Mensana-Montepaschi, c’è un solo presidente e Minucci triplica le cariche

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Dopo la segnalazione di Pallarancione.com della MensSana Montepaschi retta da due presidenti – niente a che fare con situazioni tipo targhe alterne – l’Euroleague ha provveduto a modificare il sito per cui, correttamente, adesso al vertice risulta il dottor Cesare Lazzeroni, notaio senese che se non altro per la patata bollente che si trova fra le mani, meriterebbe di essere indicato con un meno anonimo “Mr.Cesare Lazzeroni”.

Come noto ,all’indomani delle perquisizioni della Guardia di Finanza a metà dicembre agli uffici e all’abitazione di Ferdinando Minucci, il presidente della finanziaria MS SpA pur tranquillo sulle varie operazioni della sua gestione, vicina ai 20 anni, fece un passo indietro per rasserenare l’ambiente ma avendo il controllo totale di tutte le leve, il consiglio gli confermò tutti gli incarichi tecnici (è fra i saggi di Legabasket e nel board di Euroleague).

Rimossa quella dicotomia anomala, certamente dovuta a un errore o ritardo del sito dell’europeo di club nel modificare alcuni spostamenti delle tessere e l’attuale assetto (a proposito: il club non ha dato mai spiegazioni tecniche in merito, idem l’Euroleague) eccone un’altra, sempre riferita ai compiti di Minucci nel “chifacosa”.

Nel sito europeo il dirigente dei 7 scudetti e del matrimonio in grande stile fra finanza e sport compare nella duplice attribuzione “direttore generale” e “consigliere” e in quello italiano di “general manager”. C’è forse una ragione particolare che non sappiamo nella sua decisione di calarsi dei panni del Fregoli del canestro per i molteplici ruoli che richiamano all’arte del simpatico “padre” del trasformismo, detto nel senso di persona di grande attivismo?. Perchè mai direttore generale in Europa e giemme in Italia?. Quale è la differenza sostanziale?.

Sono dunque cambiate alcune posizioni, Luca Ciurlia è diventato vicepresidente di Mens Sana Spa, mentre per quanto riguarda la stampa, uscito il responsabile  delle relazioni esterne, ricoprono questo servizio due addetti stampa che nella versione off-Italy hanno compiti diversi. Altra curiosità: nel sito europeo che consigliamo di consultare perché nel corposo organigramma, degno della Pirelli, sono indicati anche gli autisti e la security . E compare anche il responsabile del canale televisivo che è lo stesso articolista del quotidiano locale “La Nazione” Fabio Cappelli, che non sapevo . Cosa positiva: le figure femminili sono molteplici e maggiori di altri club, nessun club vanta uno simile “gineceo”: dalla storica segretaria Olga Finetti arrivata ancor prima del manager di Chiusdino a Serena Marchi (segretaria di presidenza), Joanna Brett Martin (Relazioni Internazionali), Ylania Girolami (addetto stampa), Benedetta Collini (biglietteria) e la zarina Rosana Mereu in Minucci. Sua è la responsabilità del sito, dei sistemi informatici e delle statistiche Lega, mi rallegro come ho appreso recentemente dai giornali del suo fortunato debutto come stilista alle sfilate di Modena con un proprio marchio .

Anche la figlia della coppia più potente del basket, Federica Minucci, ricopre un ruolo importante di rappresentanza nella Best Solution agenzia di famiglia costituita in Bologna (in cui il fondatore possiede il 10% e figura anche la madre) in cui è amministratore unico il marito, il bolognese Pierluigi Zagni. A ottobre, ad esempio, partecipò  alla riunione coordinata dal responsabile della comunicazione Mps  Davide Rossi con tutte le società sportive italiane sponsorizzate dalla banca .

Best Solution si occupa di Marketing, Organizzazione e Pubblicità, esattamente gli stessi scopi d’azienda di “Essedue Promotion srl” di Stefano Sammarini. Sì, proprio l’ amministratore unico e socio di “Brand Management srl” di Rimini che il 26 febbraio 2012 ha fatto notizia nel mondo economico per aver acquistato per 8 milioni di lire il marchio Mens Sana Basket ottenendo un finanziamento da parte del Monte Paschi di 8 milioni di euro. Questo contro deposito presso la banca del titolo, e una garanzia , per il pagamento per le due rate annuali e il raggiungimento dell’obiettivo di esercizio, direttamente dalla cedente che le ha trasferito anche contratti pubblicitari.

Sull’operazione, un mutuo rimborsabile in 18 anni stipulato in un momento con la banca in acque agitate, La Nazione del 23 febbraio ha sottolineato l’attenzione dei magistrati senesi titolando così:

Marchi della Mens Sana basket, La Finanza “studia” la cessione”.

E riferendosi alle operazioni delle società del Sammarini, agente di alcuni campioni di sport e di eventi, con la Mens Sana ipotizzava un presunto reato di “Frode fiscale” sotto la lente della Procura di Siena:

Sarebbero proprio queste società, secondo le piste degli inquirenti, ad aver emesso una serie di fatture false al fine di costituire dei fondi “nascosti” poi girati, estero su estero, su conti stranieri attraverso cui poi venivano pagati i giocatori. Operazioni, secondo le accuse, compiute eludendo la legislazione italiana, e soprattutto, senza versare quanto dovuto al fisco”.

