“Ogo” Pallone, palla ovale ed ora quella a spicchi

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La storia di un atleta multidisciplinare che si è prima dedicato al calcio, poi al rugby ed ora aspira ad essere un campione della pallacanestro. Ecco che al suo ingresso nel mondo del basket, spunta fuori la storia. 

Fino a 15 anni era una promettente ala sinistra del rugby londinese, città nella quale si era trasferito insieme alla famiglia all’età di tre anni partendo da Ibadan, città di 4 milioni di abitanti in Nigeria, capitale dello stato di Oyo e della produzione del tabacco. Ora, Ogooluwa Adegboye, professione playmaker, a 28, e dopo un percorso interiore e professionale lungo e profondo, è uno degli uomini chiave della Vanoli Cremona, squadra del momento in Serie A e detentrice della striscia (aperta) di vittorie (3) più lunga. Di cui è il miglior tiratore da tre punti (44%) ed il secondo marcatore a 9.9 punti di media, che diventano 11.5 escludendo la gara d’esordio, dove fu buttato nella mischia poche ore dopo essere arrivato all’ombra del Torrazzo.

Inizia così il suo racconto sulla Gazzetta dello sport che continua:

In Italia è arrivato ad ottobre con la moglie e due bambini, di tre anni e sei mesi, e sogna di rimanerci fino al termine della stagione. Entro il 30 novembre Cremona può decidere se uscire dall’accordo con il regista nigeriano di passaporto britannico o rinnovarlo fino al termine della stagione: “Parleremo a breve e vedremo di prendere la decisione migliore per tutti. Io qui sto bene, è un gruppo di bravi ragazzi, nel quale i giovani sono perfettamente integrati con i veterani. In questo momento conta solo che la squadra continui a vincere. Siamo in un buonissimo momento e non vogliamo fermarci ora”. E lunedì, nel posticipo del PalaRadi, arriva la capolista Pistoia.

Tutta la storia qui

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