilo Gallinari, già qualificati ai playoff, questa notte hanno compiuto l’impresa battendo in trasferta i Dallas Mavericks terzi in classifica. All’American Airlines Center ‘il Gallo’, in campo per 30 minuti e 45 secondi, si mette in mostra con 10 punti (3/7 al tiro e 0/1 da 3), 3 rimbalzi, 2 assist e 1 reucupero. Per i Nuggets ottima prova anche di JR Smith (23 punti), Kenyon Martin con 18 punti e 6 rimbalzi e Wilson Chandler (16).  Un muro. Maybyner Rodney Hilário o più semplicemente Nenè è stato devisivo per Denver con 15 rimbalzi e 9 punti. Nei Dallas si salvano Shawn Marion (21 punti) e Dirk Nowitzki (20).

Denver, quinto in classifica e fià qualificato ai playoff, sta dimostrando di essere una delle squadre più organizzate della NBA.

NBA, Gallinari contro tutti

Serata storta per gli italiani che giocano in NBA. Danilo Gallinari ci ha provato ma i suoi Denver Nuggets escono sconfitti dalla partita casalinga contro gli Oklahoma City Thunder (94-101). Il Gallo’ è stato il migliore dei Nuggets segnando 17 punti con 5/9 al tiro e 3/4 da 3 punti, 6 rimbalzi, 1 assist e 1 stoppata. In tutto il cestista italiano è rimasto in campo per 37 minuti e 18 secondi.

Il giocatore di Sant’Angelo Lodigiano si è anche reso protagonista di uno scontro con Kevin Durant, ala piccola dei Thunder, rimediando anche un tecnico. Adesso Denver, già qualificata ai playoff, occupa la quinta posizione in Western Conference, proprio dietro Oklahoma, con 47 vittorie.

NBA, Gallinari trascina Denver

“Amo giocare contro i più forti perché mi permette di migliorare. Mi serve per capire a che punto è il mio gioco, cosa hanno in più di me e cosa devo fare per raggiungere quel livello. Mi piace la sfida.” Parola di Danilo Gallinari.

Il ‘Gallo’ sta facendo perdere la testa ai tifosi di Denver con le sue prestazioni. Ieri sera è andato in scena un altro show del cestista di Sant’Angelo Lodigiano. 17 punti (4/7 da due, 1/5 da tre, 6/8 ai liberi), 9 rimbalzi, 2 assist e 3 recuperi in 36 minuti giocati. Con la vittoria per 104-90 contro i Sacramento Kings i Nuggets restano al secondo posto della Western Conference con 8 vittorie nelle ultime 10 partite. Il materiale per poter sognare c’è, Gallinari compreso.

NBA, Denver vince a San Antonio

Ci ha rimesso New York. Guardando i risultati di questa notte della regular season chiunque penserebbe questo: nella maxi operazione di mercato di quest’inverno a fare l’affare è stato Denver. Infatti mentre NY cade ancora una volta in casa a Denver, in Colorado, al ‘Mile High City’, i tifosi stanno impazzendo per l’incredibile vittoria contro San Antonio di Gallinari e soci. Una vittoria inaspettata vista la classifica, San Antonio prima con 57 vittorie, 6 di vantaggio sui Lakers. Inaspettata almeno quanto la prestazione di Gallinari che rimane in campo 26 minuti e 24 secondi, segna 13 punti (3/7 al tiro e 2/4 da 3 punti), 7 rimbalzi e 1 assist. Per gli Spurs vanno in doppia cifra Gary Neal (25), Ginobili (20) e Tony Parke (19).

NBA, Gallinari: “Andrea ha dimostrato ancora una volta le sue qualità”

Volti felici e sorridenti in casa Denver Nuggets. La vittoria contro Toronto ha migliorato il morale di Gallinari e compagni e adesso i Nuggets si piazzano quinti nella Western Conference con 42 vittorie davanti a Portland e New Orleans fermi a 40. Il quartetto di testa forse è imprendibile: comanda San Antonio con 57 vittorie, L.A. Lakers 50, Dallas con 49 e Oklahoma City con 45. Denver per ora è al sicuro con un vantaggio di +5 su Houston al nono posto in classifica con 37 vittorie.

