Rick Pitino, icona del basket universitario cacciato da Louisville

Rick Pitino

Non capita certamente tutti i giorni di sentire certe notizie. Ad uno dei personaggi più influenti del basket universitario americano, infatti, è stato dato il benservito. Si tratta di Rick Pitino, che ha dovuto salutare Louisville University. In ogni caso, era una notizia che si conosceva già da tempo, ma che ha assunto i contorni dell’ufficialità solamente nel corso delle ultime ore.

NBA, 14 sindaci chiedono la fine del lockout

I sindaci di ben 14 citta’ statunitensi con squadre presenti nella Nba hanno inviato una lettera aperta al ‘commissioner’ della Lega, David Stern, ed al sindacato dei giocatori affinche’ siano al più presto riprese le trattative e si ponga fine al lock-out che sta paralizzando il campionato cestistico piu’ famoso al mondo. Secondo i sindaci, “le trattative devono riprendere e bisogna arrivare al nuovo contratto, perche’ bisogna tenere conto dei piccoli e medi commercianti, la cui attivita’ ed i cui affari dipendono molto dalla Nba“.

Caso Hardy, ora finiscono nei guai anche i medici dell’ospedale Giurgiu

Continuano le polemiche sul caso-Hardy. Anche perchè adesso, la vicenda della morte del 23enne giocatore americano del Giurgiu – che venne aggredito in un locale dopo la partita contro la Dinamo Bucarest – adesso chiama in causa anche i medici. Secondo quanto affermato dal Ministero della Sanità rumeno, infatti, ci sarebbero sull’accaduto gravi responsabilità dei dottori: secondo il funzionario del Ministero Raed Arafat, Chauncey Hardy – giunto in ospedale già in coma – “avrebbe dovuto essere trasportato subito a Bucarest, cosa invece avvenuta dopo oltre quattro ore. Oltretutto, l’ospedale di Giurgiu non aveva i mezzi per capire l’esatta entità dei danni subiti da Hardy“. L’inchiesta dunque, é tutt’altro che chiusa e proseguirà. Intanto il sospettato – arrestato nella giornata di lunedi – resterà in custodia per un mese in attesa di giudizio, mentre la salma del giocatore verrà riportata negli Stati Uniti nelle prossime ore.

Partita della pace tra Usa e Cina finisce in rissa. Sfiorato incidente diplomatico con il vice di Obama a Pechino

Proprio ieri l’altro, avevamo tessuto le lodi del mondo del basket, allorquando i giocatori del pallone a spicchi del campionato italiano (a differenza dei colleghi del mondo del calcio), si erano subito detti pronti a pagare il contributo di solidarietà previsto dal decreto approvato dal governo italiano, per provare a ridare un minimo di respiro all’economia italiana. Già oggi però, siamo costretti a ricrederci. Perché quella che doveva essere la partita della pace, è finita in una rissa scoppiata anche senza un vero motivo. La sfida tra i Georgetown Hoyas, squadra dell’Università con sede a Washington D.C. nella quale nel 1996 sbocciò la stella Allen Iverson, e i pro’ cinesi del Bayi Rockets, si è trasformata da una vera sfida di basket (dal gioco molto maschio con molti falli fischiati e molti ignorati) in una battaglia di calci e pugni sul parquet (un giocatore del Georgetown, Henry Sims, sarebbe anche stato colpito da una sedia), conclusasi con i ragazzi di coach John Thompson III costretti alla fuga dall’Arena Olimpica Pechino a metà dell’ultimo quarto, mentre tentavano di evitare le bottiglie e oggetti di ogni tipo lanciati dal pubblico presente sugli spalti. Un incidente diplomatico in piena regola dunque, visto che proprio in questi giorni é in visita ufficiale nella capitale cinese il vicepresidente Usa Joe Biden (ieri ha incontrato Xi Jinping, che dal prossimo anno diventerà il numero uno del partito comunista cinese), che appena un giorno addietro aveva assistito proprio a un match degli Hoyas.
Anche il tour cinese del Georgetown dunque, rientrava in questo tour diplomatico, l’ennesimo negli ultimi tempi, messo in piedi per rafforzare e dare nuova linfa per il futuro, ai legami tra Cina e Usa, con il Dipartimento di Stato americano che aveva definito la presenza degli Hoyas un “esempio diplomazia sportiva che rafforza i legami tra i due paesi“. “Ci dispiace per quello che è successo – dichiara coach Thompson in un comunicato stampa -. Due grandi squadre hanno giocato una partita molto competitiva che è sfortunatamente finita male“. Anche il Dipartimento di Stato USA ha espresso il suo disappunto: “E’ stato un incidente sfortunato” ha detto il portavoce Mark Toner. Gli Hoyas ora dovrebbero riaffrontare i Bayi Rockets domenica a Shanghai, ma visto quanto successo, il match potrebbe essere cancellato. Va in direzione opposta all’annullamento, quanto avvenuto questa mattina, con le delegazioni delle due squadre (un coach e due giocatori per parte) che hanno avuto a Pechino un incontro per riappacificarsi.