Le indagini non sono facili e riguardano conti e pagamenti all’estero, per questo richiedono tempo come ha dichiarato il colonnello Mazza, comandante della Gdf in un incontro coi giornalisti senesi,, e punterebbero anche a stabilire se Minucci fosse al corrente delle operazioni del Sammarini che in maniera autoreferenziale sul sito della “Emmedue Promotion” afferma di aver avuto parte nei grandi successi del basket senese degli ultimi sei anni. Le indagini cercherebbero anche di sapere se  Siena abbia un controllo o partecipazioni dirette in attività editoriali, un settore nel quale  Minucci ha detto in passato di aver avuto un ruolo come editore. In particolare l’attenzione si concentrerebbe su siti on line e testate giornalistiche specializzate operanti in Italia riconducibili a soggetti residenti a Lugano e negli Stati Uniti. Scatole cinesi,  come ricostruito da un blogger milanese con un minuzioso lavoro da inquirente nel suo sito.

Sui giornali e in una trasmissione di Radio 24 (Tutti Convocati) si è discusso ipotizzato sulla finalità dell’operazione del marchio, sarà il magistrato a stabilire se si è trattato di una vendita per patrimonializzare un valore di mercato del titolo, come probabilmente faranno altri club (l’ipotesi è  infatti stata subito ripresa  in una riunione del consiglio comunale di Biella per salvare il basket locale: un esponente politico ha proposto “vendiamo anche noi a una banca come ha fatto Siena”). Su questa operazione– vado controcorrente – siamo d’accordo perché è riconoscimento di un lavoro d’impresa, anche se per gli inquirenti potrebbe trattarsi di una triangolazione e quindi una sponsorizzazione extra per salvare l la Mens Sana che altrimenti non avrebbe potuto iscriversi al campionato 2012-2013.

Difatti nell’ultimo bilancio c’è una voce in entrata di circa 5 milioni, e dov’è finita la parte rimanente del finanziamento?. Potrebbe essere servita – altro problema – per mantenere la Licenza A di Euroleague altro capitolo delicato perché le sue norme fiscali non combaciano con quelle italiane. Il campionato europeo di club è infatti stato registrato in Lussemburgo (Euroleague Properties Sa), è regolato dalla legislazione svizzera, arbitrati e vertenze si discutono a Lugano e i dipendenti lavorano un lussuoso building di Barcellona. Quindi è una storia riguardante ben tre nazioni più Eureopei di così…. La confederazione elvetica è  però da qualche anno territorio minato per gli operatori italiane con le “famose” iniziative restrittive prese a suo tempo da Tremonti e proprio lì, si è letto,  i magistrati senesi nei prossimi giorni prevedono un bel viaggetto per visitare vari istituti di credito e assicurativi.

E’ chiaro quindi che anche il management dell’Euroleague è molto attento alle indagini della Procura senese. A proposito dell’ipotesi di cui ha parlato La Nazione, ci siamo letti le centinaia di pagine dei regolamenti, e vi abbiamo trovati in effetti alcune norme che suscitano apprensione nel caso di reato di Frode Fiscale, anche se ad oggi non ci sono avvisi di garanzia (e che gli stessi non significano un reato).

Ad esempio (Cap.II, A Licenses, art 4.5) si prescrive che un club debba avere una solida posizione finanziaria, non essere dichiarata fallita o insolvente o soggetta a provvedimenti da parte di organismi del proprio paese” (non specifica se si tratta di legislazione sportiva o giudiziaria) e andando avanti che…

”qualora la condotta o le omissioni del club, il proprietario o i managers e ogni altra persona eventualmente coinvolta  arrechino danni agli altri club, per fatti incompatibili coi valori dello sport e dell’etica”.

Questo insomma potrebbe portare alla revoca della licenza e a una causa risarcitoria da parte della Euroleague Properties SA , naturalmente ascoltando prima la parte interessata e con la dovuta prudenza. E decide il giudice di Lugano. E’ quanto meno strano che un campionato europeo sia nato senza un comparto di norme  fiscale generale discusso in profondità  con i vari club e in grado di contemperare le norme dei vari stati, compresi i paesi dell’ex blocco dell’Est, l’islamica Turchia e Israele e quelli torchiati della zona euro o supertorchiati come l’Italia.

In ogni caso, già da alcuni anni da parte sua  la Fip, in questo molto seria, si è cautelata con un protocollo d’intesa con l’Ufficio delle Entrate. Vi ha aderito Legabasket, ma adesso il fisco è partito in quarta sui “diritti d’immagine”  (e consulenze scouting, canale affine) e non si sa dove si potrà arrivare. Ovviamente Siena era la più esposta per il budget maggiore  e con quel  lamento continuo che infastidito qualcuno che leggeva sui giornali di quel  po’ po’ di sponsorizzazione. Senza eguali nella storia del basket,  soprattutto per un club di un piccolo territorio e che non ha mai vinto il titolo europeo . La storia dei “diritti d’immagine” potrebbe diventare una slavina per il basket, la Federazione sul caso Siena si ritiene  comunque fra due guanciali perché per lei quel che importa è che ci siano le garanzie per fare il campionato, e un finanziamento vale una ricapitalizzazione fra i soci.

Ma i tre leader dell’associazione procuratori, che in Italia sono ormai parecchie decine e controllano centinaia e centinaia fra giocatori italiani e stranieri e allenatori italiani si sono precipitati a Roma dalla Fip per invocare una sanatoria, ma con che faccia?. Tutti infatti sapevano che i protocolli fanno rima con…controlli.

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