Kobe Bryant un gigante in campo e l’Ovest si aggiudica l’All star game dell’Nba. La stella dei Los Angeles Lakers ha trascinato la squadra della Conference occidentale al successo per 148-143 nella partita-spettacolo dei campioni del basket americano andata in scena allo Staples Center della città californiana: con 37 punti e 14 rimbalzi Bryant è stato eletto miglior realizzatore per la quarta volta nella sua carriera uguagliando il record i Bob Pettit. «È un onore ricevere questo riconoscimento all’All star game» le parole di Bryant. Nella squadra della Conference est LeBron James è stato l’unico giocatore della sfida a realizzare una tripla doppia, mettendo a segno 29 punti, 12 rimbalzi e 10 assist
NBA
La schiacciata vincente di Griffin (video)
Numeri d’alta classe allo Staples Center di Los Angeles, dove è in corso l’All Star Weekend 2011. La stella indiscussa è Blake Griffin che conquista la scena con una schiacciata originale quanto spettacolare, aggiudicandosi lo slum dunk contest.
Il giocatore dei Los Angeles Clippers ha dato sfogo alla propria fantasia come nessun altro prima e mentre il pubblico si chiedeva cosa ci facesse un’automobile ai piedi del tabellone, lui restava sospeso in cielo e schiacciava a canestro il passaggio di Baron Davis, sistemato all’interno dell’auto. Il tutto sulle note di I Believe I Can Fly, intonato da un coro gospel presente nel bel mezzo del parquet.
Pubblico in visibilio e vittoria scontata per Blake Griffin, applaudito da compagni ed avversari. A voi il video subito dopo il salto.
Nba, Bryant primo atleta che lascia le impronte a Hollywood
Il cestista americano Kobe Bryant, fuoriclasse dei Los Angeles Lakers con cui ha vinto 5 titoli Nba, è diventato il primo atleta ad apporre le proprie impronte, di mani e piedi, sul cemento del marciapiede davanti al celebre ‘Grauman’s Chinese Theater’ di Hollywood, ovvero sul marciapiede dove ci sono i segni (sempre di mani e piedi) del passaggio di numerosissime stelle del cinema, come Marylin Monroe, Rita Hayworth, John Wayne, Jack Nicholson, Groucho Marx, Shirley Temple e tanti altri. La cerimonia delle impronte di Bryant si è svolta nell’ambito delle manifestazioni di contorno all’All Star Game in programma questa notte a Los Angeles.
All Star Game, Griffin vince la gara di schiacciate saltando una macchina
Blake Griffin salta un’automobile e vince la gara delle schiacciate. La star dei Los Angeles Clippers confeziona un numero da circo per aggiudicarsi l’evento più spettacolare dell’intero All Star Weekend Nba. Griffin, 21enne padrone di casa allo Staples Center, si prende lo scettro dello ‘slam dunk contest’ con una performance a dir poco speciale che coinvolge anche il suo compagno Baron Davis. Nel round decisivo della competizione, sotto al canestro viene parcheggiata una Kia Optima, con Davis al volante. Dal tettuccio apribile dell’auto, arriva l’assist: il pallone salta fuori, Griffin decolla saltando agevolmente oltre la vettura e schiaccia. Il numero da stuntman vale il trionfo: Griffin ottiene il 68% delle preferenze espresse dai tifosi di tutto il mondo via sms e spegne le speranze del suo rivale Javale McGee. Il giocatore dei Washington Wizards si arrende dopo aver regalato spettacolo nelle fasi preliminari: si presenta con una doppia schiacciata in due canestri affiancati, poi con la collaborazione del compagno John Wall infila 3 palloni in sequenza nello stesso anello. In finale, però, spunta l’automobile, impossibile far meglio.
All Star Game, tutti i record
L’All Star Weekend è entrato nel vivo e l’attesa cresce in vista del momento clou, quello che vedrà scendere sul parquet il meglio del meglio del basket NBA nell All Star Game di domani sera.
Los Angeles sarà per una sera l’ombelico del mondo, mentre gli appassionati di basket si domandano chi sarà a prevalere quest’anno tra le franchigie dell’East e del West.
In attesa dello spettacolo offerto dalle stelle, vogliamo divertirci a riportare i record dell’All Star Game, nella speranza che qualcuno di questi possa essere eguagliato o ritoccato nella serata di domani. Pronti per una scorpacciata di numeri?