NBA, follie del CSKA Mosca per Durant. Offerto 1 milione di $ al mese alla stella degli Oklahoma City Thunder

Tutti i club più titolati del mondo, soprattutto quelli europei, sognano di vedere con la propria casacca, anche se magari per soli pochi giorni o pochi mesi, le stelle Nba, fermate dalla serrata dei proprietari: uno scontro che negli ultimi giorni si é infilato in un tunnel in fondo al quale in pochi oggi, vedono la luce. Sono tante le stelle corteggiate: ad esempio Dirk Nowitzki, vincitore dell’ultimo anello con Dallas, che però ha detto un secco no all’eventualità di un ritorno in Germania (“Non potrei mai scegliere una squadra e scontentare tutte le altre”, ha dichiarto). Un altro grande, Tony Parker, ha invece fatto sapere che sarebbe disposto a giocare solo in Francia per la squadra di cui tra l’altro è proprietario, l’Avel. Un pò a sorpresa, poi, si scopre che la stella più corteggiata sul mercato, non è Kobe Bryant, né LeBron James (in questo momento alle prese con tour promozionale in Cina e Taiwan): il sogno, il numero uno di chi ha tanti soldi da spendere, è Kevin Durant.
La stella degli Oklahoma City Thunder, che ha concluso come miglior realizzatore le ultime due stagioni Nba, è uno di quei pochi che non storcerebbero il naso di fronte all’eventualità di un’esperienza in Europa, in attesa che si sblocchi la situazione negli Usa. E per non perdere altr tempo prezioso, ha anche deciso una data in cui scioglierà la prognosi: il prossimo primo ottobre. Sul tavolo, grazie al lavoro del suo agente Aaron Goodwin (uno dei teorici di come le star Nba possano fare soldi a palate anche oltreoceano), la stella degli Oklahoma troverà un’offerta del Cska Mosca, pronta a mettere sul tavolo la folle cifra di un milione di dollari per ogni mese in cui Durant resterà con la squadra. Per il 22enne (come sta avvenendo in questo ore anche per il giocatore dell’Inter, Samuel Eto’o), non sarebbe una decisione sconsiderata, visto che lì troverebbe Nenad Krstic, compagno per due stagioni e mezzo a Oklahoma. Durant ha con i Thunder un contratto fino al 2016 e nella prossima stagione, se mai si dovesse giocare, guadagnerebbe 13,6 milioni di dollari: aggiungerne qualche altro prima che si riparta non gli farebbe di certo male.

NBA, Obama elogia i Mavericks

Anche il presidente degli Stati Uniti, Barack Obama, si è voluto congratulare con i Mavericks per la vittoria della NBA. Obama ha personalmente telefonato al coach di Dallas, Rick Carlisle, complimentandosi per i successi ed elogiando in particolare Dirk Nowitzki, Jason Terry e JJ Barea.

Inolter il presidente ha fatto sapere di voler incontrare gli atleti per complimentarsi dal vivo.