Gallinari, che era stato costretto a causa di un infortunio all’alluce sinistro a restare fermo per tre settimane, finalmente torna a giocare e realizza 9 punti e 7 rimbalzi.

A fine partita il Gallo dichiara: «È stata una bella partita per noi. Le cose si sono messe subito nel modo giusto. Andrea però ha dimostrato ancora una volta le sue qualità»

NBA, derby italiano. Gallinari batte Bargnani

Nessuno avrebbe mai potuto prevedere che Gallinari, nato a Sant’Angelo Lodigiano e Bargnani, nativo di Roma, si sarebbero un giorno scontrati al Pepsi Center di Denver per una partita di NBA. Nessuno tranne loro due, che hanno creduto nel loro sogno fino a diventare due importanti giocatori del campionato statunitense.

Nel derby nostrano, andato in scena ieri sera, tra i Denver Nuggets del Gallo e i Toronto Raptors di Bargnani, esce vincitore Gallinari. Nella sfida individuale invece è Bargnani a vincere realizzando 20 punti contro i 9 del Gallo Gallinari autore anche di 7 rimbalzi. Ma il risultato finale parla chiaro: 123-90 per Denver che, inoltre, riesce a portare anche sette uomini in doppia cifra.

NBA, Denver senza Gallinari vince ancora

I Denver Nuggets (39 – 27), privi del neoacquisto Danilo Gallinari, vincono sil campo dei Phoenix Suns (33 – 30) per 116 – 97 grazie ai 22 punti di Nenè e i 20 di Ty Lawson. Al quintetto di Arizona non bastano i 14 punti, 18 rimbalzi e 4 assist del cestista polacco Marcin Gortat.

I New York Knicks sono stati demoliti in trasferta contro i Dallas Mavericks (127 – 109). La vittoria di Dallas ferma i Knicks dopo 3 vittorie consecutive. In doppia cifra per Dallas vanno Dirk Nowitzki (23 punti), Shawn Marion (22) e Jason Terry (21). Deludente la stella Carmelo Anthony autore di ‘soli’ 18 punti e 10 rimbalzi (5/15). Per New York, oltre ad Anthony, vanno in doppia cifra Stoudamire (36 punti) e Landry Fields (19 punti).

Gallinari: “Credo nel sogno americano”

Il Gallo e la NBA. Queste le parole di Danilo Gallinari, ex numero otto dei New York Knicks e ora in forza ai Denver Nuggets:

All’inizio della sua avventura americana è stato accusato di essere raccomandato, poi l’hanno fischiata alle prime gare e si è infortunato alla schiena. Era solo contro tutti…
«Non ho mollato perché credevo e credo nel sogno americano e nelle mie qualità. Quando hai un obiettivo, non devi arrenderti senza aver provato fino in fondo. Certo, il mio allenatore ai Knicks, Mike D’Antoni, conosceva mio padre avendo giocato insieme a Milano, ma a canestro ci vado io e qui nessuno investe milioni di dollari solo per simpatia. Adesso, a Denver, non mi si potrà più dire niente».

L’investimento su di lei è risultato redditizio… Ora a New York, al suo posto, arriva la stella Carmelo Anthony.
«Ho lavorato duramente sui miei difetti, allenandomi al tiro con una precisione maniacale, irrobustendomi in palestra, sacrificandomi durante le vacanze – io che adoro il mare e la Sardegna – per tenermi in forma. Il resto è talento, doti naturali donatemi da mio padre, ma anche da mia madre Marilisa che correva i 200 metri a livello agonistico. Anche contro avversari giganteschi, stratosferici campioni che mi ritrovo contro ogni due giorni, me la sono cavata».