NBA, Gallinari rischia la cessione
Rischia grosso il cestista italiano Danilo Gallinari, in forza ai New York Knicks. Il New York Post oggi ha paventato l’ipotesi che l’ala italiana potrebbe essere ceduto ai Denver Nuggets per lasciare spazio al nuovo probabile acquisto di New York, Carmelo Anthony. Il presidente dei New York Knicks, James Dolan, è volato direttamente a Los Angeles, dove si sta svolgendo l’All Star Weekend per trattare l’acquisto di Anthony raggiungendo un’intesa di massima con New Jersey. Gallinari potrebbe entrare in un maxi-scambio: infatti in cambio a New jersy andrebbero Raymond Felton, Danilo Gallinari, Wilson Chandler e Eddy Curry mentre ad Anthony sono stati offerti 65 milioni di dollari per tre anni di contratto.
NBA, fumata nera per il nuovo contratto
Ancora non è stato trovato un accordo per il nuovo contratto collettivo dei giocatori tra i cestisti dell’NBA e i proprietari delle squadre che, quest’anno, devono affrontare una difficile situazione economica. Gli incontri in questi giorni si sono molotiplicati anche grazie all’All Star Weekend che si stanno svolgendo a Los Angeles. Nonostante questi incontri le parti sono ancora lontane e si profila sempre di più l’ipotesi di un lock out della regular season. Billy Hunter, presidente del sindacato dei giocatori della NBA, ha minacciato, in caso di mancato accordo, una ‘serrata’ a partire dal primo luglio. In caso di sciopero slitterebbe, senza dubbio, l’inizio della prossima regular season.
NBA, al via l’All Star Weekend
E’ iniziato lo spettacolare All Star Weekend a Los Angeles. Ieri è andata in scena la partita tra le matricole dell’NBA e i giocatori del secondo anno. Le prestazioni del play John Wall dei Washington Wizards e dell pivot DeMarcus Cousins dei Sacramento King hanno portato alla vittoria le ‘matricole’, i rookies, che hanno vinto 148-140. Il play di Washington John Wall, nominato miglior cestista della serata, ha anche infranto il record di assist (22) e realizzato 12 punti. Grande partita anche per Wesley Johnson autore di 25 punti. Tra i migliori tra i Sophomores, i giocatori al secondo anno in NBA, troviamo DeJuan Blair, dei San Antonio Spurs, con 28 punti e 15 rimbalzi, e James Harden di Oklahoma City, con 30 punti.
Trenkwalder, Reggio sogna Bryant
A volte i sogni possono diventare realtà anche se, in questo caso, si sfiora la follia. Quest’anno i bilanci dei club americani di NBA chiuderanno con un passivo pesante, un debito complessivo di circa 350 milioni di dollari. Parallelamente il prossimo 30 giugno scadrà il contratto collettivo dei giocatori di NBA che non vogliono certo vedersi ridotto l’ingaggio a causa dei debiti delle proprie squadra. In caso di paralisi dell’NBA i giocatori, per non rimanere fermi in vista delle prossime Olimpiadi di Londra del 2012, potrebbero varcare l’Oceano per continuare a tenersi in forma. Nei giorni scorsi Bryant, che ha sempre dichiarato di essere innamorato di Reggio Emilia, ha dichiarato che in caso di lock out vorrebbe venire in Italia. Adesso Reggio Emilia può sognare.
NBA, tutti i risultati
Chicao Bulls, imbattibili in casa, infilano la quattordicesima vittoria su quindici tra le mura amiche. Chicago batte i San Antonio Spurs 109-99 grazie alla sublime prestazione di Rose , autore di 42 punti. Oltre a Rose vanno in doppia cifra L. Deng con 19 punti e C.Boozer a quota 15. Per gli Spurs ottime prestazioni di T.Parker (26 punti) e poi della coppia M.Ginobili e G.Neal autori di 16 punti ciascuno. Nell’altra partita i Dallas Mavericks si impongono di misura in casa contro Phoenix vincendo 112-106 grazie ad un super Nowitzki che sigla 35 punti.
I risultati delle partite della regular season Nba: Chicago Bulls-San Antonio Spurs 109-99; Phoenix Suns-Dallas Mavericks 106-112.
