Basket A1 con i play off nuovo format tv?

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Il campionato di basket A1 dal 17 maggio gioca per lo scudetto, si attende una svolta per lo spettacolo

RIAVVOLGIAMO IL NASTRO.. Magari! Bei vecchi tempi in cui i replay, i montaggi e tutto quello che riguardava dirette e non, passava da quelle bobine di bande magnetiche. Anche nel basket  televisivo bisognerebbe avere il coraggio di riavvolgere il nastro  e ripartire con la registrazione.

Tante cose accadute quest’anno meriterebbero diverso trattamento, diversa visione e differente epilogo. Ogni tifoso delle squadre che hanno partecipato alla regular season avrebbe sicuramente da dire e proporre una propria differente fine.

Come  tutte le squadre falcidiate da infortuni, problemi economici, botte di sfortuna nei momenti topici della stagione. Come chi ha fatto certe scelte , o meglio, chi non le ha fatte lasciando che tutto andasse in direzioni casuali. Mi riferisco alle scelte di mandare in onda , allo sbaraglio, senza promozione adeguata , il campionato. Senza garanzie di programmazione, (La7 insegna) senza una selezione qualitativa e non basata sul risparmio dei mezzi tecnici di ripresa e trasmissione. Senza  imporre un format di ripresa  con un proprio “running order” (scaletta  per noi italiani) . Quello che sta facendo l’Euroleague da diverse stagioni e che il basket italico non prende in considerazione. Così se il regista di turno è uno che conosce lo sport si otterrà un risultato, altrimenti ….

Mi sono imposto di non parlare di qualcuno in particolare ma delle situazioni  che generano i problemi e tutto quello che riguarda l’immagine del basket che appare in questo momento è figlia di una serie di problemi a catena.  Partendo dalla falsa premessa che sia la televisione a generare il successo :niente di più sbagliato perché il video è un amplificatore di qualcosa già esistente. Per fare un paragone televisivo , è come se mandassimo in onda in HD un programma girato in VHS…il risultato è un canale HD che manda in onda un VHS.  Oppure , come succedeva nelle prime radio private negli anni ’70 , si faceva accendere la spia dello stereo mandando un segnale in mono e di fatto imbrogliando gli ascoltatori.

Il basket ha bisogno di ricrearsi un immagine in ogni senso, senza dire a se stesso: come siamo belli e bravi. Il passato deve essere importante per costruire qualcosa ex-novo e non per creare facsimili senza idee. Il basket è  sempre stato lo sport più innovativo, vediamo di continuare ad esserlo, magari facendo passi coraggiosi anche in questo senso. La comunicazione adesso ha strumenti esagerati e per farne buon uso bisogna che ci siano messaggi chiari che sappiano interessare e coinvolgere.

Questa pausa  che ha preceduto i playoff  (si torna in campo il 17 e 18 maggio con Montepaschi Siena, Armani Milano, Cantù, Sassari, Virtus Bologna, Scavolini Pesaro, Umana Vemezia e Cimberio Varese) può essere utile per riordinare le idee e cercare di mostrare ad un mondo come quello del calcio che ci siamo ancora e che meritiamo di tornare ad essere una valida alternativa ai 22 in mutande.  Le premesse per una stagione nuova per ora latitano. Vedremo se Rai sport sarà in grado di fare il salto di qualità o no.

Regalato un ultimo Week End  al calcio e poi scateniamoci, facciamo un po’ di baccano, facciamoci sentire,.Almeno proviamoci.

Giancarlo Fercioni – Regista Tv

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