È vero che tra i suoi fan ci sono il regista Spike Lee e l’ex presidente Bill Clinton?
«L’ho visto nella sala vip del Madison Square Garden: mi ha fatto i complimenti. È stato emozionante». »

NBA, Gallinari out per dieci giorni

Decisamente un anno negativo, almeno per ora, per Danilo Gallinari in NBA. Dopo il clamoroso passaggio dai New York Knicks ai Denver Nuggets, nell’ambito dell’operazione Carmelo Anthony,  un’altra tegola si abbatte sul cestista italiano. Infatti Gallinari dovrà stare a riposo, per un periodo che può variare dai 7 ai 10 giorni, a causa di una frattura all’alluce del piede sinistro. I Denver non sembrano aver sofferto l’assenza del Gallo tanto che ieri sera, nell’ultimo turno della regolar season di NBA, hanno sconfitto in casa gli Atlanta Hawks 100-90. Denver ha avuto anche un massimo vantaggio di nove punti e ha portato 5 uomini in doppia cifra.

NBA, Gallinari: “Riparto da Denver”

Danilo Gallinari, protagonista contro la sua volontà, del mercato NBA con il trasferimento da NY ai Nuggets, si è detto comunque soddisfatto della prima partita giocata a Denver:

Gallinari, il primo impatto a Denver?
«Ottimo. Ho ricevuto una bella accoglienza quando mi hanno presentato durante la scorsa partita contro Memphis, ho fatto i primi allenamenti e tutto sta andando alla grande».

Il suo nome pareva entrare in altri scambi, cosa le ha detto su questo coach Karl?
«Abbiamo parlato molto e mi ha chiarito cosa si aspetta da me: che io continui a giocare come facevo ai Knicks (16 punti di media e 5 rimbalzi, ndr). Mi ha fatto una ottima impressione».

Che ruolo le ha prospettato in questi Nuggets?
«Mi ha detto che giocherò sia da ala piccola che da ala forte. Il sistema di gioco è abbastanza simile a quello che avevamo a New York, anche se il coach vuole più penetrazioni, anche per cercare falli, e meno tiri da fuori».

Tornando a New York, Mike D’Antoni ha detto che senza il suo “peso” nello scambio, Anthony non sarebbe potuto arrivare ai Knicks. Vi siete parlati dopo la decisione?
«No, con Mike non ci siamo ancora sentiti».

In qualche modo si è sentito scaricato dai Knicks?
«Ma no! Nella Nba funziona in modo diverso rispetto all’Europa dove le operazioni di mercato sono viste in negativo. Mi sono sentito parte di una trade importantissima. E’ diverso».

Ha detto: “nella Nba mai affezionarsi”. Lei però di NY si era quasi innamorato…
«New York è una città particolare, la più simile all’Europa. Era più semplice per me e per gli amici che venivano a trovarmi. Era naturale affezionarsi».

Ha qualche rimpianto per questi anni a New York?
«Rimpianti no, ma se tornassi indietro mi piacerebbe star bene da subito, senza dover saltare mezza stagione al mio primo anno per l’infortunio alla schiena».

Cosa si porterà dentro e cosa le mancherà di più?
«Mi mancheranno gli amici che ho conosciuto, la città, i ristoranti che frequentavo spesso e un po’ di vita fuori dal campo. Ed anche alcune persone dei Knicks con le quali avevo ormai un legame speciale».

Ha ricevuto una chiamata da Bargnani o Belinelli?
«Si, mi hanno chiamato entrambi. Mi hanno fatto il classico “in bocca al lupo” per questa nuova sfida».

A settembre ci sono gli Europei in Lituania. Lei ci sarà?
«Sì, ci sarò. Ma credo ci saremo tutti e tre».

E se ci sarà il lockout lei è pronto a fare qualche mese in Europa? Magari a Milano?
«Vediamo cosa succederà. Di certo mi allenerò, ma non penso che tornerò solo per soli 2 mesi. Anche perché non sarebbe rispettoso per nessuna squadra giocare per così poco e poi andare via. Non esiste. I progetti, per come la vedo io, se si iniziano si finiscono. Lasciarli a metà non mi piace proprio».