NBA, attesa per l’All Star Game
Tutti gli appassionati di basket americano, in questi giorni, si stanno preparando per vivere l’emozionante ‘All Star Weekend’. Tre giorni spettacolari ed emozionanti che si concluderanno con l’ All Star Game, con i campo i migliori cestisti di NBA. La partita, giunta alla sessantesima edizione, si giocherà domenica e andrà in diretta su Sky Sport 2 HD alle ore 02.30 con telecronaca di Francesco Bonfardeci e Federico Buffa. Sarà Stan Van Gundy, allenatore degli Orlando Magic a guidare la selezione della Eastern Conference. Su quella della Western Conference siederà Gregg Popovich, coach dei San Antonio Spurs. Tante le stelle che parteciperanno al match tra cui: LeBron James, Dwight Howard, Amar’e Stoudemire e Dwyane Wade per l’Est; Kobe Bryant, Carmelo Anthony, Tim Duncan e Manu Ginobili.
I grandi del basket: Scottie Pippen
Il periodo d’oro dei Chicago Bulls viene spesso associato al solo nome di Michael Jordan, l’uomo che da solo riuscì a cambiare la storia del basket americano e mondiale. Spesso però si tende a dimenticare che in quella squadra favolosa c’erano altri giganti che contribuivano in maniera determinante al successo dei Bulls.
Uomini che non possiamo certo chiamare comprimari, ma che avevano un ruolo di primo piano negli schemi di Phil Jackson, come ad esempio Scottie Pippen, numero 33 dei Bulls, uno dei più forti difensori che l’America abbia mai ammirato.
L’ottima tecnica individuale, la capacità di calarsi in ruoli diversi (in realtà era un’ala piccola, ma veniva spesso utilizzato anche come playmaker) fecero di Pippen uno dei migliori interpreti del basket della sua generazione.
E dire che il mondo poteva essere privato della sua classe sopraffina, se Pippen non avesse ottenuto una borsa di studio che gli permise di accedere alla University of Central Arkansas. Lì il giovane Scottie riuscì a mettersi in luce, fino ad entrare nelle mire dei Seattle Supersonics, che però preferirono girarlo ai Bulls in cambio di Olden Polynice.
NBA, Gallinari l’unico che può sorridere tra gli italiani
Luci e ombre per gli italiani che giocano in NBA. L’unico ad uscire vincente, nell’ultimo turno della regular season, è Danilo Gallinari che con i suoi New York Knicks riesce a vincere 102-90 contro Atlanta Hawks. Il migliore, tra i cestisti italiani, è stato sicuramente Andrea Bargnani, autore di 38 punti non sufficienti però ad evitare la sconfitta a Toronto Raptors che, in casa, vengono travolti da Miami 95-103. Brutta serata anche per Marco Belinelli che, partendo dalla panchina, gioca solo 5 minuti e 45 secondi non incidendo sul match. I suoi New Orleans Hornets perdono 103-96 in trasferta contro Portland Trail Blazers. Il migliore per New Orleans è stato David West, autore di 27 punti.
NBA, tutti i risultati
Mentre Bargnani non basta ai Raptors che vengono sconfitti in casa da Miami, può sorridere l’altro italiano Danilo Gallinari vista l’ottima vittoria dei suoi New York Knicks contro Atlanta per 102-90. Seconda sconfitta consecutiva per i Los Angeles Lakers che riescono nell’impresa, non certo facile, di perdere anche contro i modesti Cavaliers, il risultato finale dice 104-99 per Cleveland.
I risultati delle partite della regular season Nba: Toronto Raptors-Miami Heat 95-103; Boston Celtics-New Jersey Nets 94-80; Cleveland Cavaliers-Los Angeles Lakers 104-99; Detroit Pistons-Indiana Pacers 115-109 (overtime); New York Knicks-Atlanta Hawks (102-90); Minnesota Timberwolves-Los Angeles Clippers (90-98); Dallas Mavericks-Sacramento Kings 116-100; Houston Rockets-Philadelphia 76ers 105-114; Milwaukee Bucks-Denver Nuggets 87-94; Utah Jazz-Golden State Warriors 100-107; Orlando Magic-Washington Wizards 101-76; Portland Trail Blazers-New Orleans Hornets 103-96.