Cacciato dal campo un ragazzo col turbante, va via tutta la squadra

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Fino a questo momento ci era capitato di parlare del turbante usato dalle donne sul quale la Fiba aveva in un primo momento espresso delle riserve, salvo poi dimostrare un’apertura ai copricapi almeno in estate. Adesso la discriminazione verso i copricapi che indicano l’appartenenza ad una comunità religiosa sono costati la partecipazione ad un macht ad un ragazzo e poi anche alla sua squadra. 

Tutto è successo a Bergamo, sabato scorso. In un match giovanile ha fatto il suo ingresso in campo un giocatore sikh, indossando il suo copricapo caratteristico. L’arbitro però gli ha impedito di giocare dicendo che il regolamento vieta l’uso dei copricapi in campo. In effetti, nonostante l’apertura della Fiba ai copricapi in estate, la Fib non aveva aderito alla nuova “regola”.

Petrucci è intervenuto direttamente sulla questione dicendo che comunque, in questa occasione, l’arbitro ha sbagliato.

La partita che si doveva disputare era quella tra Roosters Presezzo e Sebino Basket Villongo, una sfida valida per il campionato giovanile bergamasco. Il ragazzo indiano che milita nel Villongo, finora aveva sempre giocato con il copricapo sikh quindi davanti all’opzione: “via il turbante o via dal campo”, è rimasto interdetto. L’arbitro, fermo sulle sue decisioni ha applicato alla lettera il regolamento.

La squadra ospite che mai si era trovata in questa situazione, si è opposta alla decisione arbitrale e dopo la fine del primo tempo ha lasciato il campo. Adesso c’è da capire se la partita sarà data persa al Villongo. C’è da capire perché la Fiba a settembre ha tolto il divieto d’indossare turbanti, veli e copricapi religiosi durante le partite di basket, sollecitata dalle squadre dei Paesi che li adottano. In più bisogna capire la posizione della Fip che sebbene non abbia recepito le disposizioni dell’organo internazionale conferma che in questa situazione “l’arbitro ha sbagliato perché bisognava usare il buon senso e la tolleranza prima ancora del regolamento scritto.

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