Il suo progetto riparte da Denver, dunque?
«Certo, riparto da qui, dai Nuggets. A tutto motore».

NBA, Gallinari vince all’esordio con Denver

Esordio positivo per Danilo Gallinari con i Denver che vincono in casa 89-75 contro i Boston Celtics. Il cestista italiano parte subito nel quintetto titolare sostituendo Carmelo Anthony ceduto ai NY Knicks. Il ‘Gallo’ gioca 19 minuti e 34 secondi con 1/6 dal campo, 0/3 dai 3 punti, 4 rimbalzi, i 2 recuperi e 2 stoppate. Per Denver vanno in doppia cifra Kenyon Martin (18 punti e 10 rimbalzi), Arron Affalo (13 punti) e Nenè (12 punti e 10 rimbalzi). Tra i nuovi arrivati, nell’ambito del maxi-scambio con New York, a mettersi in luce è soprattutto Wilson Chandler, autore di  16 punti e 5 rimbalzi. Nei Cetics, sottotono e poco lucidi nel tiro, si salvano solo  Paul Pierce (17 punti) e Kevin Garnett (14 punti e 10 rimbalzi).

Nba, Gallinari conferma: futuro incerto

Treni affollati come non mai sul binario Denver-New York, con scambi ed intrecci difficili da tenere a mente anche per il tifoso più accanito dell’una o dell’altra compagine.

Mike D’Antoni, coach ei New York Knicks, voleva fortissimamente Carmelo Anthony dei Denver Nugget, e per averlo ha accettato di lasciar partire mezza squadra primo fra tutti Danilo Gallinari, che da tre stagioni calcava il parquet della Grande Mela.

Insieme all’ala italiana hanno preso il volo per Denver Wilson Chandler, Raymond Felton e Timofey Mozgov, oltre ad una prima scelta del draft 2014 ed a due sconde scelte del 2012 e del 2013, il tutto confezionato con un fiocco aggiuntivo di 3 milioni di dollari. Con Carmelo Anthony arrivano invece a New York Chauncey Billups, Shelden Williams, Anthony Carter e Renaldo Balkman.

NBA, Gallinari ceduto a Denver

New York ha tesserato Carmelo Anthony cedendo quattro cestisti ai Denver Nuggets. Tra i giocatori girati a Denver figura anche il cestista italiano Danilo Gallinari. Così Gallinari è costretto a lasciare la grande mela dopo 157 partite con i Knicks, match  giocati quasi tutte da titolare (124). Il cestista di Sant’Angelo Lodigiano era approdato in NBA nella stagione 2008/2009 passando ai Nicks dall’Armani Jeans Milano. Con Milano Gallinari era riuscito a farsi notare soprattutto in Eurolega quando, appena diciannovenne,  in trasferta contro il Maccabi a Tel Aviv realizzò 27 punti. Con New York il cestista italiano ha stabilito un career high di 31 punti. Nella stagione in corso può vantare 15,9 punti e 4,8 rimbalzi di media a partita.

NBA, New York prende Anthony

E’ la notizia del giorno. Il mercato sta movimentando la regular season di NBA. Carmelo Anthony, cestista americano classe 84, 203 cm per 104 kg, è il nuovo acquisto dei New York Knicks. Una notizia che pone fine ad una lunga telenovela di mercato e data, in anteprima, dal network ESPN. Ma quanto è costata questa incredibile operazione di mercato? New York ha dovuto cedere quasi tutta la squadra a Denver per potersi assicurare le prestazione di Carmelo Anthony. Ai Denver Nuggets andranno, come contropartita tecnica, oltre al cestista italiano Danilo Gallinari, anche Wilson Chandler, Raymond Felton e Timofey Mozgov. L’accordo si completa con una prima scelta del draft 2014, due seconde scelte nel 2012 e 2013 e un conguaglio di 3 milioni di dollari girati ai Nuggets.