OKC da applausi, rimontona e 3-0 nella serie con Memphis

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Una serata che i tifosi dei Thunder si ricorderanno per sempre, ma che al contempo è già stata registrata nei libri di storia della pallacanestro a stelle e strisce. Oklahoma City ha dominato le prime due gare della serie contro Memphis, non lasciando nemmeno le briciole agli avversari.

OKC a un passo dal chiudere la serie

Proprio per questo motivo, gara-3 in programma a Memphis doveva necessariamente essere diversa e i padroni di casa ci mettono pochissimo tempo per dimostrare, per applicazione difensiva e attenzione ai dettagli, anche in fase offensiva, aspetti che sono mancati del tutto nelle prime due partite della serie.

E, in effetti, i primi due atti della serie in casa dei Thunder non hanno avuto storia: i Grizzlies sono scesi in campo consapevoli di tutti questi aspetti e sono partiti fortissimo, memori delle scoppole subite in precedenza. L’attacco gira al massimo, così come in difesa non si arretra al minimo contatto. Le scorribande di Morant fanno male alla difesa dei Thunder e i tiri da tre punti di Pippen Jr sono mortiferi. Sono 41 i punti realizzati dai padroni di casa nel primo parziale e Memphis, trascinata dal duo sopra citato, vola letteralmente, travolgendo i derelitti avversari.

L’inerzia di gara-3 cambia con l’infortunio di Ja Morant

Come al solito, però, nella pallacanestro ci vuole pochissimo per cambiare l’inerzia e, in questo caso, è un infortunio a sparigliare le carte sul tavolo. Morant in penetrazione finisce a terra dopo un volo notevole: l’impatto sul parquet della sua anca sinistra è brutto anche solo da vedere in televisione. Morant rimane in campo per il giro in lunetta, ma poi l’infortunio lo costringe al forfait.

Il punteggio dice intanto + 29 per i padroni di casa dopo il lay-up di Bane, ma negli ultimi due parziali le cose cambiano molto in fretta. L’assenza di Morant si fa sentire eccome e l’attacco di Memphis va fuori giri. La difesa di OKC cambia assetto e anche mentalità, fiutando la possibilità di orchestrare una straordinaria rimonta. I simboli di questo comeback da applausi sono Chet Holmgren, che infila 18 punti nel terzo parziale, ma soprattutto Alex Caruso, la cui applicazione difensiva è di altissimo profilo, mettendo in seria difficoltà ogni tentativo offensivo dei padroni di casa.

In tutto il secondo tempo, i Grizzlies segnano solamente 31 punti, di cui 13 nell’ultimo quarto tirando con un pessimo 4/20 dal campo. Finisce 114 a 108 per gli ospiti, che compiono la seconda rimonta di tutta la storia dei playoff Nba in termini di punti recuperati.

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