Mike D’Antoni torna in Italia, non c’è altra alternativa all’NBA

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D’Antoni: “L’alternativa alla Nba è solo l’Italia”. Queste sono le sue parole e al Forum del 13 marzo l’Olimpia ritira la maglia di Mike con la speranza di rilanciare la squadra nell’Eurolega con Malaga. Voglio allenare ancora, anche perché è l’unico lavoro che so fare, dice D’Antoni che ha passione e piacere per il suo mestiere.

Adesso vive in America, ha i figli grandi e potrebbe fare qualsiasi cosa. Il figlio che è al college non ha seguito le sue orme ma avrebbe avuto di certo il terreno spianato. Adesso il grande allenatore è in Italia ed è andato a trovare i suoi amici di Treviso partecipando ad una partita all’Olimpia Milano che ha deciso di onorarlo ritirando la sua maglia n.8 durante la sfida di Eurolega contro Malaga.

Un tributo che si riserva soltanto ai grandi campioni e ai grandi allenatori, quelli con cui non si scrive soltanto una pagina di storia sportiva ma si coltiva un amore. A Milano, d’altronde, Mike ha conosciuto la moglie Laurel, da cui ha avuto il figlio Michael, ha giocato in un gruppo straordinario firmando un’epopea vincente, è diventato allenatore. Tutto è partito dove oggi ritorna. Con la stessa semplicità di 28 anni fa, alla Gazzetta dello Sport dichiara:

“Sono abbastanza intelligente per sapere che non viene ritirata la mia maglia, ma quella di un gruppo di giocatori fantastico senza il quale non avrei ottenuto nulla — dice Mike —. Ero il playmaker, avevo la palla in mano di più, e quindi ero sotto i riflettori più degli altri. Ma senza Dino, Bob e tutti quelli che giocavano con me, cosa avrei fatto?”.

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