Carispezia donne, addio alla serie A1, un altro caso di crisi

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La crisi che sta investendo anche il settore sportivo e il basket in particolare è molto ficcante e va al cuore delle società che adesso non sembrano più farcela a sostenere i costi del campionato. E pensare che rispetto ai diritti televisivi per la trasmissione delle partite in chiaro, la Lega Basket aveva detto alla FIR di seguire l’esempio dei cestisti. 

Non è la prima squadra che quest’anno deve arrendersi alla crisi, ma è la prima femminile di cui diamo notizia. Si tratta del club La Spezia che milita nella A1. Il campionato ha perso un ulteriore componente per problemi economici ma sembra che alla base di questo abbandono ci siano anche i contrasti della squadra con l’Astl che gestisce l’impianto in cui la squadra gioca.

Adesso, com’è facile prevedere, alcuni talenti del club ligure sono in fuga verso le squadre pronte ad accoglierle. Per esempio la Reke è già chiaro che sarà parte del Cus Cagliari mentre la Perini si trasferirà a Lucca. Il Torino pare che abbia messo invece gli occhi sulla Puliti.

A dare l’annuncio dell’addio è stato il presidente del club ligure Lorenzo Brunetto che ha detto di non continuare con il campionato a partire dal match che doveva disputarsi all’Umbertide dove si giocherà, tra l’altro, la Final Four di Coppa Italia 2015.

La rinuncia è legata a problemi economici e ai contrasti che sono nati tra l’Astl di Umberto Cattani che gestisce l’impianto in cui la squadra Carispeszia Termo gioca le partite di casa e la società di Brunetto che utilizzava l’impianto soltanto per le partite ufficiali e non per gli allenamenti che invece si svolgevano in diversi campi dove le ragazze erano ospitate. Brunetto commenta così l’accaduto:

Mi dispiace che nello sport si metta in mezzo la politica, facendo dei danni, così si fa solo il male dello sport.

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